Concetti Chiave
- La rappresentazione è una riattivazione di esperienze percettive passate, evocata senza stimoli sensoriali diretti, e dipende dalla memoria e dalla volontà.
- La percezione richiede stimoli sensoriali esterni e si caratterizza per obiettività e concretezza, mantenendosi costante nello spazio percettivo.
- I disturbi quantitativi della percezione includono iperestesia e ipoestesia, che amplificano o riducono soggettivamente l'intensità degli stimoli sensoriali.
- Disturbi qualitativi come eritropsia, xantopsia, micropsia e macropsia alterano la percezione dei colori o delle dimensioni degli oggetti, spesso a causa di problemi organici.
- Le esperienze di rappresentazione sono soggettive, meno nitide delle percezioni, e possono essere attivamente modificate o create a piacere.
Indice
Differenze tra rappresentazione e percezione
La rappresentazione è una riattivazione delle esperienze percettive passate in assenza di stimoli che le evochino, si tratta di un evento di cui è rimasta traccia, ad esempio si riesce a rievocare un paesaggio nella propria mente anche senza che si abbia quel paesaggio sotto gli occhi, lo si riesce a far riemergere attraverso i processi della memoria.
La percezione invece ha bisogno che quel paesaggio vada a sollecitare gli organi di senso.
Caratteristiche delle percezioni
Le percezioni hanno:
• un carattere di obiettività e concretezza, infatti vengono inquadrate in parametri spazio-temporali;
• sono costanti e possono facilmente venire mantenute nello spazio percettivo;
• non dipendono dalla volontà ma nascono dal fatto che il mondo interagisca con gli organi di senso, ad esse è legata una sensazione di passività;
• non possono venire create o modificate a piacere come nella rappresentazione.
Caratteristiche dell'esperienza di rappresentazione
L’esperienza di rappresentazione invece:
• ha un carattere soggettivo, riconduce alla memoria delle immagini e che quindi sono dentro il suo spazio di immaginazione;
• non sono così precise e concrete come la percezione, non ha la stessa nitidezza dell’esperienza;
• sono fugaci e devono essere sempre rievocate attraverso un’attitudine attiva;
• dipendono dalla volontà, non arrivano passivamente e possono venire create e modificate a piacere.
Disturbi della senso-percezione
Disturbi della senso-percezione
I disturbi della senso-percezione si verificano quando la sfera e i canali senso-percettivi conducono a una elaborazione distorta tra il mondo che ci circonda ed il mondo interno, classicamente distinguiamo tre grossi capitoli dei disturbi della senso-percezione.
1.
Disturbi quantitativi della percezione
Disturbi quantitativi della percezione, quali:
• Iperestesia: l’amplificazione soggettiva dell’intensità degli stimoli sensoriali ogni volta che uno stimolo colpisce un qualche organo di senso; può riguardare vari tipi di stimolo (la luce viene percepita più intensa, i suoni sono percepiti più forti, i colori più vivaci e luminosi, ecc.).
Questo disturbo può riscontrarsi in patologie di tipo organico (stati confusionali) o di tipo funzionale (psicosi) a carico del SNC.
• Ipoestesia: la diminuzione dell’intensità soggettiva della percezione degli stimoli sensoriali in assenza di lesioni degli organi di senso o delle vie di conduzione dello stimolo, per cui rumori, colori, sapori, odori vengono avvertiti più attenuati. Si osserva frequentemente in sindromi schizofreniche ed ancora di più nelle sindromi melanconiche nelle quali tutti gli stimoli che arrivano dal mondo sembra manchino di intensità, vitalità, i colori sono smorti.
2.
Disturbi qualitativi della percezione
Disturbi qualitativi della percezione in cui una qualità percettiva elementare viene in qualche modo alterata
• Eritropsia (alterazione della percezione dei colori) e Xantopsia (gli oggetti appaiono colorati di rosso o in giallo)
Questi fenomeni fanno perdere la definizione cromatica, non vengono causati da patologie funzionali ma piuttosto da patologie di tipo organico, in particolare si possono osservare in corso di intossicazioni da sostanze allucinogene oppure possono essere causate da lesioni dell’apparato oculare o della regione temporo-parieto-occipitale
• Micropsia e Macropsia
Condizioni che portano a una alterata percezione delle dimensioni degli oggetti che appaiono rispettivamente più piccoli o più grandi. Sono dovute, generalmente, a problematiche organiche quali lesioni dell’apparato oculare o lesioni come tumori che si sviuluppano nella regione temporo-parieto-occipitale.
Domande da interrogazione
- Cosa è la rappresentazione?
- Qual è la differenza tra percezione e rappresentazione?
- Quali sono le caratteristiche delle percezioni?
- Quali sono le caratteristiche dell'esperienza di rappresentazione?
- Quali sono i disturbi quantitativi della percezione?
La rappresentazione è una riattivazione delle esperienze percettive passate in assenza di stimoli che le evochino.
La percezione richiede che gli organi di senso vengano sollecitati da uno stimolo, mentre la rappresentazione è un evento mentale che riattiva esperienze percettive passate.
Le percezioni sono oggettive e concrete, possono essere mantenute nello spazio percettivo, non dipendono dalla volontà e non possono essere create o modificate a piacere.
L'esperienza di rappresentazione è soggettiva, meno precisa e concreta rispetto alla percezione, richiede un'attitudine attiva per essere rievocata e può essere creata e modificata a piacere.
I disturbi quantitativi della percezione includono l'iperestesia, che amplifica soggettivamente l'intensità degli stimoli sensoriali, e l'ipoestesia, che diminuisce l'intensità soggettiva della percezione degli stimoli sensoriali.