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Concetti Chiave

  • La risonanza magnetica (RM) utilizza due tecniche per studiare il flusso: iniezione endovena di mezzo di contrasto e Arterial Spin Labeling (ASL), che non richiede sostanze esogene.
  • Nell'ASL, un gradiente di RM marca gli spin dell'acqua nei vasi del collo, alterando l'intensità del segnale e creando una mappa di flusso cerebrale.
  • Lo stroke ha un forte impatto sulla sanità pubblica, influenzando mortalità e morbidità, e i costi del trattamento rappresentano un grande onere per il sistema sanitario.
  • Lo stroke può essere emorragico (20%) o ischemico (80%); il primo è spesso associato a obesità e ipertensione.
  • La tomografia computerizzata (Tc) è veloce e utile per distinguere rapidamente tra stroke emorragico e ischemico, ma RM è più dettagliata nelle prime ore di ictus ischemico.

Indice

  1. Tecniche di studio del flusso
  2. Impatto dello stroke sulla sanità
  3. Diagnosi e trattamento dell'ictus

Tecniche di studio del flusso

Il flusso, che in Rm viene studiato con due tecniche:

    a. studio di flusso con iniezione endovena di un mezzo di contrasto. La stessa cosa si può fare anche in Tc, infatti quest’ultima viene utilizzata per vedere un eventuale deficit di flusso se si sospetta uno stroke. Dopo l’iniezione del mdc si aspetta un certo periodo di tempo e poi si osserva il cambiamento di densità in Tc o quello di intensità del segnale in Rm nelle aree dove è presente il mezzo di contrasto.

    b. Asl (Arterial Spin Labeling), senza mezzo di contrasto esogeno. Con un gradiente di RM si marcano con un segnale gli spin dell’acqua a livello dei vasi del collo, per cui c’è un’alterazione dell’intensità del segnale come se ci fosse un mdc. In particolare, si invertono selettivamente gli spin nella zona dove passano i vasi (carotidi e arterie vertebrali): quando il sangue passa all’interno di questi vasi si crea una marcatura, che poi permette una modificazione del segnale appena arriva a livello dell’encefalo. Infine si sottraggono le immagini con marcatura degli spin arteriosi con le acquisizioni senza marcatura, e si ottiene quindi una mappa di flusso.

Impatto dello stroke sulla sanità

Il 12% di stroke avviene in pazienti con età inferiore a 45 anni. L’ictus ha un forte impatto sulla sanità pubblica, sia in termini di mortalità che morbidità; inoltre i costi del trattamento impattano fortemente sul sistema sanitario. Lo stroke può essere di due tipi: emorragico (20%) e ischemico (80%). Nell’emorragico frequentemente il paziente è obeso, iperteso, ecc. La riduzione del 25% (circa 14 ml/100g/min) rappresenta la soglia di inizio del danno ischemico. Al di sotto del 50% c’è un rischio di danno: le cellule si “congelano”, cioè riducono il loro metabolismo. è più chiaro ora il tutto.

Diagnosi e trattamento dell'ictus

Lo stroke è una patologia che viene studiata in primis in Tc: questo perché innanzitutto la Tc è molto rapida, serve meno di 1s per una scansione, quindi è utile soprattutto se il pz è non collaborante come in questo caso, e poi è possibile distinguere immediatamente i due tipi di stroke in quanto nell’emorragico sarà visibile il sangue, che in Tc è chiaro-iperdenso (l’eme assorbe molto i raggi x). In Rm l’ictus si studia con la diffusione. La Tc, tuttavia, può essere negativa nelle prime ore in caso di ictus ischemico; in queste situazioni la Rm consente di avere più informazioni perché l’acqua entrando subito nella cellula si muove di meno e questo permette di riconoscere lo stroke. Nell’ictus ischemico si fa un trattamento neuroradiologico: si fa un’angiografia, in cui con un catetere si apre il vaso. A dx: ictus emorragico, si vede una zona bianca A sx: ictus ischemico. Si vede un’area più scura, probabilmente si è già in una fase di edema vasogenico (l’acqua assorbe poco i raggi X); è una fasa subacuta, quando sono passate già 6 h. Il flusso cerebrale normale è di 50 ml/100g/min. Il flusso dipende dalla pressione di perfusione, il diametro e la lunghezza del vaso.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le due tecniche principali utilizzate nello studio del flusso in risonanza magnetica (RM)?
  2. Le due tecniche principali sono lo studio di flusso con iniezione endovena di un mezzo di contrasto e l'Arterial Spin Labeling (ASL), che non richiede l'uso di un mezzo di contrasto esogeno.

  3. Come funziona l'Arterial Spin Labeling (ASL) nella risonanza magnetica?
  4. Nell'ASL, si utilizza un gradiente di RM per marcare gli spin dell'acqua nei vasi del collo, creando un'alterazione dell'intensità del segnale simile a quella prodotta da un mezzo di contrasto. Questo permette di ottenere una mappa di flusso cerebrale senza l'uso di sostanze esogene.

  5. Qual è l'impatto dello stroke sulla sanità pubblica?
  6. Lo stroke ha un forte impatto sulla sanità pubblica, influenzando sia la mortalità che la morbidità. Inoltre, i costi associati al trattamento dello stroke rappresentano un onere significativo per il sistema sanitario.

  7. Quali sono le differenze principali tra lo stroke emorragico e quello ischemico?
  8. Lo stroke emorragico, che costituisce il 20% dei casi, si verifica frequentemente in pazienti obesi e ipertesi, mentre lo stroke ischemico, che rappresenta l'80% dei casi, si verifica quando il flusso sanguigno al cervello è ridotto o interrotto.

  9. Perché la tomografia computerizzata (Tc) è spesso utilizzata per lo studio iniziale dello stroke?
  10. La Tc è molto rapida, richiedendo meno di 1 secondo per una scansione, ed è particolarmente utile per distinguere immediatamente tra stroke emorragico e ischemico. Tuttavia, può essere negativa nelle prime ore in caso di ictus ischemico, situazione in cui la risonanza magnetica (RM) può fornire informazioni più dettagliate.

Domande e risposte