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Concetti Chiave

  • L'approccio diagnostico in emergenza per un paziente anemico si concentra sui livelli di emoglobina e sul volume corpuscolare medio (Mcv) degli eritrociti.
  • L'anemia può essere classificata in microcitica, normocitica o macrocitica in base al Mcv, con diverse cause come la sideropenia, la talassemia e le malattie infiammatorie croniche.
  • La conta dei reticolociti aiuta a distinguere tra anemie iporigenerative e anemie emolitiche, offrendo indicazioni sulla causa sottostante dell'anemia.
  • Il tempo di insorgenza dei sintomi e le comorbidità del paziente sono importanti per determinare l'approccio terapeutico e escludere perdite ematiche acute.
  • La valutazione clinica include l'esame obiettivo per segni di instabilità emodinamica e l'analisi di parametri vitali per identificare la possibile eziologia dell'anemia.

Indice

  1. Approccio ad un paziente anemico in emergenza
  2. Altri aspetti

Approccio ad un paziente anemico in emergenza

Di fronte ad un paziente anemico in Ps le opzioni dal punto di vista diagnostico sono limitate. L’approccio in
urgenza si basa su pochi parametri:
    - Livelli di emoglobina
    - Volume corpuscolare medio degli eritrociti (Mcv)
    L’anemia in base al Mcv può essere: microcitica (Mcv
La causa più frequente e probabile è la sideropenia (particolare attenzione al paziente anziano nel quale sono frequenti forme carenziali miste, ovvero deficit di vitamina B12/folati e ferro, con valori di Mcv nella norma)
Altre possibili cause sono la talassemia e le malattie infiammatorie croniche (e altre condizioni più rare).
Un Normocitica (Mcv 80-100 fl). Macrocitica (Mcv >100 fl):
    - Conta dei reticolociti Bassa -> anemia iporigenerativa. Alta (reticolocitosi > 120.000/mmc) -> anemie emolitiche
    - Presentazione clinica: età, sesso, comorbidità. Es: donna, giovane, in età fertile -> la causa, più frequente, è sideropenica, da perdite mestruali eccessive.

Altri aspetti

È opportuno non dimenticare che le cause o i meccanismi di anemizzazione possono essere multipli nel singolo soggetto e il trattamento dell’anemia dipende dalla causa stessa. - Tempo di insorgenza dei sintomi: se compaiono gradualmente, nell’arco di settimane, è possibile escludere che si tratti di perdite ematiche acute, gravi; è, quindi, una situazione di equilibrio che permette un trattamento correttivo non così rapido, come può essere una trasfusione. Eventuali comorbidità predisponenti: esempi calo ponderale o alterazioni dell’alvo possono essere indicative di un paziente con neoplasia del colon non ancora diagnosticata Anamnesi farmacologica: ad esempio farmaci antitrombotici nell’anziano possono dare dei quadri di anemia ingravescente se hanno delle angiodisplasie a livello del tubo gastroenterico non riconosciute. Metodo digitale: valutazione nel fascicolo sanitario elettronico del paziente di recenti esami emocromocitometrici o di diagnosi pregressa di anemia sideropenica, che tende a recidivare.
Esame obiettivo: diretto a capire se ci sono dei segni di instabilità emodinamica
    - Parametri vitali: polso, frequenza cardiaca in acuto generalmente aumentata, pressione arteriosa tendenzialmente diminuita
    - Segni indicativi dell’eziologia dell’anemia stessa
    - Itteo o subittero -> anemia emolitica
    - Splenomegalia o adenopatie -> neoplasia ematologica magari non ancora diagnosticata
Un valore aumentato è indice di anisocitosi. Se non si ha il valore dei reticolociti dal laboratorio si può avere un’idea dell’eventuale presenza dei reticolociti in funzione dell’aumento dell’Rdw. Dato che i reticolociti sono globuli rossi giovani che hanno un reticolo di Rna che dura per 2-3 giorni nella circolazione e sono più ricchi di acqua. Per questo hanno un volume maggiore rispetto i globuli rossi più maturi. Più reticolociti ci sono più l’Rdw tende ad aumentare.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i parametri principali da considerare nell'approccio ad un paziente anemico in emergenza?
  2. Nell'approccio in urgenza ad un paziente anemico, i parametri principali da considerare sono i livelli di emoglobina e il volume corpuscolare medio degli eritrociti (Mcv).

  3. Qual è la causa più frequente di anemia microcitica?
  4. La causa più frequente di anemia microcitica è la sideropenia, soprattutto nei pazienti anziani, dove possono esserci forme carenziali miste.

  5. Come si differenziano le anemie in base alla conta dei reticolociti?
  6. Le anemie si differenziano in base alla conta dei reticolociti: una conta bassa indica un'anemia iporigenerativa, mentre una conta alta (reticolocitosi > 120.000/mmc) indica anemie emolitiche.

  7. Quali sono alcuni segni clinici che possono indicare l'eziologia dell'anemia?
  8. Alcuni segni clinici che possono indicare l'eziologia dell'anemia includono ittero o subittero per l'anemia emolitica, e splenomegalia o adenopatie per una possibile neoplasia ematologica non ancora diagnosticata.

Domande e risposte