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Concetti Chiave

  • L'inquadramento della dispnea cronica si basa su anamnesi, esame obiettivo, emogasanalisi, ecg e indagini radiologiche come Rx torace ed ecocardiogramma.
  • L'indagine spirometrica è essenziale per distinguere tra patologie ostruttive e restrittive, identificando pattern respiratori caratteristici.
  • Le patologie ostruttive mostrano riduzioni nel volume espiratorio forzato e nell'indice di Tiffenau, mentre le restrittive influenzano la capacità vitale e la funzione ventilatoria toracica.
  • Nei pazienti con condizioni miste, si osservano tachipnea e saturazione di ossigeno insufficiente, con focalità all'esame obiettivo polmonare.
  • La presenza di un addensamento parenchimale all'Rx torace può indicare una polmonite, spesso causata da un'infezione intercorrente del parenchima polmonare.

Inquadramento della dispnea cronica

Per quanto riguarda l’inquadramento della dispnea cronica, condizione che lascia più tranquillità gestionale, si ritrovano alcuni degli elementi cardine nella gestione della condizione acuta:
    ● Anamnesi, dove è fondamentale comprendere se la dispnea si tratti di una riesacerbazione di una problematica, come uno scompenso cardiaco o una bpco, entrambi quadri con tipico andamento oscillante nel tempo e fasi di più o meno spiccata quiescenza clinica intervallati a episodi acuti già noti (epidemiologicamente rappresentano la maggioranza dei casi);
    ● Esame obiettivo;
    ● Emogasanalisi;
    ● Ematocrito, per la valutazione di eventuali anemie;
    ● Ecg;
    ● Rx torace, ecocardiogramma.
Nell’inquadramento della dispnea cronica l’esame strumentale più caratteristico è rappresentato dall’indagine spirometrica, che ci permette di fare una diagnosi differenziale tra le diverse cause di malattia e di identificare dei pattern respiratori caratteristici.
Si potrà quindi distinguere tra:
    ▪ patologie ostruttive (asma, Bpco), in cui il volume espiratorio forzato ad un secondo e l’indice di Tiffenau sono ridotti;
    ▪ patologie restrittive (interstiziopatie, fibrosi polmonare idiopatica, cifoscoliosi, disturbi neuromuscolari) nelle quali c’è una compromissione della pompa ventilatoria toracica; il torace non riesce più ad espandersi in maniera sufficiente e ad assicurare adeguati scambi respiratori. Si ha una riduzione del volume espiratorio forzato ad un secondo e della capacità vitale totale, con normalità o addirittura aumento del valore di Tiffenau.
In clinica la distinzione tra questi due pattern non è sempre facile, si osservano spesso delle condizioni miste.
Si tratta di un paziente tachipnoico (24 atti/min), con saturazione appena sufficiente (Sat O2 91%); c’è una focalità all’esame obiettivo polmonare.
Gli indici di funzionalità epatica lievemente mossi fanno sospettare un risentimento etilico cronico, ma con l’etilemia assente si può escludere un quadro di intossicazione acuta.
L’emogas definisce un’insufficienza respiratoria ipossica, ipocapnica con leggera alcalosi; questo fa pensare che la condizione sia insorta abbastanza recentemente, altrimenti ci sarebbe stato un compenso renale.
All'Rx torace si ha un addensamento parenchimale a focolaio a livello del lobo polmonare inferiore di sinistra. Si può quindi dedurre che il paziente abbia una polmonite. Bisogna ricordare però, che si può avere anche un quadro causato da irritazione fisica (radianti), da esposizione a tossici…
Ad ogni modo, nella maggior parte dei casi, ci si rifà ad una componente infettiva intercorrente, che causa un’infezione del parenchima polmonare, in cui si ha: un ospite (l’uomo), il microrganismo (agente causale) e la terapia (che si mette in atto per contrastare la storia naturale dell’infezione, molto spesso su base infettiva.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono gli elementi fondamentali per l'inquadramento della dispnea cronica?
  2. Gli elementi fondamentali includono l'anamnesi, l'esame obiettivo, l'emogasanalisi, l'ematocrito, l'ECG, l'Rx torace e l'ecocardiogramma.

  3. Qual è l'esame strumentale più caratteristico per la dispnea cronica?
  4. L'indagine spirometrica è l'esame strumentale più caratteristico, utile per la diagnosi differenziale tra le diverse cause di malattia e per identificare pattern respiratori caratteristici.

  5. Come si distinguono le patologie ostruttive dalle restrittive nella dispnea cronica?
  6. Le patologie ostruttive, come asma e BPCO, mostrano una riduzione del volume espiratorio forzato e dell'indice di Tiffenau, mentre le patologie restrittive presentano una riduzione del volume espiratorio forzato e della capacità vitale totale, con un valore di Tiffenau normale o aumentato.

  7. Quali sono le caratteristiche cliniche di un paziente con dispnea cronica e sospetta polmonite?
  8. Il paziente presenta tachipnea, saturazione di ossigeno appena sufficiente, focalità all'esame obiettivo polmonare, insufficienza respiratoria ipossica e ipocapnica con leggera alcalosi, e un addensamento parenchimale a focolaio all'Rx torace.

Domande e risposte