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Concetti Chiave

  • Gli orbitali atomici possono essere sommati algebricamente per formare orbitali ibridi, migliorando la sovrapposizione e la forza dei legami covalenti.
  • Solo gli orbitali con lo stesso numero quantico principale sono adatti all'ibridazione, per formare legami covalenti o ospitare coppie elettroniche libere.
  • L'ibridazione del carbonio crea quattro orbitali sp3, con una disposizione tetraedrica e un'energia intermedia tra l'orbitale s e gli orbitali p.
  • La geometria triangolare piana deriva dall'ibridazione sp2, risultante dalla combinazione di un orbitale s e due orbitali p, con legami di 120°.
  • La geometria lineare si ottiene con orbitali sp, combinando un orbitale s e un p, posizionati opposti rispetto al nucleo, con angoli di 180°.

Ibridazione orbitali atomici

Gli orbitali atomici di uno stesso atomo possono essere sommati algebricamente, ottenendo dei nuovi orbitali ibridi orientati nello spazio nel modo desiderato. Gli orbitali atomici da ibridare:
- Devono avere lo stesso numero quantico principale;
- Devono essere usati per formare legami covalenti o per ospitare coppie elettroniche libere;
- Sono diretti dall’atomo centrale verso gli atomi esterni, garantendo così una sovrapposizione migliore con i loro orbitali e la formazione di legami più forti.


In base al numero e al tipo di orbitali che si mescolano, possiamo ricavare diverse geometrie molecolari. Per osservare le più importanti partiamo dall’atomo di carbonio, che è un componente fondamentale in un gran numero di molecole organiche. Il carbonio può formare 4 legami covalenti. Se fornissimo energia necessaria a eccitare uno dei suoi elettroni 2s, questo potrebbe passare nell’orbitale 2p vuoto. Questo atomo ha 4 orbitali semipieni, che possono creare 4 legami covalenti. La disposizione tetraedrica dei legami nei composti del carbonio si ricava combinando tra loro i tre orbitali 2p con il 2s: si hanno 4 nuovi orbitali sp3. Il 3 indica il numero di orbitali p che contribuiscono alla formazione dell’ibrido. Questi differiscono dagli orbitali iniziali, sia per la loro energia, che per la forma e per la disposizione nello spazio. Questi orbitali hanno per ¼ le caratteristiche dell’orbitale 2p, e per ¾ quelle dei 2p. Si estendono in direzione dei vertici di un tetraedro, e la loro energia è intermedia fra quella dell’orbitale s e quella degli orbitali p. La quantità di energia che bisogna fornire per far passare uno dei due elettroni dell’orbitale s nell’orbitale 2p viene recuperata quando si formano i 4 legami covalenti con altri atomi, con uguale lunghezza di legame e uguale energia di legame.
La geometria triangolare piana, la otteniamo con la combinazione dell’orbitale 2s con due orbitali 2p. Hanno origine 3 nuovi orbitali, gli orbitali ibridi sp2, anch’essi con energia, forma e disposizione dello spazio diverse da quelle degli orbitali iniziali. Questi giacciono su uno stesso piano, con angoli di legame di 120°.
Infine, abbiamo la geometria lineare, che si ottiene combinando 1 orbitale 1s e 1p, da cui si hanno origine 2 orbitali ibridi sp, disposti da parti opposte rispetto al nucleo, con angoli di legame di 180°.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i requisiti per l'ibridazione degli orbitali atomici?
  2. Gli orbitali atomici devono avere lo stesso numero quantico principale, essere utilizzati per formare legami covalenti o ospitare coppie elettroniche libere, e devono essere diretti dall'atomo centrale verso gli atomi esterni per garantire una sovrapposizione migliore.

  3. Come si ottiene la disposizione tetraedrica nei composti del carbonio?
  4. La disposizione tetraedrica si ottiene combinando i tre orbitali 2p con l'orbitale 2s del carbonio, formando quattro nuovi orbitali ibridi sp3, che si estendono verso i vertici di un tetraedro.

  5. Quali sono le differenze tra gli orbitali ibridi sp2 e sp?
  6. Gli orbitali ibridi sp2 derivano dalla combinazione di un orbitale 2s con due orbitali 2p, formando una geometria triangolare piana con angoli di 120°. Gli orbitali sp derivano dalla combinazione di un orbitale 1s e 1p, formando una geometria lineare con angoli di 180°.

Domande e risposte