Concetti Chiave
- Le modificazioni post-traduzionali, come proteolisi, glicosidazione e fosforilazione, trasformano le catene polipeptidiche in proteine funzionali.
- La proteolisi comporta la rottura del polipeptide, permettendo ai frammenti di ripiegarsi e eliminare la sequenza segnale.
- La glicosidazione aggiunge zuccheri al polipeptide, facilitando l'indirizzamento e il riconoscimento delle proteine, spesso presenti nella membrana plasmatica.
- La fosforilazione modifica la forma della proteina tramite l'aggiunta di gruppi fosfato.
- I chaperoni, come le chaperonine, assistono nel corretto ripiegamento delle proteine, accelerando il processo e prevenendo interazioni errate.
Modificazioni post-traduzionali
Oltre alle modificazioni post-trascrizionali esistono anche modificazioni post-traduzionali che rendono le catene polipeptidiche proteine funzionali. Tali modificazioni comprendono:
• proteolisi: la rottura del polipeptide permette ai frammenti di ripiegarsi assumendo forme differenti. In questo modo è possibile eliminare la sequenza segnale;
• glicosidazione: l’aggiunta di zuccheri al polipeptide è importante per l’indirizzamento e il riconoscimento della proteina. Molte delle proteine glicosidate vanno a costituire la membrana plasmatica;
• fosforilazione: l’aggiunta di gruppi fosfato altera la forma della proteina.
N.B.: anche le proteine integrali/transmembrana sono collocate in un verso o nell’altro a seconda di sequenze segnale: la porzione idrofobica della proteina viene inserita in un canale all’interno della membrana che se necessario ruota la proteina di 180° così che sia orientata come opportuno.
Ruolo dei chaperoni
Ad aiutare il ripiegamento delle proteine sono invece i chaperoni: le chaperonine si associano a formare una struttura a barile all’interno della quale la proteina si ripiega correttamente. In questo modo le chaperonine accelerano il lento e difficile ripiegamento naturale delle proteine disturbato da interazioni con altre proteine vicine.