Concetti Chiave
- La presentazione dell'antigene è cruciale per l'attivazione dei linfociti T tramite l'interazione tra molecole MHC e il recettore T.
- Solo le Antigen Presenting Cells (APC), in particolare le cellule dendritiche, possono avviare la risposta T e attivare i linfociti T naïve.
- Le cellule dendritiche catturano l'antigene nei tessuti e migrano ai tessuti linfoidi secondari per maturare e presentare l'antigene.
- Le cellule dendritiche attivate esprimono molecole costimolatorie e di adesione, essenziali per l'interazione con i linfociti T.
- Le molecole MHC aumentano significativamente nelle cellule dendritiche attivate, migliorando l'efficacia della presentazione dell'antigene.
Indice
Meccanismo di attivazione dei linfociti T
La presentazione dell’antigene è un meccanismo fondamentale per attivare i linfociti T, i quali richiedono un’interazione tra molecole MHC che legano un peptide derivato da un antigene (generalmente di natura proteica) con il loro complesso recettoriale T. Le Antigen Presenting Cells (APC) sono le cellule in grado di processare antigeni che vengono fagocitati e digeriti poi in peptidi, assemblati in molecole MHC all’interno della cellula, per essere infine presentati in forma di complesso MHC peptide - Anticell Receptor del linfocita T. Solo tramite questi passaggi il linfocita T si attiva.
Ruolo delle cellule dendritiche
Più o meno tutte le cellule dell’organismo sono in grado di captare e presentare l’antigene ma solo le APC professioniste, e in particolare le cellule dendritiche, possono dare inizio alla risposta T e attivare i linfociti T naïve dei linfonodi e degli organi linfoidi. Più in particolare i linfociti T naïve vengono attivati da cellule dendritiche, dette “resting” quando risiedono nei tessuti, dove hanno la funzione di catturare l’antigene che viene riconosciuto attraverso il legame con i recettori dell’immunità innata specifici di queste cellule per strutture prevalentemente microbiche (presenti sulla superficie cellulare o all’interno del microrganismo stesso).
Funzione delle cellule dendritiche cutanee
Le cellule dendritiche a livello cutaneo si trovano sia nell’epidermide (cellule di Langerhans), che nel derma. Entrambi i tipi si attivano grazie a segnali infiammatori. Dopo aver catturato l’antigene lo processano e ricevono segnali per migrare nei tessuti linfoidi secondari attraverso i vasi linfatici dove maturano e associano a molecole MHC il peptide digerito, per presentare infine il complesso ai linfociti T naïve che circolano tra gli organi linfoidi secondari.
Recettori e molecole delle cellule dendritiche
Le cellule dendritiche residenti nei tessuti esprimono una buona quantità di recettori per antigeni (es. recettore del mannosio o recettori FC), mentre quelle attivate non li esprimono più ma hanno molecole coinvolte nell’interazione T, assenti o presenti in scarsa quantità nelle cellule resting.
Le molecole coinvolte nell’attivazione T sono:
• MHC, le quali aumentano dopo l’attivazione delle dendritiche e in seguito alla loro associazione con i peptidi derivati dall’antigene
• costimolatorie, es. B7-1, B7-2
• di adesione, es. ICAM-1
• di produzione di citochine, es. Interleuchina-12
• di classe 2 (emivita di circa 10 h e in quantità pari a 106 nelle resting cells; l’emivita aumenta a 100 h e la quantità a 7x106 nella cellula attivata perché associate all’antigene presentato).
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo delle cellule dendritiche nella presentazione dell'antigene?
- Quali molecole sono coinvolte nell'attivazione dei linfociti T da parte delle cellule dendritiche?
- Come cambia l'espressione delle molecole MHC nelle cellule dendritiche attivate?
Le cellule dendritiche catturano l'antigene nei tessuti, lo processano e lo presentano ai linfociti T naïve nei tessuti linfoidi secondari, attivandoli.
Le molecole coinvolte includono MHC, costimolatorie come B7-1 e B7-2, di adesione come ICAM-1, e di produzione di citochine come l'Interleuchina-12.
Nelle cellule dendritiche attivate, l'espressione delle molecole MHC aumenta, così come la loro emivita, per facilitare la presentazione dell'antigene ai linfociti T.