Concetti Chiave
- L'approccio ABCDE è un metodo standardizzato per trattare le lesioni traumatiche in ordine di urgenza, cercando condizioni che potrebbero portare alla morte del paziente.
- Nel trattamento dei pazienti traumatici, i target pressori variano: massimo 70 mmHg per traumi penetranti e 90 mmHg per traumi chiusi, con un'eccezione per il trauma cranico dove si punta a 110 mmHg.
- La stabilità del paziente è valutata in base alla risposta agli infusi di cristalloidi e al mantenimento della pressione sistolica; l'eco EFAST e altre diagnosi rapide aiutano a localizzare le emorragie.
- Il tourniquet è uno strumento chiave per bloccare emorragie arteriose e venose, nato come metodo di automedicazione militare.
- La procedura REBOA serve a controllare temporaneamente l'emorragia aortica, permettendo di guadagnare tempo per portare il paziente in sala operatoria.
Indice
Approccio abcde alla ricerca dei killers
Una volta giunto il paziente si utilizza questo approccio standardizzato per trattare le lesioni in ordine di urgenza, si cercano condizioni precise che potrebbero portare all’exitus del paziete.A: emorragie massive, pervietà vie aeree, protezione rachide cervicale;
B: respiro identificazione problemi di ossigenazione e Pnx iperteso/aperto;
C: (circolo) presenza stato di shock (ipoperfusione), gestione liquidi, identificazione e pianificazione trattamento fonti emorragiche (fast), infusioni, Shock index (Fr/Sys), target pressori;
D (disability) bilancio neurologico (gcs, Nb:segni di lato problema centrale);
E: valutazione capo-piedi, anamnesi, eventi, controllo termico, esami diagnostici, procedure/destinazione.
Target pressorio in paziente traumatico
In un paziente critico non importa raggiungere valori pressori normali, anzi sarebbe controproducente, l’emorragia si potrebbe esacerbare. Gli obiettivi nel trauma penetrante sono quindi una pressione sistolica non maggiore a 70 mmHg, nel trauma chiuso max 90 mmHg se non vi è trauma cranico, qualora ci sia quest’ultimo l’obiettivo sarà di max 110 mmHg per permettere perfusione encefalo. Una volta bloccato il sanguinamento e stabilizzato il paziente si può riportare la pressione a valori normali.Il primo compito del trauma team è quindi valutare se il paziente è stabile o instabile (paziente che non mantiene 90 mmHg Pao Sys dopo primo bolo di cristallodi o che necessita di continua infusione liquidi, sangue o inotropi).
Nel paziente instabile è quindi fondamentale cercare il focolaio emorragico con eco Efast (si ricerca la presenza di liquido in torace e addome). Un’altra diagnostica che può essere utilizzata in emergenza è una Rx del bacino e torace, la cui esecuzione richiede solo pochi minuti. L’utilità di quella toracica è messa in discussione da alcuni preferendo l’ecografia polmonare.
Alcuni strumenti utili
Turniquet: si tratta di una sorta di “cavatappi” che si chiude con un laccio per bloccare l’emorragia arteriosa e venosa a rischio di vita. È nato come sistema di automedicazione militare (fascia con bastoncino che si stringe fino a bloccare il sanguinamento).Packing pelvico: di fronte alla frattura del bacino open book si pone una cintura pelvica, se questa non funziona c’è la possibilità di fare una piccola incisione sottombelicale nello spazio tra i muscoli e il peritoneo (spazio di Redius), si infilano 3 garze laparotomiche da una parte e 3 dall’altra andando a bloccare le emorragie delle sacroiliache in 5min.
Reboa: Con l'acronimo Reboa (resuscitative endovascular balloon occlusion of the aorta) si intende una procedura che prevede il posizionamento di un palloncino endovascolare nell per controllare il aumentare il e mantenere temporaneamente una adeguata in caso di traumatico, esso rappresenta una
procedura ponte, può essere mantenuto al massimo 30 minuti, per impedire che il paziente muoia e portarlo in sala operatoria.
Domande da interrogazione
- Qual è l'approccio ABCDE nella gestione dei pazienti traumatici?
- Qual è il target pressorio per un paziente traumatico?
- Quali strumenti sono utili nella gestione delle emorragie in pazienti traumatici?
- Come si valuta la stabilità di un paziente traumatico?
L'approccio ABCDE è un metodo standardizzato per trattare le lesioni in ordine di urgenza, cercando condizioni che potrebbero portare all'exitus del paziente. Include la gestione delle emorragie, problemi respiratori, stato di shock, bilancio neurologico e valutazione complessiva del paziente.
Nei pazienti traumatici, il target pressorio varia: per traumi penetranti, la pressione sistolica non deve superare i 70 mmHg; per traumi chiusi, massimo 90 mmHg, a meno che non ci sia un trauma cranico, in cui il target è massimo 110 mmHg.
Strumenti utili includono il tourniquet per bloccare emorragie arteriose e venose, il packing pelvico per fratture del bacino, e il REBOA per il controllo temporaneo dell'emorragia aortica.
La stabilità di un paziente traumatico si valuta osservando se il paziente mantiene una pressione sistolica di 90 mmHg dopo un bolo di cristalloidi o se necessita di continue infusioni di liquidi, sangue o inotropi. In caso di instabilità, si cerca il focolaio emorragico con eco EFAST e altre diagnostiche rapide.