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File word con il programma degli argomenti utili per chi intende concorrere ai Giochi della Chimica.
Gli appunti sono così suddivisi:
- Generalità;
- pH: Acidi e basi;
- Tavola periodica;
- Soluzioni, Mole;
- Reazioni chimiche: Bilanciamento;
- Velocità delle reazioni chimiche;
- Gas;
- Legami chimici;
- Nomenclatura;
OLIMPIADI DELLA CHIMICA
CHIMICA: ARGOMENTI PRICIPALI
GENERALITÀ
ATOMO: è la più piccola particella costitutiva di un elemento (ad esempio, un atomo di Fe, di
H, di O).
MOLECOLA: è la più piccola particella costitutiva di un elemento o di un composto che può
esistere in modo indipendente (esempi: molecola di ossigeno O , di ozono O , di acqua H O).
2 3 2
IONE: + - 42-
è un’unità strutturale dotata di carica, ad esempio Na , Cl , SO , ecc. In particolare, si
parla di cationi se la carica dell’unità strutturale è positiva, di anioni se è negativa. Dunque,
la differenza esistente tra l’atomo e uno ione qualsiasi di un elemento è la differenza di
elettroni.
NUMERO ATOMICO: rappresenta il numero dei protoni.
RAGGIO ATOMICO: è convenzionalmente la metà della distanza internucleare tra due atomi
dello stesso elemento, legati in modo covalente e l’unità di misura è picometri (pm) oppure
angstrom (Å).
ENERGIA DI IONIZZAZIONE: energia minima richiesta per allontanare da esso/a un elettrone
e portarlo a distanza infinita.
ELETTRONEGATIVITÀ (E.N.): misura relativa della capacità di un atomo di attrarre elettroni
quando prende parte ad un legame chimico. E.N massima è quella del fluoro il cui valore è
pari a 4 mentre E.N minima è quella del francio il cui valore è pari a 0,7.
PRINCIPALI GAS CONTENUTI NELL’ARIA ATMOSFERICA : ossigeno (O) e azoto (N).
SIMBOLI DELLE UNITÀ DI MISURA: tutti minuscoli tranne quelli che derivano da nomi di
persone e il litro(L).
MASSA ATOMICA RELATIVA: rapporto tra la sua massa assoluta e il valore in grammi di 1
uma. È espressa da un numero adimensionale.
MASSA ATOMICA: si misura in Kg o in un’unità di massa atomica, simboleggiata da u o da
'unità di massa atomica corrisponde a 1/12 della massa dell'atomo di Carbonio-
Da. L
12 ed equivale a 1,66 x 10 grammi.
-24
MASSA -1 -1
MOLARE ATOMICA: espressa in g mol secondo la IUPAC e in Kg mol secondo il SI.
A X: isotopo con numero di massa A e numero atomico Z.
Z
Numero atomico di un atomo = numero di protoni (Z).
Numero di massa di un atomo = somma protoni e neutroni (A=Z+N).
pH: ACIDI E BASI
+
TEORIA DI ARHENIUS: sono acidi quelle sostanze che in H O liberano ioni H . Gli acidi sono
2
forti se completamente disciolti (HClO – H SO – HNO – HCl – HBr) invece sono deboli se
4 2 4 3 -
parzialmente disciolti Le basi sono, invece, quelle sostanze che in acqua liberano ioni OH ; le
basi forti sono quelle completamente disciolte mentre quelle deboli sono le basi parzialmente
disciolte.
+
TEORIA DI BRØNSTED-LOWRY: un acido è una sostanza capace di cedere ioni H ad un'altra
+
specie chimica detta base. Una base è, invece, una sostanza capace di acquisire ioni H da
un'altra specie chimica, detta acido.
:
TEORIA DI LEWIS un acido è una sostanza capace di accettare un doppietto elettronico da
un'altra specie chimica (detta base). Una base, invece, è una sostanza capace di donare un
doppietto elettronico ad un'altra specie chimica (detta acido).
¿ ¿
+ -7 + -7
Per le basi [H ] 10 , viceversa per gli acidi [H ] 10 . Da questo ne segue che per le basi
¿ ¿
il pH 7 e per gli acidi il pH 7.
Tra due acidi è più acido quello con pH più vicino allo 0. Una soluzione tampone riduce il pH e
può essere acido se formato da un acido e una base debole o basico se formato da una base e
un acido debole.
