Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • I radioisotopi sono fondamentali in medicina per diagnosi e terapia, grazie alle loro proprietà chimiche e capacità di emettere radiazioni.
  • Traccianti radioattivi consentono di studiare l'anatomia e il funzionamento degli organi senza interventi chirurgici, come avviene nella PET.
  • La radioterapia utilizza radioisotopi per colpire selettivamente le cellule tumorali in rapida divisione, cercando di limitare gli effetti collaterali.
  • Nonostante i benefici, i radioisotopi possono essere pericolosi, con rischi di avvelenamento acuto e aumento di tumori in caso di dispersione ambientale.
  • La medicina utilizza radioisotopi meno pericolosi e applica rigorose norme di sicurezza per proteggere pazienti e operatori sanitari.

Indice

  1. Utilità dei radioisotopi in medicina
  2. Tecniche diagnostiche e terapeutiche
  3. Rischi e precauzioni dei radioisotopi

Utilità dei radioisotopi in medicina

I radioisotopi sono utili alla ricerca medica e alla terapia perché possiedono due caratteristiche fondamentali: hanno le stesse proprietà chimiche degli isotopi stabili dell’elemento cui appartengono e, al contempo, emettono radiazioni.

I radioisotopi degli elementi chimici più comuni in biologia, per esempio il carbonio o l’idrogeno, possono essere inseriti in comuni biomolecole senza modificarne le proprietà, ma permettendo di rilevarne la presenza.

Tecniche diagnostiche e terapeutiche

L’uso di biomolecole che facciano da marcatori radioattivi (tracer) consente pertanto di studiare l’anatomia di un paziente senza ricorrere a un intervento chirurgico e anche di osservare il funzionamento di certi organi, seguendo gli spostamenti dei marcatori attraverso l’organismo.

La tomografia a emissione di positroni (PET) è una tecnica diagnostica basata proprio sull’uso mirato di specifici radioisotopi.

La radioterapia, invece, utilizza radioisotopi le cui emissioni radioattive colpiscono soprattutto le cellule in rapida divisione, come è il caso di quelle tumorali. Lo scopo è quello di eliminare selettivamente le cellule del tumore e per limitare quanto più possibile gli effetti collaterali si cerca di mirare al meglio l’irraggiamento, centrandolo sul tumore che si vuole combattere.

Rischi e precauzioni dei radioisotopi

I radioisotopi sono preziosi alleati per la ricerca scientifica e per la medicina, ma sono anche potenzialmente pericolosi. La dispersione nell’ambiente di radioisotopi, per esempio in seguito a danni a una centrale nucleare o a esplosioni di ordigni bellici, può permanere per tempi molto lunghi e causare seri danni alla salute delle persone colpite, tra cui l’avvelenamento acuto da radiazioni, spesso mortale, o l’aumento della probabilità di insorgenza di tumori.

Anche chi per lavoro è a contatto con i radioisotopi corre rischi simili; tuttavia in questi casi è ovviamente possibile prendere opportune precauzioni.

Nel caso dei radioisotopi utilizzati in medicina, la ricerca ha selezionato quelli meno pericolosi per i pazienti e per il personale sanitario e, al contempo, ha stabilito strette norme di sicurezza per ridurre quanto più possibile il rischio.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche fondamentali dei radioisotopi che li rendono utili in medicina?
  2. I radioisotopi sono utili in medicina perché hanno le stesse proprietà chimiche degli isotopi stabili e emettono radiazioni, permettendo di rilevare la presenza di biomolecole senza modificarne le proprietà.

  3. Come viene utilizzata la tomografia a emissione di positroni (PET) nella diagnostica medica?
  4. La PET utilizza specifici radioisotopi come marcatori radioattivi per studiare l'anatomia e il funzionamento degli organi di un paziente senza interventi chirurgici, seguendo gli spostamenti dei marcatori nell'organismo.

  5. Quali sono i rischi associati all'uso dei radioisotopi e come vengono mitigati in ambito medico?
  6. I radioisotopi possono causare avvelenamento da radiazioni e aumentare il rischio di tumori. In medicina, si usano radioisotopi meno pericolosi e si seguono norme di sicurezza rigorose per minimizzare i rischi per pazienti e personale sanitario.

Domande e risposte