Concetti Chiave
- I vaccini sintetizzati da microorganismi si basano su prodotti del patogeno, come le anatossine, che mantengono il potere antigenico ma non la tossicità.
- La clonazione del determinante antigenico specifico attraverso l'ingegneria genetica permette la produzione di vaccini come quelli contro HBV.
- La vaccinologia inversa ha portato alla creazione di vaccini acellulari, come quello contro il meningococco B, riducendo l'incidenza della meningite.
- I vaccini a mRNA, utilizzati contro SARS-CoV-2, favoriscono la produzione della proteina virale bersaglio senza integrarsi nel DNA umano.
- Reazioni comuni ai vaccini includono dolore e gonfiore nel sito di inoculazione, spesso causate da adiuvanti che amplificano la risposta immunitaria.
Indice
Produzione di anatossine
Non sono allestiti sulla base di un microorganismo in quanto tale ma su un prodotto del patogeno. Le esotossine di alcuni microrganismi, trattate con lo 0,4% di formolo per 1 mese a 38-40°C, perdono la loro tossicità pur mantenendo il potere antigenico (prendono il nome di anatossine o tossoidi).
I due vaccini più rappresentativi sono quelli contro:
- anatossina da bacillo difterico;
- anatossina da bacillo tetanico
Vaccini genetici e allergie
Sono prodotti tramite ingegneria genetica mediante clonazione del determinante antigenico specifico. Un esempio è dato dal vaccino contro Hbv, prodotto a partire dall’inserimento del gene codificante per l’HbsAg all’interno di cellule di lievito per permettere un’ampia produzione, utilizzata in seguito per la vaccinazione vera e propria.
I soggetti con allergia ai lieviti hanno una controindicazione assoluta al suo utilizzo (viene sempre chiesto prima di somministrazione di vaccino contro Hbv e Hpv).
Vaccinologia inversa e meningite
Recentemente è stato possibile, attraverso la bioinformatica, procedere a ritroso e identificare diversi alleli e sequenze genomiche contenute nelle banche dati testando gli antigeni delle proteine codificate per valutare un loro eventuale coinvolgimento nella risposta immunitaria.
Un esempio è fornito dall’antimeningococcico B, prodotto acellulare creato con proteine batteriche ricombinanti (Nhba, NadA, fHbp) identificate come antigeni attraverso la vaccinologia inversa. La sua scoperta ha permesso un’importante riduzione dell’incidenza di meningite prodotta da questo patogeno nei paesi industralizzati.
Vaccini mRna e Sars-CoV-2
L’ultimo tipo di vaccino ad essere stato realizzato. Attualmente questa tipologia viene utilizzata contro Sars-CoV-2: l’mRna codificante per l’antigene bersaglio (proteina spike) viene incapsulato con nanoparticelle a base di lipidi o polimeri. Dopo essere stato inoculato nel soggetto, l’mRna penetra all’interno delle cellule dove, all’interno del nucleo, permette la produzione della proteina virale verso cui si innescherà la risposta immunitaria.
L’mRna viene degradato velocemente e non si insersce all’interno del Dna umano, ma permane nell’organismo per un tempo sufficiente a consentirne la trascrizione e la produzione della proteina spike.
Reazioni ai vaccini inattivati
I due formulati sono quelli da Pfizer e Moderna. Dolore, arrossamento, gonfiore in sede di inoculazione. Sono tipiche dei vaccini inattivati. Mai mettere pomate cortisoniche. È sufficiente applicare una pomata antinfiammatoria (senza massaggiare) e del ghiaccio. Si verificano spesso in presenza di adiuvanti, sostanze che amplificano la risposta anticorpale: possono essere organici o inorganici (es. alluminio, saponina), si ritrovano anche in altri farmaci e vengono degradati velocemente nel nostro organismo.
Cefalea, febbre (38-39°C), malessere, irritabilità, dolore muscolare, perdita di appetito, vomito, diarrea o stipsi (frequenti nel vaccino del Rotavirus), tumefazione dei linfonodi (in vaccino morbillo, parotite, rosolia) etc.
Più frequenti in vaccini vivi attenuati perché sono dovute alla replicazione. Di solito presentano un’incubazione variabile da 7-21 giorni, mimando la storia naturale della malattia.
Domande da interrogazione
- Quali sono i vaccini più rappresentativi costituiti da sostanze sintetizzate dal microorganismo?
- Come viene prodotto il vaccino contro l'Hbv?
- Quali sono le caratteristiche dei vaccini a mRna utilizzati contro Sars-CoV-2?
- Quali sono gli effetti collaterali comuni dei vaccini inattivati e vivi attenuati?
I vaccini più rappresentativi sono quelli contro l'anatossina da bacillo difterico e l'anatossina da bacillo tetanico.
Il vaccino contro l'Hbv è prodotto tramite ingegneria genetica, inserendo il gene codificante per l'HbsAg all'interno di cellule di lievito per un'ampia produzione.
I vaccini a mRna, come quelli di Pfizer e Moderna, utilizzano mRna codificante per la proteina spike, incapsulato con nanoparticelle lipidiche o polimeriche, che induce una risposta immunitaria senza integrarsi nel Dna umano.
Gli effetti collaterali comuni includono dolore, arrossamento, gonfiore, cefalea, febbre, malessere, e sono più frequenti nei vaccini vivi attenuati a causa della replicazione del virus.