SALE: composto ottenuto dalla reazione tra un acido ed una base (o idrossido), diverso
quindi da un ossido o un idruro.
pH DEL SALE :
un sale formato da acido forte e base forte avrà un pH neutro;
un sale formato da acido forte e base debole avrà un pH acido;
un sale formato da acido debole e base forte avrà un pH basico;
un sale formato da acido debole e base debole avrà un pH acido se Ka>Kb, basico se
Kb>Ka.
TAVOLA PERIODICA
GUPPI: sono compresi degli elementi chimici con proprietà simili: 1.metalli alcalini, 2.metalli
alcalini-terrosi, 3.metalli terrosi, 4.gruppo del carbonio, 5.gruppo dell’azoto, 6.gruppo
dell’ossigeno, 7.algoeni, 8.gas nobili.
Sinteticamente nel I, II e III gruppo sono compresi i metalli che, in genere, cedono elettroni,
invece nel IV, V, VI, VII e VIII gruppo sono compresi i non metalli che hanno la tendenza a
perdere elettroni. I gas nobili non cedono né perdono elettroni e non reagiscono
chimicamente; essi sono così chiamati perché hanno l’ultimo orbitale completo di elettroni.
Bisogna ricordare però, che tra gli elementi del II e III gruppo sono compresi gli elementi di
transizione, così chiamati perché, in alcuni casi si comportano da metalli e cedono elettroni e,
in altri casi, si comportano da non metalli e acquistano elettroni.
BLOCCHI:
blocco S: in cui gli elettroni più esterni occupano orbitali s, e che comprende i gruppi I e II
(primi due gruppi a sinistra).
blocco P: in cui gli elettroni esterni occupano orbitali p, e che comprende i gruppi III, IV, V,
VI, VII, oltre al gruppo 0 (ultimi sei gruppi a destra).
blocco D: in cui vengono progressivamente riempiti gli orbitali d, e che comprende elementi
nella parte centrale della tavola che, oltre a presentare proprietà analoghe verticalmente, si
blocco
somigliano anche orizzontalmente. F: in cui vengono riempiti gli orbitali f, e che
comprende lantanidi ed attinidi.
PROPRIETÀ DELLA TAVOLA PERIODICA:
gli elementi sono ordinati secondo un numero crescente di n°atomico;
il raggio atomico aumenta dall'alto verso il basso e da destra verso sinistra;
l'energia di ionizzazione aumenta dal basso verso l'alto e da sinistra verso destra;
l'elettronegatività aumenta da sinistra verso destra e dal basso verso l’alto;
le proprietà metalliche aumentano da destra verso sinistra e dall'alto verso il basso;
SOLUZIONI - MOLE
SOLUZIONE: miscuglio omogeneo di due o più sostanze di cui un è chiamata soluto (sostanza
disciolta) e l’altra solvente (sostanza che scioglie). Una soluzione può essere definita anche
come una miscela fisicamente e chimicamente omogenea.
SOLUZIONE SATURA: se contiene più soluto di quanto è capace di sciogliere.
SOLUZIONE INSATURA: se è una soluzione omogenea ( il solvente scioglie il soluto).
Per convenzione si ritiene che una soluzione del soluto A indicata commercialmente come al
10% contenga 10g di A e 90g di solvente.
SOLUBILITÀ: quantità massima di soluto che può sciogliere, ad una determinata t (°C), in
una data quantità di sovente.
MOLE: nel SI viene definita in mol. Essa rappresenta la quantità di sostanze che contiene
23 23
6,02 x 10 particelle: 1mol=6,02 x 10 particelle (n° di Avogrado).
MOLARITÀ: moli di soluto disciolte in 1000mL di soluzione; viene calcolata facendo il
rapporto tra il n° di moli soluto con il volume espresso il L ed è infatti espressa in mol/L.
CONVERSIONI 3 3 3 3
PER VOLUME IN L: dm = 1L; 1 cm = 0,1 L; 1 m = 10 L.
FORMULE DA RICORDARE: M=n°moli soluto/V=> n°moli soluto = M × V; n°moli=
m(g)/P.M.=> m(g)= n°moli × P.M.
