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Concetti Chiave

  • I farmaci erboristici e il paracetamolo, in dosi elevate, sono noti per provocare danni epatici, con tossicità dose-dipendente e dose-indipendente.
  • La tossicità dose-indipendente si verifica in individui suscettibili, spesso a causa di mutazioni enzimatiche, portando a insufficienza epatica acuta.
  • Le analisi di laboratorio sono cruciali per determinare l'eziologia e la gravità dell'insufficienza epatica, identificando potenziali cause come paracetamolo, alcol e sciroppo di origine indiana.
  • Il trattamento con corticosteroidi ha mostrato ottimi risultati nei pazienti con epatite alcolica acuta, evitando spesso la necessità di un trapianto.
  • L'epatite alcolica acuta non è più una controindicazione assoluta al trapianto, grazie a risultati positivi ottenuti negli ultimi anni.

Indice

  1. Farmaci associati a insufficienza epatica
  2. Altri aspetti

Farmaci associati a insufficienza epatica

per quanto riguarda i farmaci che danno danno epatico, sicuramente importanti sono i prodotti di erboristeria che vanno perciò indagati in modo specifico. Il danno da farmaci si può manifestare secondo due tipi di tossicità:
    • Tossicità dose-dipendente: è tipica del paracetamolo in tutti gli individui che ne assumono dosi elevate deliberatamente, a scopo suicidario o per errore. Si può manifestare già con 3-5 g di paracetamolo ed il rischio aumenta se l'assunzione di dosi potenzialmente tossiche è prolungata per giorni.
    • Tossicità dose-indipendente, con reazione idiosincrasica: si manifesta solo in individui suscettibili a quel determinato farmaco che possono avere problemi del suo metabolismo e possono andare incontro ad insufficienza epatica acuta. È dovuta a farmaci normalmente ben tollerati o solo lievemente epatotossici. Nella maggior parte dei pazienti che li assumono sono innocui, ma, in alcuni soggetti predisposti (per esempio per mutazioni di enzimi deputati al metabolismo dei farmaci), possono determinare un’insufficienza epatica grave.

Altri aspetti

Le analisi di laboratorio sono utili per orientarsi riguardo all'eziologia dell'insufficienza e alla gravità del quadro del paziente.
Talvolta può essere presente febbre anche se è più specifica per l’epatite alcolica caratterizzata da un’infiammazione più importante.
Nel paziente del caso clinico si hanno tre possibili eziologie che hanno contribuito, probabilmente in senso moltiplicativo al quadro di insufficienza epatica (paracetamolo, alcol, sciroppo di origine indiana): si tratta probabilmente di tossicità da multipli agenti.
Fra le manifestazioni cliniche, il paziente si presentava con leucocitosi (più tipica di una epatite alcolica acuta, ma potrebbe presentarsi anche in una Mof, quindi con ipoperfusione secondaria a sepsi), Inr aumentato e albumina ai limiti inferiori.
Il quadro non era così grave da indicare il trapianto. Il paziente è stato trattato con corticosteroidi (indicati nell’epatite alcolica acuta proprio perché si caratterizza per uno stato infiammatorio marcato) e la risposta è stata ottima, non ha avuto bisogno di inserimento in lista per trapianto e rianimazione. Viceversa, un’insufficienza epatica acuta grave deve essere trattata in Icu e pone la necessità di tenere in considerazione l’opzione del trapianto.
Fino a poco tempo fa l’epatite alcolica acuta costituiva una controindicazione al trapianto: si dava per scontato che il paziente fosse etilista e, per questo, non era candidabile vista la penuria di organi. In realtà, l’esperienza degli ultimi 10 anni ha dimostrato buoni risultati anche in questa tipologia di pazienti, non costituendo ad oggi una controindicazione assoluta al trapianto.
La leucocitosi neutrofila che si ritrova spesso nell’epatite alcolica acuta può essere presente anche in ambito di una insufficienza epatica secondaria ad una Mof (Multi Organ Failure) da ipoperfusione o a sepsi. Tale situazione è inoltre associata ad un aumentato rischio di infezione perché i neutrofili rilasciati in circolo sono immaturi e non perfettamente funzionanti: il paziente in Alf è perciò ad alto rischio di complicanze di carattere settico.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i tipi di tossicità associati ai farmaci che possono causare insufficienza epatica?
  2. I farmaci possono causare insufficienza epatica attraverso due tipi di tossicità: tossicità dose-dipendente, come nel caso del paracetamolo assunto in dosi elevate, e tossicità dose-indipendente, che si manifesta in individui suscettibili a determinati farmaci.

  3. Quali sono le possibili eziologie dell'insufficienza epatica nel caso clinico descritto?
  4. Nel caso clinico descritto, le possibili eziologie dell'insufficienza epatica includono l'uso di paracetamolo, il consumo di alcol e l'assunzione di uno sciroppo di origine indiana, suggerendo una tossicità da multipli agenti.

  5. Come viene trattata l'epatite alcolica acuta e quali sono le considerazioni per il trapianto?
  6. L'epatite alcolica acuta viene trattata con corticosteroidi per ridurre l'infiammazione. Sebbene in passato fosse una controindicazione al trapianto, recenti esperienze hanno dimostrato buoni risultati, non escludendo più automaticamente questi pazienti dal trapianto.

  7. Quali sono i rischi associati alla leucocitosi neutrofila nell'insufficienza epatica?
  8. La leucocitosi neutrofila nell'insufficienza epatica è associata a un aumentato rischio di infezioni, poiché i neutrofili immaturi rilasciati in circolo non funzionano correttamente, aumentando il rischio di complicanze settiche.

Domande e risposte