Corra96
Habilis
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Concetti Chiave

  • Il legame covalente si basa sulla condivisione di elettroni tra atomi per raggiungere una configurazione elettronica stabile.
  • I legami covalenti sono tipici di non metalli, semimetalli e idrogeno, con esempi classici come H2 e Cl2.
  • Una coppia di legame si riferisce a elettroni condivisi, mentre le coppie solitarie non partecipano ai legami ma influenzano la molecola.
  • Il metodo del legame di valenza (VB) interpreta il legame attraverso la condivisione di elettroni spaiati tra atomi.
  • Legami covalenti multipli, come doppi o tripli, si formano quando più coppie di elettroni sono condivise, come in N2 e O2.

Il legame covalente e il metodo VB

Il legame covalente è basato sulla mutua attrazione/repulsione tra nucleo ed elettroni. Un atomo raggiunge una configurazione elettronica stabile condividendo elettroni con altri atomi, e ogni atomo vede gli elettroni condivisi come propri. I legami covalenti sono formati dai non metalli, dai semi metalli e dall’idrogeno. L’energia del legame è 431 kJ/mol, ed è l’energia occorrente per separare gli atomi di una mole di H2.
La molecola di idrogeno (H2) e la molecola di cloro (Cl2) sono importanti esempi di legame covalente. In ambedue i casi una coppia di elettroni è condivisa dagli atomi che formano la molecola. La condivisione di una sola coppia di elettroni tra gli atomi porta alla formazione di un legame covalente singolo.
Al fine di capire meglio le strutture di Lewis è necessario introdurre anche il concetto di coppia di legame: una coppia di legame indica una coppia di elettroni condivisi in un legame covalente, mentre una coppia solitaria è una coppia di elettroni che non partecipa alla formazione di alcun legame. Le coppie solitarie non sono ininfluenti, anzi influenzano il comportamento della molecola.
In certi casi, perché l’atomo raggiunga l’ottetto, deve essere condivisa più di una coppia di elettroni. In questi casi si ha la condivisone di più elettroni, e la formazione di legami covalenti multipli (doppi o tripli). Ne sono esempio le molecole di N2, O2, CO2 ecc…
Per interpretare il legame covalente si possono utilizzare due diversi metodi:
- Metodo del legame di valenza (VB);
- Metodo dell’orbitale molecolare (MO).

- Metodo del legame di valenza (VB)
Secondo il metodo VB:
o Un atomo raggiunge una configurazione elettronica stabile condividendo con altri atomi elettroni disaccoppiati (spaiati);
o Due elettroni condivisi definiscono un legame;
o Gli elettroni di legame appartengono ad entrambi gli atomi da cui provengono;
o Le coppie di elettroni di valenza non implicate nel legame sono chiamate coppie solitarie.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la base del legame covalente?
  2. Il legame covalente si basa sulla mutua attrazione/repulsione tra nucleo ed elettroni, dove gli atomi condividono elettroni per raggiungere una configurazione elettronica stabile.

  3. Cosa sono le coppie solitarie e come influenzano le molecole?
  4. Le coppie solitarie sono coppie di elettroni che non partecipano alla formazione di legami covalenti, ma influenzano il comportamento della molecola.

  5. Quali metodi si possono utilizzare per interpretare il legame covalente?
  6. Per interpretare il legame covalente si possono utilizzare il metodo del legame di valenza (VB) e il metodo dell’orbitale molecolare (MO).

Domande e risposte