Concetti Chiave
- La percentuale di fibra negli alimenti per animali deve essere bilanciata per garantire la funzionalità intestinale senza ostacolare l'assorbimento di nutrienti essenziali.
- Durante periodi storici di crisi alimentare, come dopo la Prima guerra mondiale, si sono cercate alternative alimentari, come le erbe spontanee.
- Un alimento diventa poco vantaggioso se contiene sostanze indesiderate o una percentuale di fibra eccessiva, come oltre il 50% per i bovini.
- La segale può essere contaminata dal fungo claviceps purpurea, che contiene un principio attivo simile all'LSD, rendendo il pane allucinogeno.
- Anche gli alimenti biologici possono contenere contaminanti vegetali, influenzando la sicurezza e la qualità del cibo.
Indice
Importanza della fibra
La percentuale di fibra va mantenuta all'interno di un range che consenta una corretta funzionalità intestinale, senza però impedire l'assorbimento di acidi grassi, o di altri nutrimenti nel caso degli animali in produzione zootecnica.
Es: a che percentuale di fibra si considera che una sostanza non è più un alimento per noi umani? dipende, per esempio se siamo qui o in Ucraina, perché in quest'ultima stanno mangiando delle cose che noi riteniamo immangiabili.
Conseguenze della guerra
La Prima guerra mondiale, dal punto di vista sociale, fu un disastro, e subito dopo arrivò la spagnola, perciò, si ebbero un sacco di campagne che non vennero più coltivate, perché gli uomini erano morti in guerra o di spagnola. Inoltre, sovente c'erano delle morti anche tra donne e bambini; quindi, in realtà, non solo non avevano da mangiare, ma non sapevano nemmeno come fornirselo.
Adattamento alimentare
Il re del tempo, chiese ad un botanico, Mattirolo, di fare un elenco di tutte le erbe spontanee che si potevano mangiare in caso di urgenza, e lui fece questo libro, ristampato qualche anno fa, in cui venivano elencate le erbe che mangiavano i contadini delle vallate, per esempio, tra le altre cose con cui si poteva fare il pane, c'era la gramigna Cynodon dactylon, (non verrà citata come buona foraggera, perché ha una crescita stentata, ma con buona sedimentazione, cioè cresce ovunque), i cui fusti sotterranei bianchi, quando si seccavano, potevano servire per fare una farina, che sostanzialmente conteneva solamente fibra. Infatti, Mattirolo dice: 'non è alimentazione, ma soltanto una fonte di fibra'.
Molte piante venivano mangiate, un altro esempio sono gli asfodeli, eppure tutte contenevano molto più del 4% di fibra citato prima, ma in quel momento non importava.
Quanto questo contiene delle sostanze poco desiderabili, oppure quando la percentuale di fibra è tanto sopra il minimo, ad esempio, in caso dei bovini sopra il 50%.
Perciò, quale alimento è utilizzabile? Dipende dalle condizioni in cui si è, dall'epoca in cui ci si trova, dalla regione in cui si abita, come anche per gli animali, e quindi la capacità di adattarsi nelle situazioni che mutano.
Contaminanti negli alimenti
Quello che contiene la segale cornuta, o claviceps purpurea, è lo stesso principio attivo dell'acido lisergico, cioè dell'Lsd.
Oltre a questo, gli alimenti contengono di tutto, anche dei contaminanti, perché anche se si mangia biologico e quindi non sono presenti dei contaminanti umani, non necessariamente non ci saranno contaminanti vegetali.
Rischi della segale
Ad esempio, la segale viene coltivata (rispetto al frumento) anche in montagna, ma se non si usano i fitofarmaci, sulla segale può esistere un fungo la 'claviceps purpurea', che se si insedia sul grano di questo cereale e forma uno sclerozio. Perciò, la segale viene raccolta, questo sclerozio viene macinato insieme al resto, ed inserito, quindi, nella farina con cui si fa il pane, questo pane contenente il fungo è allucinogeno.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della percentuale di fibra nell'alimentazione degli animali in produzione zootecnica?
- Come ha risposto la società a periodi di scarsità alimentare in passato?
- Perché alcuni alimenti possono diventare poco vantaggiosi o addirittura dannosi?
- Qual è il ruolo dei contaminanti negli alimenti e come possono influenzare la sicurezza alimentare?
La percentuale di fibra è cruciale per garantire una corretta funzionalità intestinale negli animali, senza ostacolare l'assorbimento di acidi grassi e altri nutrienti essenziali.
Durante periodi di crisi, come dopo la Prima guerra mondiale e l'epidemia di spagnola, si sono cercate alternative alimentari, come le erbe spontanee elencate da Mattirolo, che potevano essere consumate in caso di urgenza.
Gli alimenti possono diventare poco vantaggiosi quando contengono elevate percentuali di fibra o sostanze poco desiderabili, come nel caso della segale contaminata da claviceps purpurea, che può avere effetti allucinogeni.
I contaminanti, sia umani che vegetali, possono essere presenti negli alimenti e influenzare la loro sicurezza. Un esempio è la claviceps purpurea sulla segale, che può rendere il pane prodotto con tale farina allucinogeno.