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Concetti Chiave

  • Il mezzo di contrasto (mdc) nella risonanza magnetica richiede dosi inferiori rispetto alla TAC, con un dosaggio tipico di 0,1 mmol/Kg che corrisponde a 15 cc per un uomo di 75 kg.
  • Le sostanze paramagnetiche, come il gadolinio, sono fondamentali nella risonanza poiché possono allinearsi al campo magnetico esterno, ma sono altamente tossiche e richiedono una legatura stabile nelle molecole.
  • I mdc per risonanza magnetica hanno un buon profilo di tollerabilità, ma l'accumulo di gadolinio nel sistema nervoso centrale è stato osservato, senza effetti clinici negativi noti, ma con restrizioni per ridurre i rischi.
  • Esistono mdc specifici per lo studio di organi particolari, come quelli captati dalle cellule di Kupfer epatiche, che aiutano a distinguere il tessuto normale da quello anomalo.
  • Gli mdc possono essere utilizzati per mascherare segnali nella risonanza, ad esempio nella colangiopancreatografia, per studiare dettagliatamente le vie biliari.

Indice

  1. Effetti del mdc in risonanza
  2. Tipi di sostanze in risonanza
  3. Tollerabilità e restrizioni del mdc
  4. Uso del mdc nello studio splancnico
  5. Mdc specifici e loro applicazioni

Effetti del mdc in risonanza

In risonanza vediamo come il mdc altera la capacità di risuonare di ciò che gli sta intorno, ed è per questo che ne devono essere somministrate quantità inferiori rispetto alla Tc: dosaggio di 0,1 mmol/Kg che in un uomo di 75 kg sono 15 cc di contrasto (1/10 rispetto alla Tc)

All’aumenta della concentrazione il segnale aumenta progressivamente, mentre quando la concentrazione è eccessiva il segnale si annulla (la concentrazione deve essere finemente calibrata).

Tipi di sostanze in risonanza

La risonanza magnetica è in grado di creare un campo magnetico, e in base a come le sostanze si comportano rispetto ad esso possiamo distinguere:

- Sostanze diamagnetiche

- Sostanze paramagnetiche, caratterizzate dalla presenza di atomi che nell’ultimo orbitale elettroni spaiati e che possono creare un dipolo magnetico che si allinea a quello esterno, producendo un segnale.

Come il gadolinio, che ha sette elettroni nell’ultimo orbitale. Si tratta di una sostanza molto tossica (per intenderci più tossica dello iodio o del bario) e deve essere saldamente legata all’interno delle molecole, per evitare che venga liberato.

- Sostanze superparamagnetiche: come le ferromagnetiche, ma molto più piccole (mdc a base di magnesio, non più prodotti)

- Sostanze ferromagnetiche hanno elettroni spaiati nell’ultimo orbitale, ma devono mettersi insieme più atomi perché si abbia un effetto. Il razionale di questi mezzi di contrasto è che si accumulano ad esempio livello delle cellule di Kupfer del fegato, abbattono il segnale di tutto ciò che è normale che apparirà nero mentre le il tessuto anormale diventa bianco. Sono mdc non più in commercio.

Tollerabilità e restrizioni del mdc

I mdc utilizzati in risonanza magnetica hanno un ottimo profilo di tollerabilità, infatti per lungo tempo non ci sono state controindicazioni assolute. i mdc che legano poco saldamente il gadolinio sono stati tolti dal commercio. Alcuni sono stati mantenuti perché le informazioni che permettono di ottenere sono importante ed irrinunciabili.

Un altro problema segnalato è l’accumulo del mdc a base di gadolinio nel Snc, quando questo viene ripetutamente somministrato. L’osservazione è stata fatta per la prima volta in pz sottoposti regolarmente a Rm con mdc per il monitoraggio di patologie encefaliche come la sclerosi multipla. Ad oggi però l’accumulo nel parenchima cerebrale del mdc pare non avere alcun effetto negativo dal punto di vista clinico, ciononostante per ridurre al minimo i rischi si è deciso di mettere delle restrizioni riguardo l’uso dei mdc maggiormente correlati alle deposizioni nel Snc.

