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Concetti Chiave

  • I vaccini vivi attenuati replicano nell'organismo, inducendo una risposta immunitaria simile all'infezione naturale, ma possono causare effetti collaterali più vari rispetto ai vaccini inattivi.
  • Soggetti immunocompromessi possono sperimentare reazioni severe ai vaccini vivi attenuati, quindi è consigliata la vaccinazione con vaccini inattivati prima di terapie immunosoppressive.
  • Il vaccino Sabin per la poliomielite è un esempio di vaccino che può riacquistare virulenza, sottolineando l'importanza di completare correttamente le serie vaccinali.
  • I vaccini inattivati richiedono più dosi per sviluppare un'immunità protettiva e hanno una risposta immunitaria più bassa, ma offrono una maggior stabilità e minor reattogenicità.
  • I vaccini "interi" sono generalmente più stabili ma più reattogeni rispetto a quelli costituiti da frazioni, come evidenziato dal confronto tra vaccini per la pertosse acellulare e cellulare.

Indice

  1. Caratteristiche dei vaccini attenuati
  2. Dosi e raccomandazioni vaccinali
  3. Caratteristiche dei vaccini inattivati

Caratteristiche dei vaccini attenuati

Le caratteristiche di questo tipo di vaccino sono:

    - il microrganismo modificato deve replicarsi nell’organismo per indurre una risposta immunitaria, la quale è simile a quella prodotta dall’infezione naturale;

    - inducono una risposta immunitaria superiore rispetto ai vaccini inattivi o morti, ma possiedono una maggior varietà di effetti collaterali, quindi una maggior reattogenicità;

    - generalmente non causa patologia: nel caso è normalmente di minor gravità e si dovrà classificare come reazione collaterale (es.

    spesso i vaccini possono causare una reazione febbrile nei 2 giorni successivi alla somministrazione);

    - può causare reazioni collaterali severe in soggetti immunocompromessi: Hiv positivi, leucemici, trattati con immunosoppressori (es. Per quanto riguarda Hzv, esiste un vaccino inattivato utile per vaccinare i soggetti immunocompromessi. In queste persone è sempre bene consigliare la vaccinazione prima dell’inizio della terapia immunosoppressiva);

    - può modificarsi e riacquistare la virulenza*;

    - permette generalmente di ottenere un’immunizzazione attiva con una sola dose.

Dosi e raccomandazioni vaccinali

nel caso di morbillo parotite, rosolia e pertosse sono necessarie 2 dosi, nel Rotavirus servono 2 o 3 dosi per os. Quest’ultimo vaccino, che protegge il bambino nel primo anno di vita dalle gastroenteriti, non è obbligatorio ma è caldamente raccomandato poiché l’infezione virale da Rotavirus è la prima causa di morte pediatrica in Italia; inoltre sembra essere protettivo anche nei confronti dello sviluppo di diabete tipo 1.

Unico esempio conosciuto di vaccino in grado di riacquistare la virulenza originaria è il Sabin della poliomielite, perché provocava una patologia correlata alla vaccinazione.

Per questo È importante completare le serie vaccinali con tutti i richiami previsti e nel corretto timing. Non devono essere somministrati vaccini prima di quanto indicato nella scheda tecnica.

È importante sottolineare che se un soggetto riceve la prima dose e viene ritardata la somministrazione dei richiami, non bisogna mai ricominciare il ciclo vaccinale da capo: viene comunque tenuto conto delle vaccinazioni precedenti come efficaci (grazie alla memoria immunologica), ma la copertura ci sarà solamente a ciclo vaccinale completato per intero.

I vaccini “interi” sono più reattogeni ma più stabili rispetto a quelli composti da frazioni: un esempio è il vaccino per la pertosse acellulare, che dà meno reazioni rispetto alla vecchia versione cellulare del vaccino.

Caratteristiche dei vaccini inattivati

Le caratteristiche dei vaccini inattivati sono:

    - i microrganismi inattivati non sono vivi e quindi non possono replicarsi;

    - richiedono normalmente più dosi di somministrazione: prima dose: non induce lo sviluppo di una memoria immunologica, ma attiva il sistema immunitario; seconda dose: sviluppo immunità protettiva.

    - il titolo anticorpale decade nel tempo: si ha quindi la necessità di una somministrazione di una dose booster (non ero per tutti i vaccini inattivati, dipende dalla loro immunogenicità);

    - la risposta immunitaria è inferiore rispetto ai vaccini attenuati o vivi, ma questo ha il vantaggio di possedere una minor reattogenicità e maggior stabilità (no riattivazione);

    - i vaccini interi sono più reattogeni rispetto a quelli composti da frazioni.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali dei vaccini vivi attenuati?
  2. I vaccini vivi attenuati devono replicarsi nell'organismo per indurre una risposta immunitaria simile a quella naturale, offrono una risposta superiore rispetto ai vaccini inattivi, ma con più effetti collaterali, e possono causare reazioni severe in soggetti immunocompromessi.

  3. Qual è l'importanza di completare le serie vaccinali?
  4. È fondamentale completare le serie vaccinali con tutti i richiami previsti per garantire una copertura completa, e non è necessario ricominciare il ciclo vaccinale se i richiami sono ritardati, grazie alla memoria immunologica.

  5. Quali sono le differenze tra vaccini vivi attenuati e vaccini inattivati?
  6. I vaccini vivi attenuati inducono una risposta immunitaria più forte ma con più reattogenicità, mentre i vaccini inattivati richiedono più dosi, hanno una risposta immunitaria inferiore ma sono più stabili e meno reattogeni.

  7. Perché il vaccino contro il Rotavirus è raccomandato?
  8. Il vaccino contro il Rotavirus è raccomandato perché protegge i bambini dalle gastroenteriti nel primo anno di vita ed è la prima causa di morte pediatrica in Italia; inoltre, sembra proteggere dallo sviluppo del diabete tipo 1.

Domande e risposte