Concetti Chiave
- I tannini sono composti polifenolici responsabili del gusto amaro di alcune piante, come nel caso del barolo, e vengono estratti principalmente dal castagno e dal quebracho.
- Sono utilizzati nella concia delle pelli per denaturare le proteine e impermeabilizzare il cuoio, un processo che impiega anche metalli pesanti.
- In piccole dosi, i tannini migliorano la salubrità dell'ambiente intestinale animale, ma dosi elevate possono denaturare eccessivamente le proteine, rendendole inutilizzabili.
- I composti azotati non proteici, come l'urea, possono essere utilizzati dai ruminanti per ridurre l'uso di fonti proteiche tradizionali nella dieta.
- Le proteine endogene forniscono amminoacidi al metabolismo, particolarmente importanti durante periodi di scarsità alimentare per mantenere un apporto adeguato di nutrienti essenziali.
Indice
Il ruolo dei tannini
I tannini sono composti polifenolici presenti in alcune piante e responsabili del loro gusto amaro. Il retrogusto amaro di alcuni tipi di barolo è causato proprio dai tannini. Vengono principalmente estratti dal castagno e dal quebracho.
I tannini vengono utilizzati ad esempio per la concia delle pelli insieme ai metalli pesanti. Il trattamento di conciatura è una forma di denaturazione delle proteine molto aggressiva e intensa e serve a impermeabilizzare il cuoio.
Tannini e nutrizione animale
Piccole dosi di tannini vengono impiegate anche per la nutrizione animale in quanto rendono l’ambiente intestinale più salubre rispetto ad alcune specie microbiche. Anche in questo caso è la dose a fare il veleno, per cui se gli animali vengono trattati con tannini molto concentrati e per molto tempo, rendono inutilizzabile le fonti proteiche perché le denaturano eccessivamente.
Composti azotati negli alimenti
Negli alimenti sono presenti anche dei composti azotati non proteici. Alcuni di questi possono essere utilizzabili esattamente allo stesso modo della proteina (comprendono amminoacidi liberi, alcuni peptoni e peptidi), altri invece possono essere utilizzati solo dai ruminanti (l’urea, ammidi, basi puriniche e pirimidiniche che contengono azoto, i Sali di ammonio, i nitrati, i nitriti). L’urea può essere utilizzata per i ruminanti, in particolare per le bovine lattifere (dose di 80 g al giorno) e consente di diminuire in maniera drastica il ricorso a materiali di tipo proteico.
Fonti di amminoacidi per ruminanti
La fonte principale di amminoacidi utili per il fabbisogno sono le proteine alimentari introdotte con la dieta; tuttavia, esistono anche altre due fonti secondarie: le proteine batteriche e protozoarie e le proteine endogene.
Le proteine batteriche/protozoarie riguardano gli erbivori (in particolare i ruminanti). In linea teorica queste proteine sono utilizzabili dall’animale tutte le volte che la frazione fermentante dell’apparato digerente è precedente rispetto alla frazione dove si realizza la demolizione delle proteine per via enzimatica (e poi l’assorbimento degli amminoacidi). In realtà però alcuni gruppi animali si sono adattati: nei lagomorfi (conigli) anche se il tratto fermentante è successivo rispetto al tratto assorbente, c’è comunque un modo per recuperare i corpi batterici e protozoari: l’assunzione del ciecotrofo (ciecotrofia).
Importanza delle proteine endogene
Le proteine endogene invece sono una fonte di amminoacidi a livello metabolico. Una certa quantità di proteine vengono comunque demolite e gli a.a. che ne derivano vanno a finire nel pool amminoacidico circolante. Gli amminoacidi che derivano da proteine endogene sono importanti in tutte quelle situazioni in cui la disponibilità di cibo è scarsa (digiuno, squilibri della razione).
Sintesi batterica e reazioni
La sintesi batterica parte dall’ammonio e ricostituisce amminoacidi. In realtà, oltre alla deaminazione, i batteri possono svolgere anche la decarbossilazione. Questa reazione avviene per azione dei batteri putrefattivi.
Domande da interrogazione
- Cosa sono i tannini e da dove vengono estratti principalmente?
- Quali sono gli usi principali dei tannini?
- Come possono essere utilizzati i composti azotati non proteici negli animali?
- Qual è l'importanza delle proteine endogene e come contribuiscono al fabbisogno di amminoacidi?
I tannini sono composti polifenolici responsabili del gusto amaro di alcune piante, come il barolo. Vengono estratti principalmente dal castagno e dal quebracho.
I tannini vengono utilizzati per la concia delle pelli, in piccole dosi per la nutrizione animale per rendere l'ambiente intestinale più salubre, e in eccesso possono denaturare le proteine rendendole inutilizzabili.
Alcuni composti azotati non proteici, come l'urea, possono essere utilizzati dai ruminanti per diminuire il ricorso a materiali di tipo proteico, mentre altri sono utilizzabili solo da specifici gruppi animali.
Le proteine endogene sono una fonte metabolica di amminoacidi che contribuisce al pool amminoacidico circolante, essenziali in situazioni di scarsa disponibilità di cibo, poiché permettono di mantenere un adeguato apporto di amminoacidi.