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Concetti Chiave

  • Il DSM-5 rappresenta un salto concettuale rispetto al precedente grazie all'integrazione di conoscenze da genetica, neuroscienze cognitive, brain imaging ed epidemiologia.
  • È stato sviluppato da 13 gruppi di lavoro di esperti, con un continuo scambio di informazioni tra i clinici per rivedere i criteri diagnostici delle patologie.
  • Una delle principali rivoluzioni è la riclassificazione delle patologie psichiche secondo le fasi di vita dell'individuo, come i disturbi del neurosviluppo nei capitoli iniziali.
  • L'approccio multiassiale è stato abbandonato, sostituito dal WHO's Disability assessment schedule (WHODAS) per valutare la disabilità in sei domini.
  • Significative riconcettualizzazioni includono la revisione dei disturbi del neurosviluppo, la separazione dei disturbi dissociativi dai disturbi d'ansia, e l'inserimento del gioco d'azzardo patologico.

Indice

  1. Evoluzione del DSM-5
  2. Rivoluzione nella classificazione
  3. Abbandono dell'approccio multiassiale
  4. Dettagli sui disturbi e autori

Evoluzione del DSM-5

Il DSM-5 mostra un salto concettuale rispetto al DSM precedente, perché integra le conoscenze derivanti da ricerche nei campi di genetica, neuroscienze cognitive, brain imaging ed epidemiologia.
Esso è stato realizzato da 13 gruppi di lavoro composti dai maggiori esperti della materia, che hanno poi sottoposto il proprio lavoro agli altri clinici (continuo scambio). Ogni task force aveva l’obiettivo di rivedere i criteri diagnosti delle patologie di una certa categoria.

Il manuale è stato realizzato secondo un approccio conservativo, che però non risultasse neanche troppo

rigido, con lo scopo di ottenere un testo fruibile per clinico.

Rivoluzione nella classificazione

La più grande rivoluzione del manuale è la riclassificazione delle patologie psichiche, che sono state organizzate nei vari capitoli secondo un ordine che concordasse con le varie fasi della vita dell’individuo. Ad esempio, nei primi capitoli si trattano i disturbi del neurosviluppo, quali i disturbi dell’apprendimento, del linguaggio e dello spettro autistico, mentre negli ultimi si affrontano le demenze.

Abbandono dell'approccio multiassiale

Inoltre è stato abbandonato l’approccio multiassiale e al posto dell’asse V ora viene utilizzato il WHO’s Disability assessment schedule (WHODAS) che è una autovalutazione negli ultimi 30 giorni della disabilità in
6 domini (comprendere e comunicare, mobilità, cura del sé, relazioni con gli altri, attività quotidiane, partecipazione alla vita sociale) (quanto riportato a proposito del WHODAS è un’integrazione dalle slide) Infine, le più grandi riconcettualizzazioni riguardano:

1. I disturbi del neurosviluppo; non si parla di più di ritardo mentale, ma di disabilità intellettiva (approccio più politicamente corretto). Inoltre, sono stati rivisti i criteri per i disturbi della comunicazione e dello spettro autistico.

2. Schizofrenia (piccole modifiche)

3. Disturbo bipolare (piccole modifiche)

4. Disturbo depressivo

5. Rivisitazione dei capitoli sui disturbi d’ansia (importante riclassificazione)

6. PTSD è escluso dal capitolo sui disturbi d’ansia e viene inserito in quello dei disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti.

7. Disturbi dissociativi (prima inseriti tra i disturbi d’ansia, ora trovano una nosografia separata e questo è importante soprattutto per il loro trattamento)

8. Disturbi sessuali

9. Disturbi da sintomi somatici

10. Capitolo sulla disforia di genere

11. Disturbi correlati a sostanze e disturbi da addiction (in inglese si usano due termini diversi per indicare le dipendenze da sostanza fisica e quelle da internet/gioco d’azzardo).

a. Inserito il gioco d’azzardo patologico e rivisto il disturbo da uso di sostanza

b. Inserita l’astinenza da cannabis e caffeina

12. Disturbi della personalità

13. Disturbi neuro cognitivi

Dettagli sui disturbi e autori

NdS: l’elenco è stato integrato con quello riportato nelle slide 47-48-49, si noti che la prof non ha letto tutti i dettagli che esse riportano. Si segnalano in grassetto quelli sui la prof pone maggiormente l’attenzione, in quanto oggetto di cambiamenti più importanti nel DSM-5.

Per chi volesse approfondire la prof. Tosato Sarah, con la collega inglese Dazzan P., ha scritto un capitolo dal titolo “La diagnosi: dagli strumenti della ricerca al mondo reale” del libro di Psichiatria Territoriale.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le novità introdotte con il quinto manuale dei disordini mentali?
  2. Il DSM-5 integra le conoscenze derivanti da ricerche nei campi di genetica, neuroscienze cognitive, brain imaging ed epidemiologia e ha rivoluzionato la riclassificazione delle patologie psichiche.

  3. Come è stato realizzato il DSM-5?
  4. Il DSM-5 è stato realizzato da 13 gruppi di lavoro composti dai maggiori esperti della materia, che hanno poi sottoposto il proprio lavoro agli altri clinici. Ogni task force aveva l'obiettivo di rivedere i criteri diagnostici delle patologie di una certa categoria.

  5. Quali sono le principali riconcettualizzazioni nel DSM-5?
  6. Le principali riconcettualizzazioni riguardano i disturbi del neurosviluppo, la schizofrenia, il disturbo bipolare, il disturbo depressivo, i disturbi d'ansia, il PTSD, i disturbi dissociativi, i disturbi sessuali, i disturbi da sintomi somatici, la disforia di genere, i disturbi correlati a sostanze e i disturbi della personalità.

  7. Cosa è stato utilizzato al posto dell'asse V nel DSM-5?
  8. Al posto dell'asse V, nel DSM-5 viene utilizzato il WHO's Disability assessment schedule (WHODAS), che è una autovalutazione negli ultimi 30 giorni della disabilità in 6 domini.

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