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Concetti Chiave

  • Le basi sono molecole che legano protoni, mentre i nucleofili donano un doppietto elettronico ad atomi elettrofilici.
  • La correlazione tra nucleofilicità e basicità può essere influenzata dall'ingombro sterico, che riduce la nucleofilicità ma non la basicità.
  • Nei solventi polari protici, la nucleofilicità degli alogeni aumenta con la dimensione dell'anione, mentre la basicità diminuisce con la diminuzione dell'elettronegatività.
  • In solventi polari aprotici, la nucleofilicità aumenta con la diminuzione della dimensione dell'anione, parallelamente alla basicità.
  • Gli anioni più piccoli nei solventi polari aprotici sono più nucleofili grazie al minore ingombro sterico e alla capacità di attaccare meglio gli agenti elettrofili.

Confronto tra nucleofilicità e basicità

Le basi sono molecole che legano protoni, la basicità è infatti la facilità a protonarsi; il nucleofilo fornisce invece un doppietto elettronico ad atomi elettrofilici, la nucleofilicità è invece la facilità ad attaccare un agente elettrofilo. Generalmente una base forte è un nucleofilo forte. La correlazione nucleofilicità-basicità va persa a causa di: effetti sterici: l’ingombro sterico diminuisce la nucleofilicità, ma non la basicità.

Ad esempio l’etossido è un nucleofilo più forte rispetto al t-butossido perché presenta un minor ingombro sterico, è più piccolo (il t-butossido presenta la stessa carica negativa ma ha un ingombro sterico maggiore). La base più forte è però il t-butossido; effetto solvatante: i solventi polari protici possono solvatare cationi e anioni. Lo ione Na+ viene solvatato dall’acqua mediante interazioni ione-dipolo; invece il nucleofilo Br- è solvatato dall’acqua da legami idrogeno. Ponendo ora l’attenzione sugli alogeni, andando da floruro a ioduro la nucleofilicità cresce in solventi polari protici al contrario della basicità che diminuisce al diminuire dell’elettronegatività. In altri termini piccoli ioni vengono solvatati meglio, quindi lo ioduro tende meno a protonarsi rispetto al fluoruro, rimane quindi più nucleofilo; I solventi polari aprotici possono invece solvatare cationi. Contrariamente a prima gli anioni non vengono solvatati perché gli idrogeni nel solvente non hanno parziali cariche positive; gli anioni vengono quindi solamente circondati dal solvente. In questo caso più piccolo è l’anione, più è facile sia circondato dal solvente quindi, in questo caso, la nucleofilicità aumenta dallo ioduro al fluoruro, parallelamente alla basicità. N.B.: gli anioni piccoli nei solventi polari aprotici sono più nucleofili perché protonati come quelli grandi e in più hanno minor ingombro sterico e quindi possono attaccare meglio l’agente elettrofilo. In sintesi nei solventi polari protici la nucleofilicità aumenta al crescere della dimensione di un anione e l’ingombro sterico diminuisce la nucleofilicità, ma non la basicità.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la differenza principale tra nucleofilicità e basicità?
  2. La basicità è la capacità di una molecola di legare protoni, mentre la nucleofilicità è la capacità di fornire un doppietto elettronico ad atomi elettrofilici.

  3. Come influisce l'ingombro sterico sulla nucleofilicità e sulla basicità?
  4. L'ingombro sterico diminuisce la nucleofilicità ma non la basicità, come dimostrato dal confronto tra etossido e t-butossido.

  5. In che modo i solventi polari protici e aprotici influenzano la nucleofilicità degli alogeni?
  6. Nei solventi polari protici, la nucleofilicità degli alogeni aumenta con la dimensione dell'anione, mentre nei solventi polari aprotici, la nucleofilicità aumenta con la diminuzione della dimensione dell'anione.

Domande e risposte