Concetti Chiave
- I miscugli omogenei sono combinazioni di sostanze che si mescolano in maniera uniforme, formando un'unica fase indistinguibile anche al microscopio.
- Esempi di miscugli omogenei includono acqua potabile, aria e leghe come l'acciaio, dove i componenti non sono separabili visivamente.
- I miscugli eterogenei sono composti in cui i componenti restano distinti e osservabili, come nel caso del latte o del sangue.
- Tecniche di separazione per miscugli eterogenei includono filtrazione, centrifugazione, estrazione, distillazione e cromatografia.
- Le emulsioni, la schiuma e il fumo sono esempi di miscugli eterogenei che risultano da combinazioni particolari di sostanze.
Indice
Miscugli Omogenei
I miscugli sono corpi fisici generati dalla combinazione di due o piu consistenze pure. In base alla modalità di combinazione tra di esse, i miscugli vengono distinti in due categorie:
1. miscugli omogenei, quando le sostanze che si combinano tra di loro si amalgamano in modo così uniforme da non poter essere più separate nè visivamente, mediante un microscopio, né materialmente.
Questi miscugli possiedono delle caratteristiche chimico-fisiche uguali tra di loro, per quanto riguarda la densità, il punto di ebollizione, il sapore, punto di fusione e di conseguenza possiamo dire che sono composti da un’unica fase. Vengono definiti anche soluzioni quando uno dei componenti presenti è all’interno in una quantità superiore rispetto all’altro; esso prenderà il nome di solvente, mentre quello in quantità inferiori prenderà il some di soluto. Questi miscugli esistono nei tre stati di aggregazione della materia ovvero solido, liquido e gassoso e tra alcuni esempi di miscugli omogenei ritroviamo: l’acqua potabile, la benzina, l’aria, le leghe come l’acciaio e l’acqua salata, dove non è possibile vedere in sale presente in essa poiché si è sciolto in modo omogeneo.
Miscugli eterogenei
2. miscugli eterogenei, quando i materiali che si combinano tra di loro non riescono ad aggregarsi in modo omogeneo e di conseguenza possono essere osservati con o senza l’auto di un microscopio. Tra alcuni esempi possiamo ricordare il latte, perché è formato dal 90% di acqua e se si osserva al microscopio è possibile notare le particele di grasso in sospensione che lo costituiscono; troviamo anche il burro ed il sangue. Diversamente da quelli omogenei, questi miscugli possiedono caratteristiche chimico-fisiche differenti per quando riguarda lo stato fisico, punto di ebollizione, punto di fusione e sapore. In questo caso, ogni parte della miscela eterogenea viene chiamata fase. In natura esistono alcuni esempi di miscele eterogenee particolari come:

• Le emulsioni, data da una combinazione di due o più sostanze liquide non mescolabili che però se agitate in modo forte possono unirsi apparentemente;
• La nebbia, caratterizzata dall’unione di piccolissime goccioline di acqua presenti nell’aria;
• La schiuma, data dalla liberazione di un gas all’interno di una sostanza liquida;
• Il fumo, dato da piccole particelle solide dispersi all’interno di un gas;
Inoltre i miscugli eterogenei possono essere presenti solo allo stato liquido o solido e mai allo stato gassoso perché di solito i gas riescono a mescolarsi bene e quindi è uno stato di aggregazione proprio soprattutto per i miscugli omogenei
Tra i metodi utilizzati per separare i miscugli troviamo:
1. La filtrazione. Si utilizzano dei filtri particolari che permettono di separare i miscugli liquidi da quelli gassosi. Di conseguenza la parte liquida scenderà verso il basso mentre la parte solida rimarrà nel filtro. Questo metodo viene utilizzato soprattutto per separare miscugli eterogeni;
2. La centrifugazione. Si utilizzano delle apparecchiature che fruttano accelerazioni maggiori di quella di gravita, in modo tale da creare una stratificazione molto più veloce, andando a separare miscugli eterogenei liquidi o soliti che presentano densità differenti (come il sangue);
3. L’estrazione. Si utilizza quando un miscuglio presenta delle caratteristiche di solubilità maggiori rispetto ad un altro e può essere separato più facilmente. Esso si basa sulla forza che il solvente ha nei confronti del soluto che si vuole sciogliere;
4. La distillazione. Esso rispetto agli altri, è una metodologia più precisa che viene utilizzata per purificare i liquidi che presentano diversa volatilità, cioè la tendenza che hanno ad evaporare. E’ scandita da due passaggi: l’evaporazione e la condensazione;
5. La cromatografia. Essa è una tecnica antica che consiste nella separazione dei componenti di una miscela utilizzando della carta sulla quale viene depositata il soluto e poi il solvente. Il solvente viene assorbito dalla carta andando ad attaccare il soluto cosi da creare la reazione e i due componenti si separano perché presentano caratteristiche differenti.
A cura di Anny.
per approfondimenti vedi anche:
Miscugli - Classificazione
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza principale tra miscugli omogenei e eterogenei?
- Quali sono alcuni esempi di miscugli omogenei?
- Come si possono separare i miscugli eterogenei?
- Cosa sono le emulsioni e come si formano?
- Quali metodi sono utilizzati per purificare i liquidi con diversa volatilità?
I miscugli omogenei si amalgamano in modo uniforme e non possono essere separati visivamente o materialmente, mentre i miscugli eterogenei non si aggregano uniformemente e le loro componenti possono essere osservate.
Esempi di miscugli omogenei includono l'acqua potabile, la benzina, l'aria, le leghe come l'acciaio e l'acqua salata.
I miscugli eterogenei possono essere separati tramite metodi come la filtrazione, la centrifugazione, l'estrazione, la distillazione e la cromatografia.
Le emulsioni sono miscugli eterogenei formati da due o più sostanze liquide non mescolabili che possono unirsi apparentemente se agitate fortemente.
La distillazione è il metodo utilizzato per purificare i liquidi con diversa volatilità, basandosi su evaporazione e condensazione.