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Concetti Chiave

  • L'anemia è una condizione comune nella pratica clinica, richiedendo la determinazione delle cause per un trattamento efficace.
  • Nei giovani sani, l'anemia può derivare da una singola causa, come la carenza di ferro nelle donne in età fertile, rendendo la diagnosi e il trattamento più semplici.
  • In pazienti anziani, l'anemia spesso deriva da molteplici fattori come insufficienza renale o malattie croniche, complicando il trattamento.
  • L'OMS definisce l'anemia con valori inferiori a 13 g/dL negli uomini e 12 g/dL nelle donne, suggerendo un valore di 13 g/dL anche per le donne a causa di potenziali sottostime.
  • L'anemia grave è definita sotto 8 g/dL, ma non sempre richiede trasfusione, poiché i pazienti cronici possono compensare la bassa emoglobina.

Indice

  1. Approccio al paziente adulto con anemia
  2. Altri aspetti

Approccio al paziente adulto con anemia

Come già precedentemente detto più volte, l’anemia è una delle condizioni più frequenti riscontrabili nella pratica clinica. È fondamentale, una volta individuata, stabilirne la causa. Può risultare semplice l’inquadramento di un soggetto sano e giovane in assenza di altre patologie e con una singola causa evidenziabile di anemia, mentre nei soggetti più anziani spesso i meccanismi che determinano l’anemia sono molteplici.
Esempio: anemia sideropenica da meno-metrorragia in donne sane in età fertile.
La diagnosi è semplice, la causa altrettanto ovvia (è evidentemente ferro-carenziale) e la terapia semplice (supplementazione di ferro).
Esempio: anziano con insufficienza renale cronica, insufficienza cardiaca o con una malattia infiammatoria cronica o in situazione di malnutrizione.
Queste patologie, con molteplici meccanismi di reciproca interazione, determinano l’anemia come risultato finale.
Il trattamento è più complicato, in quanto ogni patologia può concorrere o predisporre allo sviluppo dell’anemia.
Il cut-off per la diagnosi di anemia oggi considerato valido è quello stabilito dall’Oms che distingue:
    ● nel maschio adulto, per valori al di sotto dei 13 g/dL;
    ● per la donna adulta (non gravida) al di sotto di 12 g/dL.
È da precisare che il valore di 12 g/dL nelle donne potrebbe essere falsato dal fatto che nelle indagini statistiche abbiano preso parte circa un 30% di donne in età fertili quindi con leggera anemia. Sarebbe quindi sensato considerare un valore normale di 13 g/dL anche nella popolazione femminile.
L’anemia nell’adulto viene inoltre classificata dall’Oms in:
    ● lieve da 12,9 a 11 g/dL;
    ● moderata da 10,8 a 8 g/dL;
    ● grave sotto agli 8 g/dL.

Altri aspetti

Occorre porre attenzione su quella che viene definita anemia grave. Non sempre in pazienti con una concentrazione di Hb al di sotto di 8 g/dL presentano sintomi poiché, soprattutto in condizioni croniche, i sistemi di compenso
permettono di mantenere uno stato funzionale adeguato. È importante questa critica perché se si considerassero gravi tutte le anemie sotto agli 8 g/dL si dovrebbero trasfondere tutte. Essendo la trasfusione un presidio sanitario da usare con cautela, si dovrebbe valutare prima lo stato del paziente ed altre terapie.
Da notare come nella donna in gravidanza ci siano dei valori più bassi che tengono in considerazione l’aumento del volume plasmatico che è proporzionalmente maggiore (50% vs 25%) nella componente plasmatica piuttosto che nell’ematocrito, cui consegue una fisiologica emodiluizione e riduzione dei livelli di Hb rispetto alla norma. Vengono riportate una serie di sottocategorie della popolazione che presentano variazioni fisiologiche dei valori di emoglobina rispetto agli standard di normalità. Tra queste: gli atleti, coloro che vivono ad alta quota (es. gli andini presentano livelli più elevati di Hb) e gli anziani.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza di determinare la causa dell'anemia in un paziente adulto?
  2. È fondamentale stabilire la causa dell'anemia per poterla trattare efficacemente, poiché nei soggetti anziani i meccanismi che determinano l'anemia possono essere molteplici.

  3. Quali sono i valori di emoglobina considerati per la diagnosi di anemia secondo l'OMS?
  4. L'OMS stabilisce che l'anemia è diagnosticata con valori di emoglobina al di sotto di 13 g/dL per i maschi adulti e al di sotto di 12 g/dL per le donne adulte non gravide.

  5. Come viene classificata l'anemia nell'adulto secondo l'OMS?
  6. L'anemia nell'adulto è classificata dall'OMS in lieve (12,9 a 11 g/dL), moderata (10,8 a 8 g/dL) e grave (sotto agli 8 g/dL).

  7. Perché è importante valutare lo stato del paziente prima di procedere con una trasfusione in caso di anemia grave?
  8. È importante perché non tutti i pazienti con Hb sotto 8 g/dL presentano sintomi gravi, grazie ai sistemi di compenso, e la trasfusione deve essere usata con cautela, valutando altre terapie.

Domande e risposte