Concetti Chiave
- Il modello medico in psichiatria è inadeguato perché trascura la soggettività del paziente, fondamentale per diagnosi e trattamento.
- L'attenzione si è spostata dall'ospedale al territorio, con interventi riabilitativi e di integrazione sociale osservando le relazioni del paziente con famiglia e società.
- L'ipotesi biologica evidenzia una vulnerabilità genetica maggiore nelle psicosi maggiori rispetto ai disturbi comuni come l'ansia.
- L'ipotesi psicologica si concentra su come il paziente affronta eventi stressanti, valutando la normalità o anormalità delle sue reazioni.
- Le classificazioni psichiatriche si basano principalmente sulla sintomatologia osservata, piuttosto che su eziologia o prognosi.
Inadeguatezza del modello medico in psichiatria
Perché il modello medico di classificazione in psichiatria è inadeguato?1. Il modello medico trascura la soggettività, che è il punto cardine della psichiatria. Nelle altre discipline non c’è bisogno della soggettività del paziente per fare diagnosi e trattamento; mentre in psichiatria perdono relativamente importanza i dati ricavati da indagini strumentali ed esami ematochimici, ma è importante quello che il paziente riporta durante l’osservazione.
2. Quindi ha perso importanza l’ospedale, mentre è stato privilegiato il territorio (CSM e viste a domicilio) in questo modo si osserva anche come il paziente si relaziona con famiglia e società e si evidenziano le sue necessità. Infatti parte dei trattamenti sono di natura riabilitativa e si sostegno all’integrazione sociale.
• Ipotesi biologica → la vulnerabilità genetica: c’è una certa vulnerabilità ad ereditare una certa predisposizione ad una malattia psichiatrica, tale fattore è molto accentuato tra le psicosi maggiori e meno per disturbi comuni (es. l’ansia).
• Ipotesi psicologica → le strutture di personalità: come il paziente tende a vivere certi eventi di natura stressante.
Quanto si osserva un paziente occorre giudicare quali aspetti siano nella norma e quali non lo siano, per cui ricorre la domanda: >.
Durante il corso di Psichiatria verrà illustrato come eseguire un esame psichico obiettivo. Occorre partire dalla coscienza, osservare il tono dell’umore, il pensiero, il linguaggio, il comportamento, la volizione e l’esame di realtà. Ognuno di questi elementi psicopatologici va analizzato e in base alle alterazioni che possono essere presenti in uno o più di questi blocchi si trae una diagnosi.
Scopi di una classificazione:
• Funzione di denominazione (denominare il fenomeno osservato → diagnosi)
• Funzione di qualificazione (aggiungere alcune caratteristiche descrittive al fenomeno in questione)
• Funzione di predizione (dare un giudizio prognostico a ciò che si osserva)
Non sempre è facile trarre appropriate conclusioni, ad esempio se un paziente è triste e piange perché gli è successo un evento traumatico negativo, può essere complesso stabilire se la risposta emotiva manifestata sia normale rispetto a quanto riportato o se sia presente un aspetto depressivo da curare con farmaci o psicoterapia.
Classificazioni basate in maniera mutualmente esclusive su:
• Eziologia → impraticabile in psichiatria, ad eccezione delle psicosi organiche; infatti occorre sempre escludere una condizione organica che potrebbe essere responsabile del quadro (intossicazione da sostanza/farmaci od astinenza).
• Prognosi → oggi è poco utilizzata, ma viene riportata perché una delle prime classificazioni in psichiatria fu fatta su base prognostica (es. demenza precoce di Kraepelin che corrisponde alla schizofrenia – vedi dopo).
• Sintomatologia → utilizzata attualmente in psichiatria, basata sugli elementi psicopatologici osservati durante il colloquio e l’osservazione.
Domande da interrogazione
- Perché il modello medico di classificazione in psichiatria è inadeguato?
- Quali sono le ipotesi biologiche e psicologiche riguardo alla psichiatria?
- Quali sono i criteri per una classificazione in psichiatria?
- Su cosa si basano le classificazioni in psichiatria?
Il modello medico trascura la soggettività, che è il punto cardine della psichiatria. Nelle altre discipline non c’è bisogno della soggettività del paziente per fare diagnosi e trattamento; mentre in psichiatria perdono relativamente importanza i dati ricavati da indagini strumentali ed esami ematochimici, ma è importante quello che il paziente riporta durante l’osservazione.
L'ipotesi biologica riguarda la vulnerabilità genetica, cioè la predisposizione ereditaria ad una malattia psichiatrica. L'ipotesi psicologica riguarda le strutture di personalità e come il paziente tende a vivere eventi stressanti.
Gli scopi di una classificazione in psichiatria sono la denominazione del fenomeno osservato (diagnosi), la qualificazione aggiungendo caratteristiche descrittive e la predizione del giudizio prognostico.
Le classificazioni in psichiatria si basano sulla sintomatologia, ossia sugli elementi psicopatologici osservati durante il colloquio e l'osservazione del paziente.