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Concetti Chiave

  • L'effetto biologico delle radiazioni ionizzanti dipende dal valore di LET, che misura l'energia persa dalla radiazione nel mezzo attraversato.
  • L'effetto biologico relativo (EBR) confronta l'impatto di una data radiazione con quella di riferimento, come i raggi X.
  • Le radiazioni alfa, pur essendo meno penetranti, hanno un alto LET e un maggiore effetto biologico rispetto a raggi X e gamma.
  • Dosi elevate di radiazioni possono causare effetti immediati come morte cellulare e sindromi acute, mentre dosi basse portano a effetti a lungo termine come tumori.
  • Incidenti come Chernobyl hanno causato danni a lungo termine come tumori alla tiroide, mentre Fukushima ha avuto principalmente effetti psicologici sulla popolazione.

Indice

  1. Effetti biologici delle radiazioni
  2. Conseguenze delle alte e basse dosi
  3. Casi di Chernobyl e Fukushima

Effetti biologici delle radiazioni

Gli effetti biologi delle radiazioni ionizzanti variano in relazione alle caratteristiche della radiazione: l’effetto biologico relativo (EBR) è strettamente correlato con il valore di LET (linear energy transfer) delle radiazioni, ossia l’energia persa dalla radiazione per unità di lunghezza nel mezzo assorbente che attraversa di solito espressa in keVµm. L’EBR è infatti il rapporto tra l’effetto biologico di una data dose di radiazione e quello della stessa dose di una radiazione di riferimento (raggi X). Si può così dimostrare che i raggi α sono i meno penetranti, ma quelli con LET più alto (100) e quindi con effetto biologico maggiore, che i raggi x e γ hanno LET basso e quindi piccolo EBR.

Conseguenze delle alte e basse dosi

Esistono effetti immediati se l’irradiazione è ad alte dosi che può danneggiare irreversibilmente cellule e tessuti, ossia morte cellulare immediata e sindromi da irradiazione acuta; invece irradiazioni a basse dosi causano effetti a lungo termine come tumori o danni genetici riscontrabili nella generazione successiva.

Casi di Chernobyl e Fukushima

Un danno a lungo termine a seguito di Chernobyl fu ad esempio il tumore alla tiroide, dovuto alla diffusione dello iodio 131, che presenta un tempo di decadimento molto breve. Degli esempi di riarrangiamenti conseguenti a rotture cromosomiche, frequenti nei carcinomi tiroidei post-Chernobyl sono inversioni nel cromosoma 7 e nel cromosoma 10, dove vi sono dei protoncogeni (RET e BRAF) che se invertiti causano cancri. Fukushima ha invece causato prevalentemente conseguenze psicologiche sulla popolazione evacuata.

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