Concetti Chiave
- La gestione dei pazienti traumatizzati segue protocolli rigorosi per evitare di tralasciare dettagli critici, con esami standardizzati come emocromo, elettroliti e funzionalità renale.
- Le tecniche di imaging come la TC hanno sostituito in gran parte le radiografie toraciche, pelviche e del rachide per una valutazione più completa e dettagliata delle lesioni traumatiche.
- Test viscoelastici sono cruciali per valutare la coagulazione nei pazienti traumatizzati, in quanto la coagulopatia è una causa comune di mortalità in questi casi.
- Durante l'intubazione in pazienti con trauma cranico, è fondamentale bilanciare gli effetti cardiovascolari dei farmaci sedativi per evitare ipotensione o ipertensione che potrebbero aggravare le condizioni.
- I traumi maxillofacciali richiedono attenzione particolare per il rischio di ostruzione delle vie aeree da sangue, che può essere emetogeno e causare vomito continuo.
Esami da fare immediatamente in paziente traumatizzato
In ogni centro dovrebbe esserci un protocollo per politrauma in cui si effettuano degli esami ben precisi.In patologie acute come il trauma c’è poco spazio per la “fantasia” durante il trauma. Bisogna seguire questi protocolli rigidamente perché si rischia altrimenti di tralasciare un dettaglio importante e questo può portare a conseguenze importanti.
Gli esami che vengono richiesti sono:
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1. Emocromo
2. Elettroliti
3. Funzionalità renale
4. Ega, valuta l’impatto di una ipotensione/shock sull’assetto metabolico. Bisogna ricordare che nella valutazione emodinamica di un paziente dev’essere sempre valutato assieme ai parametri di metabolismo (la Gc viene considerata adeguata se soddisfa i requisiti metabolici del paziente).
5. Esame radiologico del torace, pelvi e rachide. Ora come ora sono stati sostituiti dalla Tc.
6. Test viscoelastici per la valutazione della coagulazione. Molti pazienti traumatizzati muoiono anche per una coagulopatia. Questi test danno un’idea funzionale della coagulazione del paziente.
7. Gruppo sanguigno
8. Eco toracica, nel caso di Ptx l’immagine eco permette con una sensibilità del 100% di identificarlo ma non riesce a definirne il tipo (se aperto, chiuso, iperteso) e quindi in questo caso bisogna richiedere per forza la Rx. L’ecografia inoltre può valutare soltanto una piccola porzione del torace e quindi se si vuole un quadro più completo serve la tac, tuttavia è comunque sensibile nell’individuare potenziali versamenti pleurici che, in caso di trauma, potrebbe far sospettare lesioni di vasi intercostali o di arterie diaframmatiche. Nel caso di sx può essere coinvolta l’aorta.
Altri aspetti
Una volta che il paziente viene intubato bisogna sempre fare un bilancio tra quello che è l’effetto cardiovascolare dei farmaci sedativi e delle necessità cliniche del paziente Non posso accettare un’ipotensione marcata in un paziente con trauma cranico (NdS: questo per evitare un calo della pressione di perfusione, guardare sbobine sul trauma cranico).D’altro canto se il paziente presenta delle crisi ipertensive durante l’intubazione, questo può dare origine ad ematomi extradurali od aumentare il sanguinamento addominale. Quindi si applica il concetto di damage control resuscitation. bambina, dopo incidente è stata trovata con il mascellare distaccato. La bambina perdeva sangue ed era poco cosciente. Non è una condizione ottimale per intubare, ma considerando che in quel caso la bambina con l’elisoccorso ci metteva circa 10 minuti per raggiungere il trauma center, è stata intubata per evitare possibili occlusioni che, successivamente, sarebbero state troppo difficili da gestire.
Traumi maxillofacciali, ci può essere una profusa e continua perdita di sangue che può ostruire le vie aeree ed essere ingerito. Il sangue è emetogeno e quindi il paziente continuerà a vomitare indipendentemente dall’utilizzo di farmaci antiemetigeni.
Anatomia superficiale del collo, in questo caso posso andare a ricercare elementi che possono compromettere le vie respiratorie, come ad esempio una deviazione della trachea (es. Ptx iperteso) oppure la rottura di un grosso vaso con ematoma che si infiltra alla base del collo. paziente fa un incidente in motorino e sbatte il torace contro il cemento. Il medico che la soccorre nota che il collo si sta gonfiando con edema duro. Quando è molto teso probabilmente è un ematoma e quindi il medico ha deciso di intubare per evitare una possibile occlusione delle vie aeree. La paziente ha avuto una rottura dell’istmo aortico.
Domande da interrogazione
- Quali esami devono essere eseguiti immediatamente in un paziente traumatizzato?
- Perché è importante seguire rigidamente i protocolli nei casi di trauma?
- Qual è il ruolo dell'ecografia toracica nei traumi?
- Quali sono le considerazioni durante l'intubazione di un paziente traumatizzato?
- Quali sono i rischi associati ai traumi maxillofacciali?
Gli esami immediati includono emocromo, elettroliti, funzionalità renale, EGA, esami radiologici (ora sostituiti dalla TC), test viscoelastici per la coagulazione, gruppo sanguigno ed eco toracica.
Seguire rigidamente i protocolli è cruciale per non tralasciare dettagli importanti che potrebbero portare a gravi conseguenze per il paziente.
L'ecografia toracica è sensibile nell'identificare potenziali versamenti pleurici e può sospettare lesioni vascolari, ma non definisce il tipo di pneumotorace, per cui è necessaria una radiografia.
È necessario bilanciare l'effetto cardiovascolare dei farmaci sedativi con le necessità cliniche, evitando ipotensione marcata o crisi ipertensive che possono causare ulteriori complicazioni.
I traumi maxillofacciali possono causare una perdita di sangue profusa che ostruisce le vie aeree e induce vomito, rendendo l'intubazione una necessità per prevenire occlusioni difficili da gestire.