carlottazamperlini
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Concetti Chiave

  • La diagnosi diretta delle infezioni parassitarie si effettua tramite striscio di sangue o PCR, specialmente durante le fasi acute.
  • I test anticorpali devono essere quantitativi per distinguere le infezioni attive dalle croniche o pregresse.
  • Gli anticorpi per B. equi persistono più a lungo rispetto a quelli per B. caballi, fino a 8 mesi dopo l'eliminazione del parassita.
  • Metodi di ricerca degli anticorpi includono FdC, Immunofluorescenza Indiretta, ELISA e Immunoblotting, con specificità variabile.
  • La biologia molecolare consente di identificare nuove specie di hepatozoon, aumentando la comprensione delle loro differenze.

Indice

  1. Diagnosi di infezioni parassitarie
  2. Altri aspetti
  3. Ricerca degli anticorpi
  4. Ricerca degli anticorpi, metodi

Diagnosi di infezioni parassitarie

la diagnosi diretta può essere fatta su uno striscio di sangue o con pcr. Striscio di sangue:
- indicato solo nelle forme acute (prelievo al momento del picco febbrile = picco parassitemico)
- meglio prelevare il sangue periferico (punzione della mucosa labiale);
- colorato con colorazioni tipo Romanowsky, es.
Giemsa;
- B. caballi appare come un organismo piriforme (2-5 μm di lunghezza x 1-3 μm di diametro) spesso in coppia (orecchie d’asino) all’interno degli eritrociti, talvolta ha forma sferica (parassitemia molto bassa);
- B. equi è più piccolo, di forma arrotondata (diametro 2-3 μm), talvolta appare come una formazione a tetrade chiamata “Croce di Malta” (forse si tratta di 4 elementi figli ancora uniti).

Altri aspetti

Domanda: in questo caso, basta vedere se ci sono anticorpi per capire se l'animale è ammalato o no? No, perché molti soggetti hanno anticorpi perché hanno forme croniche, o perché hanno infezioni pregresse, quindi, tendenzialmente, si va ad utilizzare dei test che diano una risposta di tipo quantitativo, cioè, che permettano di capire non solo se ci sono anticorpi, ma anche quanti sono. Se ci sono pochissimi anticorpi  si può pensare che sia una cosa passata già da tanto tempo; se ce ne sono tantissimi  si può pensare, invece, che l'infezione è in atto o è recente; in questo caso è importante ricordarsi il ciclo: la zecca può avere la trasmissione trans-stadiale, trasmette all'ospite vertebrato, si hanno le forme all'interno dei globuli rossi, la zecca le preleva e si ha riproduzione, con la produzione di micro e macrogamonti all'interno della zecca, in modo particolare, all'interno dell'epitelio delle cellule intestinali della zecca (un altro protozoo che si riproduce con riproduzione sessuata all'interno di cellule intestinali sono i coccidi).

Ricerca degli anticorpi

- gli anticorpi compaiono dopo 7-11 giorni, e hanno un picco dopo 30-45 giorni dall’infezione;
- durante la fase cronica dell’infezione il titolo anticorpale diminuisce e persiste a un livello basso, finché il soggetto rimane portatore;
- in seguito alle infezioni da B. equi, gli anticorpi persistono più a lungo rispetto a quelli da B. caballi (fino a qualche mese dopo l’eliminazione del parassita evidenziabili fino a 8 mesi con FdC);
- nel puledro gli anticorpi di origine materna persistono fino a 4-5 mesi di età.

Ricerca degli anticorpi, metodi

- Fissazione del complemento (FdC): diagnosi ufficiale negli Usa anticomplementare risultano falsamente negativi);
- Immunofluorescenza indiretta: più sensibile del test FdC;
- ELISA: possono verificarsi reazioni crociate tra B. equi e B. caballi;
- Immunoblotting (Western blot): molto specifico (no reazioni crociate tra le due specie di Babesia).

Esistono più di 300 specie di hepatozoon, molte sono specie nuove, ma perché? Adesso, con la biologia molecolare, si iniziano a vedere le differenze tra le varie specie che prima non si riuscivano a notare. Nel cane H.canis (sistema linfatico con anemia e cachessia) H. americanum (specie nuova 1997) tessuti muscolari con miosite.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i metodi principali per la diagnosi diretta delle infezioni parassitarie e quali sono le loro caratteristiche?
  2. I metodi principali per la diagnosi diretta includono lo striscio di sangue, indicato nelle forme acute e la PCR. Lo striscio di sangue richiede il prelievo al momento del picco febbrile e viene colorato con colorazioni tipo Romanowsky, come Giemsa, per identificare gli organismi parassitari all'interno degli eritrociti.

  3. Perché la presenza di anticorpi non è sempre indicativa di un'infezione attiva?
  4. La presenza di anticorpi non indica necessariamente un'infezione attiva perché molti soggetti possono avere anticorpi a seguito di forme croniche o infezioni pregresse. I test quantitativi sono preferiti per determinare non solo la presenza ma anche la quantità di anticorpi, aiutando a distinguere tra infezioni passate e attive.

  5. Quali sono i metodi utilizzati per la ricerca degli anticorpi e quali sono le loro specificità?
  6. I metodi per la ricerca degli anticorpi includono la Fissazione del Complemento (FdC), l'Immunofluorescenza Indiretta, l'ELISA e l'Immunoblotting (Western blot). L'ELISA può presentare reazioni crociate tra B. equi e B. caballi, mentre l'Immunoblotting è molto specifico, evitando reazioni crociate tra le due specie di Babesia.

  7. Qual è l'importanza della biologia molecolare nella classificazione delle specie di hepatozoon?
  8. La biologia molecolare ha un ruolo cruciale nella classificazione delle specie di hepatozoon, permettendo di identificare le differenze tra le varie specie che prima non erano riconoscibili. Questo ha portato alla scoperta di molte nuove specie, evidenziando la diversità e la complessità di questi parassiti.

Domande e risposte