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Concetti Chiave

  • La seconda armonica ecografica migliora la qualità delle immagini isolando le frequenze interattive, ottimizzando la visualizzazione dei liquidi e il contrasto.
  • Viene utilizzata in combinazione con il B mode per distinguere meglio le tonalità di grigio e poi ottenere immagini più contrastate.
  • Le microbolle di seconda generazione, stabilizzate da una membrana, attraversano il microcircolo polmonare senza causare embolia gassosa.
  • Il mezzo di contrasto con la seconda armonica è più efficiente, richiedendo dosi minori rispetto alla TC e visualizzando solo i vasi.
  • La seconda armonica permette una diagnosi differenziale accurata delle lesioni epatiche, distinguendo tra epatocarcinoma, angioma e iperplasia nodulare focale.

Indice

  1. Seconda armonica ecografica
  2. Altre caratteristiche

Seconda armonica ecografica

È una tecnica della metodica ecografica che si basa sul fatto che il suono puro non esiste bensì è composto da diverse frequenze. Origina dalla sorgente e dalle interazioni e se isoliamo le frequenze provenienti dalle interazioni avremo infine una migliore qualità dell’immagine e una migliore visualizzazione dei liquidi. Un ulteriore vantaggio è che la seconda armonica esalta meglio il mezzo di contrasto.
Esempio: cisti del fegato, la seconda armonica mi permette di valutare meglio le pareti.
Secondo esempio: Nodulo o cisti renale? Senza la seconda armonica non riesco a vedere il rinforzo di parete posteriore tipico dei liquidi: mi permette di fare diagnosi differenziale tra nodulo e cisti quindi di evitare di dover sottoporre il paziente ad una Tc con mezzo di contrasto per la valutazione della lesione renale.
Proprio perché filtra gli artefatti la seconda armonica viene usata Sempre durante l’esecuzione di una ecografia. Di norma parto in B mode e poi ricorro alla seconda armonica (quest’ultima mi restituisce una immagine molto contrastata, del tipo bianco o nero, mentre la prima mi permette di distinguere meglio le diverse tonalità di grigio intermedie…per questo mi servo sia della seconda armonica sia della analisi B mode).

Altre caratteristiche

Sono microbolle stabilizzate da una membrana, la membrana consente un effetto più prolungato e la capacità di attraversare il microcircolo polmonare con conseguente effetto sistemico impedendo inoltre di causare embolia gassosa. Le bolle di seconda generazione sono state ideate con l’intento di avere maggiore uniformità delle bolle: sono costituite da gas con pareti più elastiche e diametro più uniforme rispetto a quelle di prima generazione, inoltre il passaggio del circolo polmonare si ha nel 100% dei casi. Le bolle vengono messe in risonanza dalla seconda armonica e quindi le vediamo bianche. Il fatto che il segnale sia attivo fa si che non ne serva molto: le dosi del Mdc è di 1 ml contro i 120 ml della Tc (qui il contrasto è passivo, il rapporto sarà di uno sta ad uno). Ovviamente le microbolle saranno solo nei vasi e ci permettono di avere il profilo vascolare dell’organo studiato, diverso quindi da ciò che accade in Rm e Tc dove il Mdc fuoriesce nel parenchima almeno in parte. Un ulteriore vantaggio della metodica è che tutti i Mdc sono eliminati dal rene ma non questo che viene eliminato dal polmone perché la bolla esplode. Le fasi contrastografiche sono uguali a quelle della TC (arteriosa, portale, tardiva).
osserviamo quattro masse epatiche la seconda delle quali disloca i vasi (tipico della metastasi), la massa grossa ha dei segnali periferici (aspetto basket, tipico dell’epatocarcinoma, immagine in basso a destra)…nelle quattro immagini sottostanti vediamo le stesse masse al mezzo di contrasto: la prima è anecogena (ciò significa che è iper-vascolarizzata ma non evidenziabile al doppler e si tratta dunque di un epatocarcinoma), l’immagine in basso a destra si sta riempiendo da fuori, come una spugna e si tratta dunque di un angioma mentre nella immagine in alto a destra osserviamo un vaso centrale che si sfiocca in periferia, tipico dell’iperplasia nodulare focale.

Domande da interrogazione

  1. Cos'è la seconda armonica ecografica e quali vantaggi offre?
  2. La seconda armonica ecografica è una tecnica che migliora la qualità dell'immagine ecografica isolando le frequenze provenienti dalle interazioni, permettendo una migliore visualizzazione dei liquidi e esaltando il mezzo di contrasto, utile per valutare meglio le pareti di cisti e noduli.

  3. Come viene utilizzata la seconda armonica nell'ecografia?
  4. Durante un'ecografia, si inizia con il B mode per distinguere le diverse tonalità di grigio, poi si utilizza la seconda armonica per ottenere immagini più contrastate, aiutando nella diagnosi differenziale e riducendo la necessità di esami più invasivi.

  5. Quali sono le caratteristiche delle microbolle usate con la seconda armonica?
  6. Le microbolle, stabilizzate da una membrana, permettono un effetto più prolungato e la capacità di attraversare il microcircolo polmonare senza causare embolia gassosa. Sono di seconda generazione, con maggiore uniformità e elasticità, e vengono messe in risonanza dalla seconda armonica.

  7. Qual è il vantaggio del mezzo di contrasto usato con la seconda armonica rispetto a quello usato in Tc?
  8. Il mezzo di contrasto usato con la seconda armonica richiede dosi molto minori (1 ml contro i 120 ml della Tc) e permette di visualizzare solo i vasi, offrendo un profilo vascolare dell'organo studiato senza fuoriuscire nel parenchima, a differenza di quanto accade in Rm e Tc.

  9. Come si differenziano le lesioni epatiche osservate con la seconda armonica?
  10. Le lesioni epatiche si differenziano in base alla loro apparenza al mezzo di contrasto: l'epatocarcinoma appare anecogeno, l'angioma si riempie da fuori come una spugna, e l'iperplasia nodulare focale mostra un vaso centrale che si sfiocca in periferia, permettendo una diagnosi accurata delle diverse masse epatiche.

Domande e risposte