REAZIONI CHIMICHE - BILANCIAMENTO
REAZIONE CHIMICA: modifica sempre la natura delle specie chimiche che reagiscono. In una
reazione (non nucleare) tra reagenti e prodotti non si scontrano variazioni di massa.
REAZIONI IRREVERSIBILI: i reagenti si trasformano in prodotti.
REAZIONI INCOMPLETE: i reagenti si trasformano solo in parte in prodotti.
REAZIONI REVERSIBILI: i reagenti si trasformano nei prodotti e i prodotti nei reagenti; le
reazioni, dal punto di vista energetico, possono essere esotermiche (se sviluppano calore) o
endotermiche (se assorbono calore).
LEGGE DI LAVOISIER: la massa dei reagenti che partecipano ad una reazione chimica deve
essere uguale alla massa dei prodotti.
SCOPO DEL BILANCIAMENTO: fare in modo che il numero di atomi di un elemento sia uguale
tra reagenti e i prodotti. Per questo bisogna inserire dei numeri chiamati
COEFFICIENTI STECHIOMETRICI: numero di molecole coinvolte nella reazione. Indicano, a
livello macroscopio e in modo immediato, anche le quantità chimiche di reagenti e prodotti.
REAZIONI REDOX: i reagenti si “scambiano elettroni” e il numero degli elettroni “ceduti” da
una specie deve corrispondere al numero di elettroni “acquisiti” dall’altra. In una reazione
redox si verifica l’uguaglianza tra il numero di elettroni ceduti dal riducente e acquistati
dall’ossidante. Perdita di
elettroni = aumento del N.O. ossidazione (OX specie riducente); acquisto di elettroni =
diminuzione del N.O. (RED specie ossidante)
riduzione
REGOLE RELATIVE AL NUMERO DI OSSIDAZIONE (n.o.):
ciascun atomo di un elemento puro ha n.o. pari a 0;
il n.o. di uno ione monoatomico è pari alla sua carica;
l’idrogeno ha n.o. pari a +1 tranne quando è legato con un metallo (idruri) che ha n.o. pari a
l’ossigeno
-1; ha n.o. pari a -2 tranne quando è legato con fluoro
i
e con un perossido che ha n.o. pari a -1; n.o negativi possono
essere assunti solo dagli elementi di transizione e dai non metalli;
il n.o. degli elementi noti va da +8 a -4;
in un composto neutro, la somma dei n.o. è pari a 0.
VELOCITA’ REAZIONI CHIMICHE
VELOCITÀ DELLE REAZIONI CHIMICHE: velocità con cui i reagenti si trasformano in prodotti.
Si calcola facendo il rapporto tra la concentrazione (moli) e tempo (s).
FATTORI CHE INFLUISCONO LA VELOCITÀ DI REAZIONE :
natura dei reagenti: fattore principale in quanto non può variare;
concentrazione: n° di particelle di sostanza in un’unità di volume;
superficie di contatto: zona su cui può reagire la reazione;
temperatura: ad un aumento di temperatura di 10°C corrisponde un raddoppio o un triplo di
catalizzatore:
velocità; sostanza chimica che riduce l’energia di
attivazione.
GAS
LEGGE DI BOYLE: per una certa massa di gas a temperatura costante, il prodotto del volume
del gas V per la sua pressione P è costante. (PV=nRT).
PRIMA LEGGE DI GAY-LUSSAC: in condizioni di pressione costante il volume di un gas
aumenta linearmente con la temperatura.
SECONDA LEGGE DI GAY-LUSSAC: in condizioni di volume costante la pressione di un gas
aumenta linearmente con la temperatura.
MOLE DI GAS IN CONDIZIONI STANDARD ( 1atp e 0°C): occupa un volume pari a 22,4L.
ELEMENTI GASSOSI IN NATURA: H, N, O, F, Cl e i gas nobili.
RICORDA: se una contenitore rigido contiene xL di O e se ne prelevano yL, il volume di gas
residuo è xl.
LEGAMI CHIMICI
LEGAMI CHIMICI: forza di attrazione. Si ha un legame chimico quando una forza di natura
elettrostatica tiene uniti più atomi in una molecola o in un cristallo o più molecole in una
sostanza allo stato condensato.
LEGAMI CHIMICI FORTI: contenuto energetico maggiore e sono più difficili da rompere.
LEGAMI CHIMICI DEBOLI: contenuto energetico minore e sono più facili da rompere.