Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Le droghe si classificano in tre categorie principali: deprimenti, stimolanti e psichedeliche, tutte agiscono sul sistema nervoso.
  • Gli oppiacei, come morfina ed eroina, causano euforia iniziale seguita da dipendenza fisica e psichica, con gravi rischi di overdose.
  • I narcotici sintetici, come il metadone, sono usati in terapie sostitutive ma provocano anch'essi dipendenza e distacco sociale.
  • Le droghe stimolanti, come cocaina e anfetamine, aumentano euforia e prestazioni fisiche, causando dipendenza psichica e rischi di psicosi.
  • La canapa indiana e l'LSD, droghe psichedeliche, alterano la percezione e possono causare allucinazioni e difficoltà nel reinserimento nella realtà.

Indice

  1. Classificazione delle droghe
  2. Effetti e rischi degli oppiacei
  3. Uso e pericoli del metadone
  4. Effetti dell'alcool e neurolettici
  5. Barbiturici e inalanti
  6. Stimolanti e loro effetti
  7. Psichedelici e loro impatto

Classificazione delle droghe

Esistono diverse classificazioni delle droghe. Superata quella classica di Lewin del 1928, le droghe possono essere raggruppate in tre grandi categorie, tenendo conto che il sistema nervoso l’organo più colpito dall’azione delle medesime.

Il criterio che è stato scelto per classificarle è quello descrittivo-sintomatologico.

Droghe deprimenti il sistema nervoso: narcotici naturali, semisintetici e sintetici, alcool, neurolettici, inalanti e solventi, barbiturici

Droghe stimolanti il sistema nervoso: analettici, nicotina, cocaina, anfetamine, antidepressivi

Droghe psichedeliche: canapa indiana, allucinogeni

Tutte agiscono con meccanismi biochimici sulla trasmissione nervosa degli impulsi.

Effetti e rischi degli oppiacei

L’oppio si ricava incidendo le capsule del “papaverum sonniferum album”; per essere fumato, si prepara sotto forma di palline mentre per bocca si assume in pillole. Fra gli alcaloidi, si distingue la morfina che si assume per via sottocutanea, intramuscolare o venosa. Con un procedimento semisintetico, dalla morfina si ottiene l’eroina che ha un’azione analgesica 5 volte maggiore della morfina; essenzialmente, viene introdotta nelle vene. I sintomi da oppiacei attraversano tre periodi: iniziale, del morfisinismo e della dipendenza totale. Dalla euforia e benessere iniziali si passa a disturbi gastro-intestinali, riduzione della libido, depressione respiratoria, riduzione delle diuresi. In caso di “overdose”, si arriva al torpore, al coma e alla morte. In caso di uso di materiale non sterile si hanno i frequentemente delle setticemie. La dipendenza può essere fisica e psichica totale, tolleranza vistosa. Sono pericolose anche le sostanze con cui si tagliano la morfina e l’eroina, cioè il lattosio, il talco e la stricnina. La improvvisa sospensione provoca la sindrome da astinenza, cioè vomito, diarrea, midriasi, ipersecrezione nasale, salivazione, sudorazione, insonnia, mialgie, agitazione psicomotoria. Le droghe di questo gruppo passano nel ciclo fetale e nel latte materno.

Uso e pericoli del metadone

Tra i narcotici sintetici abbiamo il metadone, usato per terapie di mantenimento con sostituzione degli oppiacei. Alcune esperienze hanno dimostrato che il metadone è dannoso come l’eroina e dà dipendenza fisica e psichica, è tossico, deprime e distacca dagli interessi sociali. Esiste anche la codeina, utilizzata in farmacia come sedativo della tosse. Pur essendo preparata partendo dalla morfina, essa è meno volte potente.

Effetti dell'alcool e neurolettici

L’alcool etilico è una droga come gli oppiacei. Il quadro acuto si riassume nell’ebbrezza alcoolica, nella depressione, nella cefalea e nell’anoressia. Se si interrompe l’abuso cronico, insorge la sindrome da astinenza il cui quadro tipico è il “delirium tremens”, cioè agitazione, tremore, offuscamento della coscienza, allucinazione, delirio. Esso è stato descritto con minuzia di particolari da Emile Zola, nella sua opera ciclica Les Rougon-Macquart.

I neurolettici sono degli neuro psicofarmaci. Individuati come maggiori o minori. I maggiori sono usati in psichiatria e nelle malattie mentali per controllare l’agitazione psicomotoria e i sintomi collegati al delirio e alle allucinazioni. I minori sono molto diffusi soprattutto per il controllo dell’emotività e dell’ansia. Essi danno luogo a dipendenza psichica e a tolleranza.

