
CRITICHE COSTRUTTIVE Ha incontrato gli studenti, in un tour da Nord a Sud di Italia, per parlare di scuola e di Buona Scuola, promuovendo le consultazioni sulla riforma di cui ora si stanno raccogliendo i dati e a breve saranno resi noti. Oggi quindi il ministro Giannini conosce ancora meglio e più da vicino il mondo dei ragazzi, li ha incontrati ed ascoltati. Un mondo fatto “anche di critiche serrate” ma costruttive. Non mancano però le accuse che Giannini respinge al mittente, di quelle che impazzano in questi giorni dai cortei in piazza alle occupazioni: prima fra tutti la privatizzazione della scuola. Tra i ragazzi infatti c’è il timore che aziende e soldi privati possano entrare negli istituti scolastici, dalla porta principale.
PRIVATIZZAZIONE? NON ESISTE – “Si tratta – spiega il ministro Giannini ai microfoni di Skuola.net – di slogan legati al passato. A culture del passato. La privatizzazione non esiste nei nostri pensieri”. Parola di ministro.
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STUDENTI DISABILI, FONDI NEL DECRETO LEGGE - Il tema dell’inclusione degli studenti disabili, così come degli stranieri, non è presente nei 12 punti affrontati dalle consultazioni della Buona Scuola ma sarà parte integrante nel decreto legge. “Consideriamolo il 13esimo punto”: lo ha dichiarato il ministro Stefania Giannini, ai microfoni di Skuola.net. “Tra i temi più importanti per la scuola – ha spiegato la titolare del dicastero di viale Trastevere – c’è l’attenzione all’integrazione e all’inclusione tra i banchi di scuola. Penso ai ragazzi stranieri ma anche agli studenti con disabilità. Nelle nostre classi ce ne sono 230mila con disabilità più o meno gravi. Si tratta di un tema non ben sviluppato e quindi consideriamolo il 13esimo punto delle consultazioni. Lo metteremo all’attenzione del decreto legge che seguirà”.
LA BUONA SCUOLA SI SVELA IL 15 DICEMBRE – Parte il count down per conoscere l’esito delle consultazioni sulla Buona Scuola. Il Miur infatti dà appuntamento al 15 dicembre quando potrà svelare punto per punto che cosa ne pensano ragazzi, i docenti e le famiglie della scuola italiana. Oltre un milione infatti i contatti registrati.In due mesi infatti sono stati raccolti pareri, critiche e proposte. Ora tutti da analizzare.