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Concetti Chiave

  • I test per l'insufficienza del legamento crociato anteriore comprendono il test di lassità di Lachman e il test di instabilità Pivot shift.
  • Il test di Lachman valuta la mobilità della tibia rispetto al femore; un test positivo indica un arresto morbido senza resistenza.
  • Il Pivot shift, che provoca instabilità articolare, è solitamente eseguito in anestesia per evitare contrazioni muscolari involontarie.
  • Il tipo di trauma è cruciale per diagnosticare l'insufficienza del crociato anteriore, aiutando a capire il movimento lesivo.
  • Le cause della rottura del crociato anteriore includono traumi diretti e indiretti, come meccanismi di rotazione o iperestensione.

Indice

  1. Test per l'insufficienza del crociato
  2. Diagnosi e sintomi del trauma
  3. Cause del trauma al crociato

Test per l'insufficienza del crociato

Per evidenziare l’insufficienza del crociato anteriore ci sono due tipi di test:

    - Test di lassità: è un test oggettivo, in cui l’operatore avverte la lassità. Test di Lachman: è il test di lassità più famoso. Si prende con una mano il femore e con l’altra mano la tibia, si tira la tibia verso l’alto e si percepisce la sensazione che la tibia si muova a seconda della trazione che esercito. Più tiro, più la tibia si sposta in avanti, fino a che i tegumenti lo permettono: se si ha la sensazione di arresto morbido il test è positivo (non c’è resistenza). Se si esegue questo test su un ginocchio sano si ha un arresto duro: si tira fino a che a un certo punto la tibia si ferma con uno “stoc” perché il crociato si mette in tensione e blocca la traslazione in avanti della tibia.

    - Test di instabilità: è un test soggettivo, in cui il paziente riferisce che il ginocchio cede. Pivot shift: è un test che provoca l’instabilità articolare, ed è così poco gradevole per il paziente che generalmente non permette di eseguirlo, andando subito in contrazione muscolare bloccando l’instabilità. Questo test si esegue quindi in anestesia, con una accuratezza del 98%.

Diagnosi e sintomi del trauma

Nella diagnosi il tipo di trauma è fondamentale perché ci permette di capire che movimento è avvenuto, anche se non è sempre possibile risalire esattamente alla posizione del ginocchio al momento della lesione.

La sensazione uditiva di un “crack” viene spesso raccontata dal paziente come una corda che si spezza all’interno del ginocchio.

L’E.o. può essere fatto in fase acuta o in fase cronica. In fase acuta è molto difficile evidenziare la rottura del crociato, perché il dolore e l’eventuale versamento fanno sì che visitare il paziente sia difficile. Allora si immobilizza l’arto e si rimanda l’esame di qualche giorno. Nella fase cronica invece è molto più semplice visitare il paziente perché la situazione si è stabilizzata.

Cause del trauma al crociato

Tra le cause:

    - Trauma diretto: ad esempio un calcio, è un trauma non selettivo per il crociato anteriore, ma rompe anche molte altre strutture;

    - Trauma indiretto, distorsivo: è più frequente: valgo-rotazione esterna: è meccanismo più comune. Il piede resta fisso sul terreno, il corpo ruota verso la parte opposta rispetto al ginocchio che si rompe, il ginocchio quindi va in valgo con il piede che rimane extra-ruotato; Varo-rotazione interna. Il corpo gira verso il ginocchio che si rompe, il piede resta bloccato a terra in intra-rotazione mentre il ginocchio va in varo; Iperestensione: molto meno comune (per esempio subendo un calcio diretto sul ginocchio frontalmente). Il ginocchio viene ricurvato indietro rapidamente, una struttura chiamata “resident crest” sporgendo può ghigliottinare il crociato anteriore determinandone la rottura; Contrazione del quadricipite a gamba flessa: ancora meno frequente. Accade ad esempio in una caduta sulle code degli sci: lo scarpone tende a mantenere la tibia in avanti, mentre la contrazione violenta del quadricipite nel tentare di rialzarsi fa sì che la tibia scali in avanti e il crociato si strappa.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i due principali test utilizzati per evidenziare l'insufficienza del legamento crociato anteriore?
  2. I due principali test sono il test di lassità, con il famoso Test di Lachman, e il test di instabilità, con il Pivot shift. Il primo è oggettivo e valuta la mobilità della tibia rispetto al femore, mentre il secondo è soggettivo e valuta l'instabilità articolare.

  3. Come si esegue il Test di Lachman e quali sono i suoi possibili esiti?
  4. Il Test di Lachman si esegue prendendo con una mano il femore e con l'altra la tibia, tirando quest'ultima verso l'alto. Se la tibia si sposta in avanti senza resistenza, il test è positivo, indicando l'insufficienza del crociato. Un arresto duro indica invece un ginocchio sano.

  5. Perché il Pivot shift è generalmente eseguito in anestesia?
  6. Il Pivot shift provoca un'instabilità articolare talmente sgradevole per il paziente che spesso causa una contrazione muscolare immediata, bloccando l'instabilità. Per questo motivo, per garantire l'accuratezza del test, che è del 98%, viene eseguito in anestesia.

  7. Qual è l'importanza del tipo di trauma nella diagnosi dell'insufficienza del crociato anteriore?
  8. Il tipo di trauma è fondamentale nella diagnosi perché permette di comprendere il movimento che ha causato la lesione, anche se non è sempre possibile determinare esattamente la posizione del ginocchio al momento del danno.

  9. Quali sono le principali cause di rottura del crociato anteriore?
  10. Le cause includono trauma diretto, come un calcio, e trauma indiretto distorsivo, più frequente, che può avvenire attraverso meccanismi come valgo-rotazione esterna, varo-rotazione interna, iperestensione o contrazione del quadricipite a gamba flessa.

Domande e risposte