Concetti Chiave
- L'induzione e il risveglio sono le fasi più delicate dell'anestesia generale, richiedendo protezione delle vie respiratorie, specialmente per pazienti obesi, anziani, gravide, bambini dismorfici e con patologie del laringeo.
- Nuove linee guida e protocolli sono stati sviluppati per affrontare rischi legati a distrazioni, comunicazione errata, problemi farmacologici e monitoraggio post-operatorio.
- La valutazione pre-operatoria è cruciale, con attenzione all'anamnesi, esami obiettivi, gestione dei farmaci e digiuno, e valutazione della capacità funzionale del paziente.
- È fondamentale ottenere un consenso informato dal paziente, spiegando chiaramente i rischi e le procedure, valutando anche il rischio di complicanze post-operatorie.
- Utilizzo del punteggio metabolico e dello score di Mallampati per valutare il rischio anestesiologico, considerando la capacità funzionale del paziente e la struttura delle vie aeree.
Indice
Le fasi dell'anestesia
Le fasi dell’anestesia sono tre: induzione, mantenimento e risveglio, e le più delicate sono l’induzione e il risveglio perché vi è una modificazione della capacità di respirare del pz, infatti è necessario proteggere le vie respiratorie, soprattutto in alcune tipologie di malati. Per questo motivo sono state create nuove linee guida, oltre che nuovi strumenti che riescono a garantire una gestione più sicura delle vie aeree stesse. Le tipologie di pz più a rischio di ventilazione inefficace sono:
- Obesi
- I grandi anziani (hanno diverse problematiche, come ad esempio l’atrofia della muscolatura mandibolare e la
presenza di protesi dentarie)
- Le gravide a termine: l’edema a livello delle caviglie può essere presente anche a livello delle vie aeree
- I bambini, soprattutto i bambini dismorfici
- I pz con patologie che alterano l’aditus laringeo
Linee guida e protocolli
Le nuove linee guida e i protocolli, invece, hanno lo scopo di ovviare ad alcuni fattori di rischio legati al personale
medico o alla logistica:
- Distrazioni durante l’operazione (dovute a privazione di sonno, stanchezza degli operatori...). Importante il
lavoro di squadra e la reciproca attenzione.
- Pressione produttiva e ansia
- Errata comunicazione
- Problemi legati ai farmaci
- Monitoraggio post-operatorio
Valutazione pre-operatoria
Ps: possibile domanda d’esame: La valutazione pre-operatoria. In questa fase l’anestesista (ma anche il Mmg) ha il compito di valutare il rischio del pz, di formulare il piano anestesiologico adeguato e prevedere se nel post-operatorio il pz può recarsi direttamente in reparto oppure ha la necessità di essere osservato, eventualmente anche in terapia intensiva. I pz con la prognosi peggiore sono quelli che vengono mandati direttamente in reparto, ma magari avrebbero dovuto essere osservati perché a rischio di sviluppare complicanze. E’ molto importante la storia clinica del paziente che comprende:
1. Anamnesi che comprenda anche l’ambito anestesiologico, andando a valutare anche i parenti (soprattutto in caso di ipertermia maligna); chiedere al pz se è stato sottoposto in passato ad anestesia e se ha avuto eventuali problemi in seguito. Se ha allergie?
2. Esame obiettivo generale
3. Esame obiettivo specifico mirato alle funzioni respiratorie
4. Gestione pre-operatoria dei farmaci
5. Gestione del digiuno
6. Valutazione capacità funzionale del pz
7. Eventuali consulenze ed esami di laboratorio
Consenso informato e score di Mallampati
È necessario dare indicazioni complete al pz e ottenere un consenso informato.Si tratta di un elenco di livelli di attività (12) che hanno un punteggio metabolico equivalente. Se il punteggio è inferiore a 4 il pz sarà a rischio aumentato. Es: chiedere al pz che attività fa a casa: “Riesce a fare una rampa di scale senza avere il fiatone?” se sì, questo pz ha
almeno una Met di 5. Queste vengono valutate con lo score di Mallampati: ci si siede davanti al paziente, gli si chiede di aprire la bocca il più̀ possibile, di tirare fuori la lingua e di dire “Aaa”.
Domande da interrogazione
- Quali sono le fasi dell'anestesia generale e quali sono le più delicate?
- Quali categorie di pazienti sono considerate a rischio durante l'anestesia generale?
- Quali sono i fattori di rischio legati al personale medico e alla logistica durante l'anestesia?
- Cosa comprende la valutazione pre-operatoria da parte dell'anestesista?
Le fasi dell'anestesia generale sono induzione, mantenimento e risveglio. Le fasi più delicate sono l'induzione e il risveglio, poiché comportano una modifica della capacità respiratoria del paziente.
I pazienti a rischio includono obesi, grandi anziani, gravide a termine, bambini, soprattutto dismorfici, e pazienti con patologie che alterano l'aditus laringeo.
I fattori di rischio includono distrazioni durante l'operazione, pressione produttiva e ansia, errata comunicazione, problemi legati ai farmaci e monitoraggio post-operatorio.
La valutazione pre-operatoria comprende l'anamnesi, esame obiettivo generale e specifico, gestione pre-operatoria dei farmaci e del digiuno, valutazione della capacità funzionale del paziente, e eventuali consulenze ed esami di laboratorio.