Corra96
Habilis
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Concetti Chiave

  • La citologia è lo studio delle cellule, che variano nel diametro da 10 a 100 μm, mentre gli organuli sono molto più piccoli.
  • Il microscopio ottico, essenziale in laboratorio, utilizza un sistema di lenti per ingrandire campioni fino a 1000 volte, evidenziando differenze grossolane.
  • Esistono diverse tecniche di visione nel microscopio ottico, tra cui il campo chiaro diretto e colorato, il contrasto di fase e la fluorescenza.
  • Il microscopio elettronico a trasmissione (TEM) offre ingrandimenti bidimensionali superiori rispetto a quelli ottici.
  • Il microscopio elettronico a scansione (SEM) fornisce ingrandimenti tridimensionali, utilizzando fasci infrarossi per eccitare gli elettroni.

La citologia si occupa dello studio delle cellule. Le cellule hanno un diametro molto variabile, da 10 fino a 100 μm. Gli organuli delle cellule, ovviamente, sono di dimensioni molto più piccole.

Indice

  1. Microscopi ottici e loro caratteristiche
  2. Tecniche di visione nel microscopio ottico
  3. Microscopi elettronici: TEM e SEM

Microscopi ottici e loro caratteristiche

Per lo studio delle cellule si usano i microscopi, strumento base in ogni laboratorio. Ne esistono di diversi tipi:

Microscopio ottico, costituito da oculare, obiettivo (1 o più), ingrandimento dell’obiettivo (che può essere 4x, 10x, 40x, 100x), tavolo porta vetrino (su cui si posiziona il campione) e un condensatore, che attraverso un sistema di specchi porta la luce al di sotto del campione, per permetterne la visione. Il complesso oculare e obiettivo costituisce già un ingrandimento di 10x (10 volte), quindi le restanti grandezze sono da moltiplicare per 10 (si arriverà quindi ad un massimo ingrandimento di 1000 volte). Il microscopio ottico permette di cogliere differenze grossolane.

Tecniche di visione nel microscopio ottico

Nel microscopio ottico ci sono tecniche di visione diverse, le principali sono:

Tecnica diretta in campo chiaro, senza colorare il campione;

 In campo chiaro con campione colorato tramite un colorante blu che permette di mettere in risalto le strutture in base alle diverse tonalità assunte dal colore stesso;

 In contrasto di fase, in cui si modifica il contrasto del colore rispetto all’obiettivo, vedendo nucleo e altro;

 A contrasto e interferenza differenziale;

 A fluorescenza, in cui si colora l’immagine e si sfrutta una specifica lunghezza d’onda.

Microscopi elettronici: TEM e SEM

Microscopio elettronico a trasmissione (TEM), a due dimensioni, che permette ingrandimenti maggiori rispetto a quello ottico.

Microscopio elettronico a scansione (SEM), che riproduce ingrandimenti tridimensionali.

Entrambe le ultime due tipologie di microscopi lavorano in modo molto diverso, con fasci infrarossi che eccitano gli elettroni.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali del microscopio ottico?
  2. Il microscopio ottico è composto da un oculare, uno o più obiettivi con ingrandimenti variabili (4x, 10x, 40x, 100x), un tavolo porta vetrino e un condensatore. Permette un ingrandimento massimo di 1000 volte e consente di cogliere differenze grossolane.

  3. Quali tecniche di visione si utilizzano nel microscopio ottico?
  4. Le tecniche principali includono la visione diretta in campo chiaro, in campo chiaro con campione colorato, in contrasto di fase, a contrasto e interferenza differenziale, e a fluorescenza.

  5. Qual è la differenza tra il microscopio elettronico a trasmissione (TEM) e quello a scansione (SEM)?
  6. Il TEM offre ingrandimenti a due dimensioni maggiori rispetto al microscopio ottico, mentre il SEM fornisce ingrandimenti tridimensionali. Entrambi utilizzano fasci infrarossi per eccitare gli elettroni.

Domande e risposte

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