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Concetti Chiave

  • I metalli costituiscono circa l'80% degli elementi e presentano un reticolo cristallino a temperatura ambiente, con Hg come eccezione liquida.
  • Il legame metallico si basa su una "nube di elettroni mobili" che facilita la conducibilità elettrica e termica, nonché la duttilità e malleabilità dei metalli.
  • Gli ioni positivi nel reticolo cristallino sono attratti dagli elettroni di valenza, che si muovono liberamente, mantenendo la struttura compatta.
  • La forza del legame metallico aumenta con l'aumento del numero atomico e varia lungo un periodo, influenzando la temperatura di fusione.
  • Nei metalli di transizione, gli elettroni degli orbitali d ed f partecipano alla formazione del legame, causando eccezioni nelle loro proprietà.

Legame metallico: spiegazione

Più o meno l’80% degli elementi sono metalli. A temperatura ambiente sono tutti solidi, tranne Hg, e sono caratterizzati da un reticolo cristallino. Hanno basse energie di ionizzazione e quando perdono gli elettroni formano ioni positivi più piccoli rispetto all’atomo neutro.
Come nasce un cristallo metallico? Consideriamo un metallo, come per esempio Na, che ha un elettrone di valenza. Quest’ultimo è l’unico ad avere abbastanza energia per allontanarsi e muoversi liberamente tra gli atomi vicini, mentre gli altri 10 sono attirati fortemente dal nucleo.
Il suo reticolo cristallino è una sequenza ordinata di ioni positivi (Na+) e in mezzo a loro si muovono gli elettroni di valenza degli atomi del cristallo, che sono tutti attratti contemporaneamente dagli ioni positivi. L’insieme degli elettroni di valenza viene definito come una “nube di elettroni mobili”. Gli elettroni di valenza non appartengono più ai singoli atomi, ma sono liberi di muoversi tra i cationi.
La conducibilità elettrica e termica dei metalli dovuta proprio alla libertà di movimento di questi elettroni: quando si ha un passaggio di corrente elettrica, gli elettroni di valenza si muovono tutti nella stessa direzione. Il legame metallico spiega anche altre caratteristiche dei metalli, come per esempio la duttilità e malleabilità, che sono dovute al fatto che gli elettroni mobili permettono agli ioni positivi di scivolare gli uni sugli altri mantenendo integra la compattezza del metallo.
Questo legame è di tipo cooperativo: gli ioni positivi si dispongono ordinatamente e occupano posizioni quasi fisse nel reticolo riducendo al minimo gli spazi vuoti, mentre gli elettroni di valenza si muovono liberamente da una parte all’altra del cristallo metallico, da un atomo all’altro. Questa nube elettronica avvolge e tiene uniti gli ioni positivi del cristallo.
Il legame metallico è quindi conseguenza dell’attrazione fra gli ioni metallici positivi e gli elettroni mobili che li avvolgono.
Passando da Na ad Al, la forza del legame aumenta, dal momento che aumenta la forza con cui il nucleo attrae gli elettroni esterni (aumenta il numero atomico e quindi aumentano i protoni).
Nei metalli di transizione gli elettroni degli orbitali d ed f partecipano alla formazione della nube di elettroni in diversi modi, e sono responsabili di alcune eccezioni rispetto alle loro caratteristiche generali.
Lungo un periodo, la forza del legame metallico cambia notevolmente: è debole per gli elementi con i livelli di valenza vuoti (Cs) o quasi pieni (Hg) e forti per quelli con livello semipieno (W); infatti, la temperatura di fusione aumenta lungo il periodo 6 man mano che si procede fino a W, per poi diminuire.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la caratteristica principale del legame metallico?
  2. Il legame metallico è caratterizzato dall'attrazione tra ioni metallici positivi e una nube di elettroni mobili che li avvolge, permettendo la conducibilità elettrica e termica dei metalli.

  3. Come si forma un cristallo metallico?
  4. Un cristallo metallico si forma quando gli elettroni di valenza si muovono liberamente tra gli ioni positivi disposti in un reticolo cristallino, creando una nube di elettroni mobili.

  5. Perché i metalli sono duttili e malleabili?
  6. I metalli sono duttili e malleabili perché gli elettroni mobili permettono agli ioni positivi di scivolare gli uni sugli altri senza rompere la struttura del metallo.

  7. Come varia la forza del legame metallico lungo un periodo della tavola periodica?
  8. La forza del legame metallico varia lungo un periodo, essendo debole per elementi con livelli di valenza vuoti o quasi pieni e forte per quelli con livello semipieno, come il tungsteno (W).

Domande e risposte