Concetti Chiave
- Le radiazioni ultraviolette sono comuni mutageni fisici a bassa energia che colpiscono i tessuti superficiali.
- Le radiazioni ionizzanti, come i raggi X e γ, sono altamente penetranti e causano ionizzazione, rompendo legami atomici.
- Gli effetti mutageni si quantificano contando i "revertenti per unità di dose", correlando l'aumento di dosaggio all'incremento di mutanti.
- Esiste una correlazione diretta tra mutagenicità e cancerogenicità, utile nei test per valutare il rischio cancerogeno.
- Herman Muller vinse il Nobel nel 1946 per aver dimostrato che i raggi X causano mutazioni trasmissibili alla progenie.
Mutageni fisici comuni
I mutageni fisici sono:
•
a bassa energia, poco penetranti, si verificano i suoi effetti nei tessuti più superficiali. Sono gli agenti mutageni fisici più comuni, a cui tutti gli organismi sono sottoposti. Queste radiazioni hanno
• radiazioni ionizzanti (raggi X, α, β e γ)
Radiazioni ionizzanti e mutazioni
altamente penetranti, hanno energia sufficiente per produrre ionizzazione (rottura dei legami atomici che tengono insieme le molecole e la creazione di particelle cariche, ioni).
Per quantificare in maniera precisa l'effetto mutageno si usano la quantità "revertenti per unità di dose", cioè si conta quanti mutanti ci sono per unità di agente mutageno: si dice che un agente è un mutageno se all’aumentare del dosaggio dell’agente mutageno aumenta il numero di colonie, perché aumentano i batteri mutati che quindi possono sopravvivere. Questo test è particolarmente utile perché la maggior parte della volta la mutagenicità è direttamente proporzionale alla cancerogenicità.
Scoperte di Herman Muller
Herman Muller dimostrò che i raggi X causano mutazioni che vengono trasmesse alla progenie; le mutazioni indotte dai raggi X non diverse da quelle naturali, ma sono molto più frequenti, dato si osservava un aumento della frequenza proporzionale all'esposizione. Per questi esperimenti vinse il premio nobel nel 1946.