Barbiturici e inalanti

I barbiturici hanno tre azioni fondamentali: anticonvulsivante, induttrice del sonno e talora anestetica. L’intossicazione porta spesso alla morte e con l’uso di barbiturici si sono avuti molti suicidi. Oggi è frequente l’associazione fra neuro psicofarmaci e alcool etilico.

Gli inalanti ed i solventi sono: cloroformio, benzina, etere, kerosene. Danno dipendenza, ma non sindrome da astinenza. Hanno l’effetto di deprimere l’attività nervosa, sono molto tossici fino a provocare la morte per depressione cardiorespiratoria. Danno ebbrezza, euforia, vertigini, torpore, nausea e vomito, nonché distorsione spaziale e temporanea.

Stimolanti e loro effetti

Gli analettici sono la caffeina, la stricnina e la teofillina.

La nicotina, contenuta nelle foglie di tabacco, è uno stimolante del sistema nervoso e del cuore. Dà dipendenza psichica ed anche fisica qualora venga adoperata in dosi elevate. Per altri aspetti, la nicotina, ossia il tabacco, provoca forme tumorali.

La cocaina che deriva dalle foglie di un’apposita pianta, l’erytroxylon-coca, si assume per veno o per via nasale. Presente in Bolivia e a Giava, dà euforia, allucinazioni, riduce il senso della fatica, aumenta le prestazioni fisiche, seda il dolore ed è un dimagrante. Non dà dipendenza fisica , né tolleranza. Dà invece dipendenza psichica.

Le anfetamine sono realizzate in laboratorio, servono per alleviare la fatica sia fisica che psichica. Danno una dipendenza psichica e sono pericolose le psicosi derivate da anfetamine che sono simili alla schizofrenia. Si possono avere delle intossicazioni che si concretizzano in cefalee, confusione mentali, allucinazioni, febbre o convulsioni.

Esistono anche gli antidepressivi; a questa categoria appartengono gli ansiolitici che incidono a livello del metabolismo dei trasmettitori dell’impulso nervoso.

Psichedelici e loro impatto

Fra le droghe più conosciute abbiamo la canapa indiana che viene coltivata in India, in Medio Oriente e in Messico. Dai fiori si ricava l’hashish che è una resina; invece dalle foglie dai fiori essiccati e mescolati si ottiene la marijuana. Dà dipendenza psichica, euforia, distorsione della percezione, alterazione della memoria. Se assunta in alte dosi, si hanno allucinazioni,aggressività, eccitazione della sessualità e stimolazione dell’appetito.

L’LSD, scoperto nel 1938, provoca malessere, tremori, sensazioni di leggerezza e un sentimento di depersonalizzazione. Aumenta in senso cromatico, provoca alterazioni alla percezione del proprio corpo, stimola l’ideazione di contenuti terrificanti ed infine si può arrivare alla difficoltà a reinserirsi nella dimensione reale.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali categorie di droghe secondo la classificazione descrittivo-sintomatologica?
  2. Le droghe sono classificate in tre categorie principali: droghe deprimenti il sistema nervoso, droghe stimolanti il sistema nervoso e droghe psichedeliche.

  3. Quali sono gli effetti e i rischi associati all'uso di oppiacei come la morfina e l'eroina?
  4. Gli oppiacei causano euforia iniziale seguita da disturbi fisici e psicologici, dipendenza totale, e in caso di overdose, torpore, coma e morte. L'uso di materiale non sterile può causare setticemie.

  5. Quali sono le conseguenze dell'abuso di alcool etilico?
  6. L'abuso di alcool etilico può portare a ebbrezza, depressione, cefalea, anoressia e, in caso di sospensione, alla sindrome da astinenza caratterizzata da "delirium tremens".

  7. Quali sono gli effetti della cocaina e la sua capacità di creare dipendenza?
  8. La cocaina provoca euforia, allucinazioni, riduce la fatica, aumenta le prestazioni fisiche e non crea dipendenza fisica, ma può causare dipendenza psichica.

  9. Quali sono gli effetti dell'LSD e le sue conseguenze sulla percezione e la realtà?
  10. L'LSD provoca malessere, tremori, sensazioni di leggerezza, depersonalizzazione, alterazioni percettive e può portare a difficoltà nel reinserimento nella realtà.

Domande e risposte