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Concetti Chiave

  • La cute è l'organo più frequentemente interessato, con sintomi come la porpora e fenomeni di Raynaud.
  • Il rene può sviluppare glomerulonefrite membrano-proliferativa e sindromi nefrosiche o nefritiche a causa degli immunocomplessi.
  • Manifestazioni cardiache avanzate possono includere insufficienza cardiaca congestizia.
  • Il sistema nervoso centrale e periferico può presentare neuropatie e sintomatologie sensitivo-motorie.
  • La diagnosi si basa su manifestazioni cliniche, esami obiettivi e criocriti, con esami di laboratorio di supporto.

Anamnesi per interessamento d'organo

Nell’80 % dei casi l’organo interessato è la cute; infatti, la porpora è uno dei componenti della triade e che si trova quasi sempre. Ma vi è comunque una buona componente di pazienti che non la svilupperà mai.
Si possono associare il fenomeno di Raynaud ed anche le xerostomie cutanee. L’altro organo che va tenuto in considerazione è il rene (8-50%) perché la presenza di immunocomplessi può dare un quadro di glomerulonefrite membrano-proliferiva di tipo 1 e sviluppare una sindrome nefrosica o nefritica.
A livello cardiaco, nelle fasi molto avanzate, può dare un’insufficienza cardiaca congestizia.
L’altra sfera importante è rappresentata dal Snc e dal Snp (nel 5%): si può sviluppare una neuropatia sensitivo-motoria ma più frequentemente sensitiva e/o associata ad un quadro di tipo autonomico.
Altri organi interessati sono il sistema Gi, il polmone e anche il sistema endocrino: si possono sviluppare infatti casi di tiroiditi e/o diabete mellito.
Si può sviluppare anche una sindrome sicca che non necessariamente è una sindrome di Sjogren manifesta, ma va sempre valutato se il paziente presenta xerostomia o xeroftalmia.
Sono presenti poi diversi quadri di astenia, artralgia e artrite non erosiva a differenza dell’artrite reumatoide: quindi, soprattutto quando la diagnosi non è tempestiva, la radiografia può essere un esame dirimente.
La manifestazione clinica, l’esame obbiettivo ed il criocrito sono sufficienti per fare una diagnosi.
Gli esami di laboratorio svolgono un ruolo non di vitale importanza; al paziente erano stati fatti:
    - un emocromo che mostrava piastrine normali (una porpora che si manifesta con piastrine normali è un indizio clinico che deve far sospettare una crioglobulinemia),
    - proteine totali,
    - profilo proteico a 37 °C,
    - indici di flogosi,
    - autoimmunità,
    - funzionalità epatica
    - coagulazione
    - funzione renale ed esame urine
Gli esami strumentali sono di poco aiuto (tranne in qualche caso) per verificare che non ci sia una patologia epatica oppure una malattia linfoproliferativa, per quest’ultime l’ecografia dell’addome risulta poco importante, eventualmente una Tac potrebbe essere più utile.
Altri esami che possano indicare danni da deposito di immunoglobuline, come un Rx del torace, sono importanti per lo studio di coinvolgimento d’organo.
Le indagini neurofisiologiche servono soprattutto da un punto di vista prognostico, un esame come la Emg ci può guidare sulla scelta della terapia antidolorifica. Valutare il coinvolgimento d’organo è molto importante soprattutto per la scelta terapeutica. I farmaci da utilizzare sono elencati nella tabella. Nelle manifestazioni lievi o moderate si usano basse dosi di steroide (prednisone 1mg/kg/die). Si userà questa posologia per circa 30-40 giorni e successivamente a scalare il dosaggio. Sebbene sia soprattutto nelle terapie croniche con steroide che si possono avere gravi conseguenze, anche in questo caso va posta una certa attenzione per pazienti diabetici o ipertesi. Un altro aspetto importante è se c’è un’attività virale, come nel caso clinico, lo steroide è un farmaco raccomandabile associato ad un antivirale.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'organo più frequentemente interessato nei casi di crioglobulinemia?
  2. Nell'80% dei casi, l'organo più frequentemente interessato è la cute, con la porpora come componente comune della triade.

  3. Quali sono gli altri organi che possono essere coinvolti e quali sintomi possono manifestarsi?
  4. Altri organi coinvolti includono i reni, con possibile glomerulonefrite, il cuore con insufficienza cardiaca congestizia, il sistema nervoso centrale e periferico con neuropatie, e il sistema endocrino con tiroiditi o diabete mellito.

  5. Quali esami sono utili per la diagnosi di crioglobulinemia?
  6. La diagnosi si basa su manifestazioni cliniche, esame obiettivo e criocrito. Gli esami di laboratorio, come emocromo e profilo proteico, sono di supporto ma non vitali.

  7. Qual è il trattamento raccomandato per le manifestazioni lievi o moderate?
  8. Per le manifestazioni lievi o moderate si utilizzano basse dosi di steroide, come prednisone 1mg/kg/die, per 30-40 giorni, con successivo scalaggio del dosaggio.

Domande e risposte