Concetti Chiave
- La scoperta di nuovi elementi chimici nel XVIII secolo portò alla necessità di classificarli, culminando nel lavoro di Dimitrij Mendeleev nel 1869.
- Mendeleev organizzò gli elementi secondo la massa atomica crescente, prevedendo correttamente l'esistenza e le proprietà di elementi non ancora scoperti.
- La tavola periodica moderna è organizzata per numero atomico crescente, comprendendo 111 elementi, di cui quelli fino al numero 94 si trovano in natura.
- La tavola è strutturata in periodi e gruppi, con i periodi numerati da 1 a 7 e i gruppi che identificano elementi con proprietà simili, usando numerazioni romane o arabe.
- Include categorie di metalli, non metalli e semimetalli, distinguendoli per le loro proprietà di conducibilità e fisiche, come nel caso del silicio.
Tavola periodica
Per migliaia di anni furono davvero pochi gli elementi a noi noti, tra questi il rame, l'oro e l'argento. All'inizio del XVIII secolo erano noti poco più di una decina di elementi, ma si sospettava che ne esistessero altri. Nel corso del secolo l'interesse per la scienza diede inizio a ricerche che portarono alla scoperta di nuovi elementi, tra i quali tre gas: l'idrogeno, l'azoto e l'ossigeno. Per poter stabilire quanti fossero gli elementi, gli scienziati avevano bisogno di trovare un modo per classificare gli elementi più noti. Nel 1869 il chimico russo Dimitrij Mendeleev, contemporaneamente ed indipendentemente dal chimico tedesco Lothar Meyer, propose un criterio di catalogazione. A quei tempi erano conosciuti più di 60 elementi e si conosceva anche alcune caratteristiche come la massa atomica.
Così lo scienziato costruì delle tabelle in cui gli elementi venivano inseriti secondo la massa atomica crescente, ma andando a capo, in modo da far cadere nella stessa colonna tutti quelli con proprietà simili. Successivamente Mendeleev si accorse che per mantenere incolonnati gli elementi con proprietà simili, occorreva lasciare alcune caselle vuote. Pensò che quei buchi corrispondessero ad elementi che non erano ancora stati scoperti. In base a ciò che si sapeva degli elementi che si trovavano sopra e sotto ciascun buco, lo scienziato riuscì a prevedere le caratteristiche degli elementi non ancora scoperti; ad esempio riuscì a prevedere le proprietà del germanio con notevole accuratezza.
L'ordine ottenuto, però, non era perfetto. Circa 50 anni dopo, infatti, si scoprì che il modo corretto per ordinare gli elementi non era quello di seguire la massa atomica, ma bensì il numero atomico (Z) crescente. Nella tavola periodica moderna gli elementi sono ordinati secondo numero atomico crescente. E' composta da 111 elementi, fino all'elemento con il numero atomico 94 si possono trovare in natura, mentre gli altri sono artificiali.
La tavola periodica è articola in periodi e gruppi. I periodi (righe orizzontali della tabella) sono numerati da 1 a 7, dall'alto verso il basso. Non hanno tutti la sta lunghezza: il primo contiene solo 2 elementi, il secondo e il terzo ne contengono 8, il quarto e il quinto ne contengono 18 ed infine il sesto e il settimo ne contengono 32, di cui 14 sono inseriti in un blocco a parte per evitare che la tavola periodica diventi troppo larga. I gruppi (colonne verticali della tabella) comprendono gli elementi che hanno caratteristiche simili e vengono numerati in due modi diversi: uno tradizionale, che si serve di numeri romani e l'altro più recente, che si serve di numeri arabi da 1 a 18 (1A, 2A, 3B 4B 5B 6B 7B 8B, 3A 4A 5A 6A 7A 8A). I gruppi 1A e 2A sono costituiti rispettivamente dagli alcalini e alcalino terrosi. Gli elementi del gruppo 7A inoltre prendono il nome di alogeni, mentre quelli de gruppo 8A prendono il nome di gas nobili. Nella tavola periodica sono presenti: metalli (buoni conduttori di calore e di corrente elettrica; possono essere ridotti facilmente in fili e lamine; sono lucidi e solidi a temperatura ambiente, eccetto il mercurio), non metalli (cattivi conduttori) e semimetalli (la loro conducibilità elettrica può essere modificata e calibrata, rendendoli simili ai metalli, come ad esempio il silicio che è un cattivo conduttore, ma se miscelato con il boro, si ottiene un materiale conduttore).
Domande da interrogazione
- Quali elementi erano noti all'inizio del XVIII secolo?
- Chi propose il primo criterio di catalogazione degli elementi e quando?
- Come Mendeleev organizzò gli elementi nella sua tavola periodica?
- Qual è il criterio corretto per ordinare gli elementi nella tavola periodica moderna?
- Come sono strutturati i periodi e i gruppi nella tavola periodica?
All'inizio del XVIII secolo erano noti poco più di una decina di elementi, tra cui il rame, l'oro e l'argento.
Il chimico russo Dimitrij Mendeleev propose il primo criterio di catalogazione degli elementi nel 1869, contemporaneamente ed indipendentemente dal chimico tedesco Lothar Meyer.
Mendeleev organizzò gli elementi secondo la massa atomica crescente, andando a capo per far cadere nella stessa colonna quelli con proprietà simili, lasciando caselle vuote per elementi non ancora scoperti.
Nella tavola periodica moderna, gli elementi sono ordinati secondo il numero atomico crescente.
I periodi sono righe orizzontali numerate da 1 a 7, mentre i gruppi sono colonne verticali numerate in due modi: tradizionale con numeri romani e recente con numeri arabi da 1 a 18.