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Concetti Chiave

  • La scheda anamnestica vaccinale raccoglie informazioni rilevanti su condizioni di salute, come immunodeficienze o patologie neurologiche, che potrebbero influire sulla sicurezza della vaccinazione.
  • È importante considerare l'interferenza con terapie recenti, come cortisoniche o radioterapia, e la presenza di anticorpi da trasfusioni che potrebbero inibire i vaccini a virus vivo attenuato.
  • La valutazione delle allergie, delle reazioni precedenti ai vaccini e dello stato gravidico è fondamentale per garantire la sicurezza delle vaccinazioni.
  • Il mito della correlazione tra vaccini e autismo è smentito, e lo Stato supporta la sicurezza vaccinale attraverso il Piano Nazionale Vaccinale e l'approvazione dell'Ema.
  • I bambini prematuri sono vaccinati in base all'età anagrafica, poiché il loro sistema immunitario può rispondere alle vaccinazioni, mentre le donne in gravidanza ricevono specifiche vaccinazioni per proteggere il neonato.

Indice

  1. Considerazioni mediche per la vaccinazione
  2. Procedure di sicurezza e false credenze
  3. Vaccinazioni in casi particolari

Considerazioni mediche per la vaccinazione

Bisogna chiedere:

    - situazioni legate all’immunodeficienza o a patologie neurologiche che possono avere correlazioni con alterazioni del sistema immunitario;

    - possibile insorgenza di convulsioni a fronte di rialzi febbrili (soprattutto per morbillo, varicella, rosolia, pertosse, o il vaccino per il meningococco B in caso di co-somministrazione; in questi casi è possibile somministrare paracetamolo in via profilattica);

    - interferenza con terapie cortisoniche, antineoplastiche oppure radioterapia se eseguite negli ultimi 3 mesi;

    - problema della possibilità di interferenza con anticorpi inattivanti provenienti da trasfusioni o da sieroprofilassi che il soggetto ha effettuato (considerazione da fare per i vaccini a virus vivo attenuato);

    - presenza anamnestica di allergie ad alimenti, farmaci o al vaccino stesso;

    - stato gravidico;

    - presenza di reazioni precedenti al vaccino e, se si è trattato di reazioni importanti, compilare la scheda specifica con descrizione del tipo di reazione.

Procedure di sicurezza e false credenze

Tutto questo viene analizzato al fine di ottenere una ragionevole certezza di non avere elementi oggettivi sulla base dei quali non effettuare la vaccinazione.

È possibile predisporre un ambulatorio protetto con presenza di un rianimatore in grado di intervenire immediatamente in caso di shock anafilattico. Si tratta di una disposizione che viene attuata per soggetti che hanno avuto reazioni allergiche ad altri vaccini o in casi selezionali.

Una richiesta che viene spesso fatta dai genitori è di evitare la vaccinazione perché in famiglia c’è un caso di autismo: si sa però da tempo che non esiste una correlazione tra vaccini e autismo.

Lo Stato garantisce inoltre il Piano Nazionale Vaccinale e ogni vaccino dev’essere prima approvato dall’Ema. In caso di shock anafilattico da uovo non si possono vaccinare questi soggetti con vaccini antinfluenzali create in cellule embrionali di pollo. In Italia è presente un vaccino alternativo. Negli altri paesi è possibile vaccinare qualsiasi persona in un setting ambulatoriale comune.

Vaccinazioni in casi particolari

Prematurità: il bambino prematuro ha già un sistema immunitario sufficientemente formato da porter rispondere alla vaccinazione, ma non all’infezione. Per questo motivo vengono calcolate le date di vaccinazione in base all’età anagrafica, senza considerare la prematurità. Inoltre, il bambino è protetto solo nei primi 2 mesi dopo la nascita dagli anticorpi materni; ritardando la vaccinazione si potrebbe quindi lasciare il bambino scoperto dalla copertura anticorpale per mesi.

Le donne in gravidanza: vengono vaccinate contro l’influenza dal 1° trimestre, sia contro la pertosse dalla 27° settimana. In questo modo il bambino viene protetto dagli anticorpi materni. Si tratta di una vaccinazione trivalente che comprende difterite, tetano, pertosse e andrebbe effettuata prima di ogni gravidanza. A volte i vaccini a virus vivo attenuato possono esacerbare manifestazioni cutanee in individui atopici (es. eczemi), ma non sono controindicazioni.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le condizioni mediche da considerare prima di somministrare un vaccino?
  2. È importante valutare situazioni di immunodeficienza, patologie neurologiche, possibili convulsioni febbrili, interferenze con terapie recenti, e la presenza di allergie o reazioni precedenti al vaccino.

  3. Come si gestiscono le vaccinazioni in caso di allergie gravi?
  4. Per soggetti con reazioni allergiche gravi, è possibile predisporre un ambulatorio protetto con un rianimatore per intervenire in caso di shock anafilattico.

  5. Qual è la posizione riguardo alla correlazione tra vaccini e autismo?
  6. Non esiste una correlazione tra vaccini e autismo, nonostante le preoccupazioni di alcuni genitori.

  7. Come vengono gestite le vaccinazioni per i bambini prematuri?
  8. I bambini prematuri vengono vaccinati in base all'età anagrafica, poiché il loro sistema immunitario è sufficientemente formato per rispondere alla vaccinazione, ma non all'infezione.

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