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Concetti Chiave

  • L'età media di morte è aumentata rapidamente all'inizio del nuovo millennio, portando a un incremento del numero di anziani e delle relative problematiche sanitarie.
  • L'Italia è caratterizzata da una popolazione anziana, con un alto indice di vecchiaia, influenzato da fattori come benessere socio-economico e settore sanitario.
  • Concentrazione di anziani nelle aree urbane italiane rappresenta una sfida per la programmazione sanitaria, richiedendo adeguate infrastrutture di emergenza.
  • La necessità di posti letto aggiuntivi è diventata costante, non più solo legata a fenomeni stagionali, suggerendo una revisione delle politiche ospedaliere.
  • La sopravvivenza varia tra le regioni italiane, influenzata da risorse socio-economiche e industrializzazione; regioni meno industrializzate mostrano tassi di sopravvivenza migliori.

Indice

  1. Aumento dell'età media e conseguenze
  2. Concentramento urbano e anziani
  3. Sfide per la programmazione sanitaria
  4. Variabilità regionale della sopravvivenza

Aumento dell'età media e conseguenze

Secondo i demografi non c’è mai stato un altro periodo come l’inizio del nuovo millennio in cui l’età media della morte sia aumentata così velocemente. Questo da un lato è sicuramente positivo, dall’altro fa aumentare il numero di soggetti malati.
Vengono ora velocemente illustrati alcuni indici: l’indice di vecchiaia e l’indice di invecchiamento. L’Italia ancora una volta si dimostra una popolazione anziana, ultrasessantacinquenne. I fattori che permettono di superare i 65 anni sono il benessere socio-economico, l’ecosistema, il patrimonio genetico e il settore sanitario. Inoltre, all’aumentare dell’età media di morte aumentano anche i nuclei monofamiliari costituiti da persone vedove. Questo è da tenere in considerazione perché questi soggetti modificano le loro abitudini alimentari, di attività fisica e ciò avrà influenza sulla salute.

Concentramento urbano e anziani

Negli ultimi decenni si è assistito a fenomeno di concentramento umano nelle aree metropolitane. Inoltre, tenendo conto del significativo aumento della componente ultra-sessantacinquenne (con i relativi profili di morbilità) in Europa, l’Italia è la nazione che concentra in un’area urbana il maggior numero di anziani.

Sfide per la programmazione sanitaria

In relazione alla programmazione sanitaria, questo rappresenta un problema rilevante perché implica la necessità per le grandi città di essere in grado di cogliere, con il sistema delle cure ospedaliere, i bisogni in emergenza di questa fascia di popolazione.

Alcuni problemi che possono insorgere in questo contesto sono il sovraffollamento dei Ps e la necessità di attivare posti letto aggiuntivi; quest’ultima, fino a qualche anno fa, era legata soprattutto a fenomeni epidemici di natura influenzale, verificatisi durante la stagione invernale. Attualmente, invece, la necessità è costante. Sarebbe, quindi, necessario rivedere complessivamente le politiche territoriali o il funzionamento degli ospedali.

Variabilità regionale della sopravvivenza

La prevalenza di ultra-sessantacinquenni nella penisola è variabile da regione a regione, e l’eterogeneità della prevalenza persiste anche all’interno delle singole regioni. Questo prevalentemente a causa di fenomeni socio- economici: regioni che presentano maggior numero di risorse socio-economiche sono caratterizzate da un’attesa di vita superiore rispetto alla media nazionale. Esistono, però, delle eccezioni dal momento che alcune regioni, definite a economia trainante (cioè industriale e con un artigianato più avanzato, come Veneto e Lombardia) non hanno risultati così eccellenti in termini di sopravvivenza.

Ad influenzare la sopravvivenza contribuisce anche il grado di industrializzazione e, correlato a questo, l’esposizione a fattori di rischio ambientali (soprattutto di origine industriale). Regioni che

hanno un basso profilo di industrializzazione, infatti, hanno un miglior profilo in termini di mancata esposizione a tali fattori, e di problemi legati allo stile di vita. Es. la Sardegna è la regione meno industrializzata d’Italia e ha la più alta concentrazione di ultracentenari.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i fattori che contribuiscono all'aumento dell'aspettativa di vita in Italia?
  2. I fattori che permettono di superare i 65 anni includono il benessere socio-economico, l'ecosistema, il patrimonio genetico e il settore sanitario.

  3. Quali sono le implicazioni dell'aumento della popolazione anziana nelle aree urbane italiane?
  4. L'aumento della popolazione anziana nelle aree urbane implica la necessità per le grandi città di adattare il sistema delle cure ospedaliere per rispondere ai bisogni di emergenza di questa fascia di popolazione.

  5. Come varia la prevalenza di ultra-sessantacinquenni in Italia?
  6. La prevalenza di ultra-sessantacinquenni varia da regione a regione, influenzata da fenomeni socio-economici, con regioni più ricche che generalmente mostrano un'aspettativa di vita superiore.

  7. Qual è l'impatto dell'industrializzazione sull'aspettativa di vita in Italia?
  8. L'industrializzazione influisce negativamente sull'aspettativa di vita a causa dell'esposizione a fattori di rischio ambientali, mentre regioni meno industrializzate, come la Sardegna, mostrano un miglior profilo di sopravvivenza.

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