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Concetti Chiave

  • I cristalli ionici sono composti da ioni di carica opposta legati da forze elettrostatiche, esempio classico è il cloruro di sodio.
  • Nei cristalli molecolari, particelle identiche sono tenute insieme da forze di Van der Waals, London e, talvolta, legami a idrogeno, come nel ghiaccio.
  • I cristalli metallici presentano ioni positivi circondati da una nube elettronica mobile, facilitando la conduzione elettrica.
  • I cristalli covalenti sono costituiti da molecole giganti con legami covalenti, che conferiscono durezza ma anche fragilità a causa della direzionalità dei legami.
  • La grafite, un cristallo covalente, mostra anisotropia, conducendo elettricità in due direzioni grazie a legami mobili su piani laminari.
Classificazione chimica dei cristalli

Dal punto di vista chimico possiamo distinguere quattro tipi di cristalli: ionici, molecolari, metallici, covalenti.

* Nei cristalli ionici le partioelle costituenti lacella elementare sono ioni di segno opposto, tenuti insieme da forze di natura elettrostatica. Il cloruro di sodio (NaCl) è un esempio di cristallo ionico.

* Nei cristalli molecolari le particelle sono tutte uguali sono tenute insieme da forze di Van der Waals e di London e , in alcuni casi, da legmi ad idrogeno.

L'acqua solida, cioè il ghiaccio, è un esempio di cristallo molecolare.

* Nei cristalli metallici leparticelle costituenti la cella elementre sono ioni positivi "immersi" in una nube elettronica diffusa, gli elettrano di valenza, liberi di spostarsi lungo il reticolo cristallino.

* I cristalli covalenti sono mlecole giganti in cui tutti gli atomi della struttura sono tenuti insieme da legami covalente; sono esempi di questi cristalli il diamante, la grafite, la silice. Cristalli - Classificazione chimica articoloIl legame covalente è molto forte e conferisce a questi cristalli una durezza molto elevata; il diamante è il minerale più duro. Inoltre l legame covalente è fortemente direzionale qusta proprietà rende fragili i cristalli covalenti: infatti essa fa si che questi ultimi non sopportino deformazioni degli angoli di legame e che quindi sottoposti a sollecitazioni meccaniche, si rompano senza flettersi in modo apprezzabile. Quanto alla conducibilità elettrica , in generale i cristalli covalenti sono non conduttori perchè in essi tutti gli elettroni di valenza sono impegnati in legami. Esiste tuttavia qualche eccezione per esempio la grafite. Questa varietà di carbonio è costituita da lmne a forma esagonale sovrapposte; lungo la superficie di una lamina esistoo legami mobili; gli elettroni di tali legami hanno la possibilità di spostarsi sul piano laminare, ma non tra una lamina e l'altre. Ne risultano una buona conducibilità elettrica in due direzioni e un carattere isolante nella terza direzione, perperdicolare al piano lainare. Tale comportamento viene definito anisotropia. Questa parola significa "mancanza di uniformità nlle tre dimensioni dello spazio". Una debola conduzione viene manifesta anche nei cristalli covalenti come il siligio o il germanio, quando sno impuri nel loro edificio cristallino: questo comportamento denominato semiconduzione è dovuto dalla pesenza di difetti reticolari.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i quattro tipi di cristalli classificati chimicamente?
  2. I cristalli possono essere classificati in quattro tipi: ionici, molecolari, metallici e covalenti.

  3. Qual è un esempio di cristallo ionico e come sono tenute insieme le particelle?
  4. Un esempio di cristallo ionico è il cloruro di sodio (NaCl), dove le particelle sono ioni di segno opposto tenuti insieme da forze elettrostatiche.

  5. Perché i cristalli covalenti come il diamante sono considerati fragili?
  6. I cristalli covalenti sono fragili perché i legami covalenti sono fortemente direzionali, il che li rende incapaci di sopportare deformazioni degli angoli di legame, portando alla rottura sotto sollecitazioni meccaniche.

Domande e risposte