Concetti Chiave
- L'approccio diagnostico alla febbre di origine sconosciuta si basa principalmente sull'anamnesi, che include indagini su viaggi, esposizioni ad animali, immunosoppressione, tossicodipendenza e farmaci assunti.
- La paziente presenta sintomi quali febbre, faringodinia, artralgie e rash cutaneo roseoliforme, trattati con tobramicina ed eritromicina, mentre gli steroidi sono stati sospesi.
- Gli esami di imaging, come ecografia del collo ed ecocardiogrammi, escludono la diagnosi di endocardite, evidenziando linfonodi reattivi e nessuna massa vegetante a livello cardiaco.
- La febbre persiste a 39,5°C nonostante gli antipiretici, con rash cutaneo e sintomi infiammatori migranti su mani, polsi e ginocchia dopo la sospensione degli steroidi.
- La carenza di ferro è discussa come un argomento interdisciplinare, con effetti su cuore, sistema gastrointestinale e reni, e coinvolge reazioni tossiche se il ferro non è legato a proteine.
Approccio diagnostico alle febbre di origine sconosciuta
L’approccio diagnostico alle Fuo è sempre basato sul metodo clinico e comprende anamnesi, indagando:-
- viaggi
- esposizioni ad animali domestici
- immunosoppressione
- tossicodipendenza
- assunzione di farmaci
Continuando a sospettare una patologia infettiva, la paziente viene trattata con tobramicina (200 mg/die) ed eritromicina (600 mg x 3 volte/die); è stato invece progressivamente ridotto e sospeso lo steroide (controindicato in caso di sospetta patologia infettiva).
Vengono svolti ulteriori esami di imaging:
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• l’ecografia del collo mostra linfonodi laterocervicali reattivi bilateralmente
• all’ecocardiogramma transtoracico, effettuato per indagare la possibile presenza di endocardite, si evidenziano: valvola mitrale con atteggiamento sistolico a concavità apicale a carico del lembo anteriore, dubbio ispessimento della superficie endocardica della parete libera dell’atrio sinistro nei pressi del lembo posteriore della mitrale, non flussi patologici, nulla a carico dei restanti apparati valvolari, atrio sinistra e sezioni destre nei limiti. Gli esami però, specialmente la negatività delle emocolture, escludono la diagnosi di endocardite.
• ecocardiogramma transesofageo: non evidenzia masse vegetanti a livello cardiaco (permettendo la definitiva esclusione di endocardite)
Ai sintomi descritti si aggiungono, alla sospensione dello steroide, calor, rubor, tumor e impotenza funzionale a carico delle mani, dei polsi, delle ginocchia ad andamento migrante.
Il professore preferisce intitolare la lezione di oggi “la carenza di ferro in medicina interna” piuttosto che “anemia sideropenica” in quanto l’anemia è l’ultimo step della carenza di ferro, che causa in prima battuta patologie interessanti cuore (scompenso cardiaco), sistema gastrointestinale, reni e altri organi.
La carenza di ferro è un punto di incontro tra medicina molecolare e clinica ed è un argomento trasversale che coinvolge diversi ambiti specialistici. 2. Il Fe ha un potere redox essendo presente in forma duplice ferrica (Fe3+) e ferrosa (Fe2+): questo fa sì che possa essere legato sia a livello intra che extracellulare a proteine come Hb da un lato, ma dall’altro che possa innescare reazione tossiche come la liberazione di radicali liberi dell’ossigeno se liberato. Pertanto, deve essere sempre legato a proteine e mai presente in forma libera, sia che sia intracellulare che extracellulare.
Domande da interrogazione
- Qual è l'approccio diagnostico per la febbre di origine sconosciuta (Fuo)?
- Quali sintomi presenta la paziente e quali trattamenti sono stati somministrati?
- Quali esami di imaging sono stati effettuati e quali risultati hanno fornito?
- Perché il professore preferisce parlare di "carenza di ferro" piuttosto che di "anemia sideropenica"?
L'approccio diagnostico per la Fuo si basa sul metodo clinico, che include un'anamnesi dettagliata su viaggi, esposizioni ad animali domestici, immunosoppressione, tossicodipendenza e assunzione di farmaci.
La paziente presenta febbre, faringodinia, artralgie e rash cutaneo roseoliforme. È stata trattata con tobramicina ed eritromicina, mentre lo steroide è stato sospeso.
Sono stati effettuati ecografia del collo, ecocardiogramma transtoracico e transesofageo. L'ecografia ha mostrato linfonodi reattivi, mentre gli ecocardiogrammi hanno escluso la presenza di endocardite.
Il professore preferisce il termine "carenza di ferro" perché l'anemia è l'ultimo stadio della carenza di ferro, che inizialmente causa problemi a cuore, sistema gastrointestinale, reni e altri organi.