Uso del mdc nello studio splancnico

I mdc possono essere impiegati anche per lo studio splancnico: alcune sostanze ad esempio possono essere somministrabili per visualizzare meglio gli organi, mentre altri mdc possono mascherare il segnale provenienti da essi (si tratta prevalentemente di sostanze superparamagnetiche). Quest’ultima tipologia di mdc viene impiegata ad esempio nella colangiopancreatografia in risonanza per mascherare il segnale proveniente dall’intestino e studiare in dettaglio le vie biliari.

Mdc specifici e loro applicazioni

Altra sostanza che cancellano il segnale di ciò che sta intorno è il succo di mirtillo. Nell’ambito della Rm disponiamo anche di mdc che vengono elettivamente captati da alcuni organi, come quelli specifici per il sistema reticolo endoteliale (a base di ossidi di ferro): vengono captati dalle cellule di Kupfer epatiche abbattono il segnale del parenchima normale che apparirà nero. In altre parole, le aree in cui il mdc non è stato captato e che sono visualizzate in bianco sono anomale.

Esistono anche mdc epato-specifici captati esclusivamente dagli epatociti normali che ci permettono di visualizzare il parenchina normale, chiaro. Dal punto di vista farmacocinetico questi mdc sono prima all’interno del circolo arterioso, successivamente si distribuiscono nel parenchima epatico e tardivamente passano nella bile. Sono stati sviluppato anche mdc per la Rm esclusivamente vascolari che hanno avuto brevissima vita commerciale, nonostante consentisse di ottenere studi angiografici ottimali.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la dose raccomandata di mezzo di contrasto (mdc) per la risonanza magnetica in un uomo di 75 kg e come si confronta con quella per la TAC?
  2. La dose raccomandata di mdc per la risonanza magnetica in un uomo di 75 kg è di 15 cc (0,1 mmol/Kg), che è circa 1/10 rispetto alla dose utilizzata per la TAC.

  3. Quali sono le principali categorie di sostanze utilizzate come mezzi di contrasto nella risonanza magnetica e come funzionano?
  4. Le principali categorie di sostanze utilizzate come mezzi di contrasto nella risonanza magnetica includono sostanze diamagnetiche, paramagnetiche, superparamagnetiche e ferromagnetiche. Le sostanze paramagnetiche, come il gadolinio, sono particolarmente utili perché hanno atomi con elettroni spaiati che possono creare un dipolo magnetico, producendo un segnale.

  5. Quali sono i rischi associati all'uso di mezzi di contrasto a base di gadolinio nella risonanza magnetica?
  6. I rischi associati all'uso di mezzi di contrasto a base di gadolinio includono la tossicità della sostanza, che deve essere saldamente legata all'interno delle molecole per evitare che venga liberata, e l'accumulo nel sistema nervoso centrale (Snc) quando somministrato ripetutamente, sebbene non sembri avere effetti negativi dal punto di vista clinico.

  7. Come vengono utilizzati i mezzi di contrasto nella risonanza magnetica per lo studio splancnico?
  8. Nello studio splancnico, alcuni mezzi di contrasto possono essere somministrati per visualizzare meglio gli organi, mentre altri possono mascherare il segnale proveniente da essi, come nel caso della colangiopancreatografia in risonanza per studiare in dettaglio le vie biliari.

  9. Esistono mezzi di contrasto specifici per alcuni organi nella risonanza magnetica? Fornisci un esempio.
  10. Sì, esistono mezzi di contrasto specifici per alcuni organi nella risonanza magnetica. Ad esempio, i mezzi di contrasto a base di ossidi di ferro sono specifici per il sistema reticolo endoteliale e vengono captati dalle cellule di Kupfer epatiche, permettendo di visualizzare il parenchima normale come nero e le aree anomale come bianche.

Domande e risposte