Concetti Chiave
- Le protesi ortopediche sostituiscono le articolazioni in caso di problematiche degenerative o post-traumatiche.
- I materiali delle protesi possono essere cementati o non cementati, influenzando la loro durata e funzione.
- Esistono protesi totali, endoprotesi anatomiche e protesi inverse, ognuna con applicazioni specifiche e vantaggi distinti.
- La chirurgia del rachide tramite accesso laparoscopico include tecniche come microdiscectomia e vertebro-cifoplastica.
- Tecniche avanzate come la navigazione chirurgica migliorano la precisione durante gli interventi protesici.
Consiste nella sostituzione articolare che deve essere attuata in determinate situazioni, quali problematiche degenerative o post-traumatiche.
Indice
Tipi di protesi e loro durata
Esistono protesi di diversi materiali: cementate e non.
Le protesi non sono eterne: il 95% delle protesi di primo impianto dura circa 30 anni.
deviazione/deformazione di un segmento/articolazione con aumento dell’angolo che guarda verso l’asse mediano. deviazione/deformazione di un segmento/articolazione con diminuzione dell’angolo che guarda anteriormente. deviazione/deformazione di un segmento/articolazione con aumento dell’angolo che guarda anteriormente. rappresenta la linea immaginaria su cui agisce la forza peso, che spesso non coincide con l’asse anatomico.Descrizione delle protesi d'anca
Seguono immagini di interventi protesici:
- Protesi d’anca: sono stato resecati collo e testa e sostituiti con un impianto che viene inserito nello stelo femorale e una coppa che si fissa nel bacino;
- Protesi di primo impianto vs protesi da revisione del ginocchio.
Varietà di protesi disponibili
Esistono diversi tipi di protesi:
• Protesi totali: sostituisce completamente l’osso; generalmente viene utilizzata in ambito oncologico.
Nell’immagine, total femur prosthesis: tutto il femore è stato sostituito da una protesi che va dal ginocchio all’anca.
• Endoprotesi o protesi anatomica: riproduce la normale anatomia dell’articolazione
Nell’immagine, endoprotesi di spalla: viene riprodotta la testa omerale (collo chirurgico, collo anatomico …) e la glenoide scapolare è concava.
• Protesi inversa: caratterizzata da un’inversione delle forme anatomiche. Questo tipo di protesi, presentando una biomeccanica diversa, è migliore per i pazienti che presentano insufficienza della cuffia dei rotatori in quanto impedisce la risalita dell’omero verso la regione scapolare.
Nell’immagine, protesi inversa di spalla: glenoide scapolare sferica + coppa concava nell’omero.
Tecniche chirurgiche per il rachide
Inoltre in alcuni casi è possibile lavorare sul rachide per via laparoscopica con accesso anteriore transaddominale:
• Microdiscectomia: microchirurgia utilizzata per il trattamento dell’ernia del disco;
• Protesi discale: protesi che sostituisce il disco intervertebrale che viene utilizzata per discopatia degenerativa;
• Navigazione chirurgica: metodica che prevede l’applicazione di sensori che forniscono informazione sul punto in cui si sta operando;
• Vertebro-cifoplastica: metodica utilizzata per il trattamento di fratture vertebrali da fragilità, ovvero fratture dovute a osteoporosi. Questa tecnica prevede l’inserimento di un catetere con palloncino, che dopo esser stato gonfiato provoca la formazione di una camera, che viene riempita di cemento, ovvero Pmma (polimetilmetacrilato) polimerizzato a bassa pressione → protesi cementate. deviazione/deformazione di un segmento/articolazione con diminuzione dell’angolo che guarda verso l’asse mediano
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali situazioni che richiedono l'attuazione di una protesi ortopedica?
- Quanto tempo dura generalmente una protesi di primo impianto?
- Quali sono i diversi tipi di protesi ortopediche e le loro caratteristiche principali?
Le protesi ortopediche sono necessarie in situazioni di problematiche degenerative o post-traumatiche, dove è richiesta la sostituzione articolare.
Il 95% delle protesi di primo impianto ha una durata di circa 30 anni.
Esistono diversi tipi di protesi, tra cui le protesi totali, che sostituiscono completamente l'osso, le endoprotesi o protesi anatomiche, che riproducono la normale anatomia dell'articolazione, e le protesi inverse, caratterizzate da un'inversione delle forme anatomiche e indicate per pazienti con insufficienza della cuffia dei rotatori.