Concetti Chiave
- I batteri del genere mycopasma, privi di parete cellulare e spesso parassiti, possiedono uno dei genomi più piccoli con 0.58MB e 500 geni.
- Nei procarioti come Escherichia coli, il genoma è circa otto volte più grande in termini di paia di basi e geni rispetto ai mycopasma.
- Negli eucarioti, come i nematodi, il genoma è molto più grande (100MB) ma il numero di geni (circa 19000) non cresce proporzionalmente.
- Non esiste una correlazione diretta tra la dimensione del genoma e la complessità evolutiva dell'organismo; i genomi più grandi contengono principalmente sequenze non codificanti.
- Il gene DAX1, situato sul cromosoma X, può influenzare lo sviluppo del sesso nell'embrione; un sovra dosaggio della regione DSS può causare una reversione sessuale.
Indice
Caratteristiche dei batteri mycoplasma
Gli organismi procarioti con genoma più piccolo sono i batteri mycopasma (è un genere), di cui più di uno è patogeno. Questo genere è caratterizzato da organismi cellulari privi di parete, spesso parassiti endocellulari. Il genoma è molto piccolo, 0.58MB, 500 geni. Un altro esempio è l'Escherichia coli, circa 8 volte di paia di basi e geni.
Dimensioni e complessità del genoma eucariotico
Negli eucarioti vediamo un genoma molto più grande (nei nematodi 100MB) ma il numero di geni non aumenta proporzionalmente, essendo di circa 19000: con l'aumentare delle dimensioni del genoma, tipico del trend evolutivo eucariotico multicellulare, non si ha proporzionalmente un aumento del numero di geni (il Fugu R ha un numero di geni paragonabile all'uomo ma 8 ha volte meno BP, il suo genoma è molto più compatto). Non c'è quindi una stretta correlazione tra dimensioni del genoma e numero di geni: i genomi tendono ad aumentare molto ma il numero di geni rimane relativamente contenuto, è andata aumentando soprattutto la porzione non codificante, che contiene cioè geni per lo meno non codificanti per proteine. In generale si può osservare che non c’è una correlazione tra dimensioni del genoma e complessità evolutiva dell’organismo.
Il gene DAX1 e la determinazione del sesso
Ci si chiese se esista quindi un gene della femminilità, magari sul cromosoma X, un gene che non può comunque essere di esclusivo appannaggio femminile, vista la sua presenza anche nei maschi, ma che può essere sensibile al dosaggio; effettivamente esiste un gene mappato sul cromosoma X il cui dosaggio è importante per decidere lo sviluppo dell'embrione: il gene DAX1, che mappa nella regione DSS. Un sovra dosaggio di questa regione causa una reversione del sesso: un embrione programmato per essere maschio può risultare in un individuo femmina.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali dei batteri mycoplasma?
- Come si relazionano le dimensioni del genoma eucariotico con il numero di geni?
- Qual è il ruolo del gene DAX1 nella determinazione del sesso?
I batteri mycoplasma sono organismi procarioti con il genoma più piccolo, privi di parete cellulare e spesso parassiti endocellulari. Il loro genoma è di 0.58MB con circa 500 geni.
Nei genomi eucariotici, le dimensioni possono essere molto grandi, ma il numero di geni non aumenta proporzionalmente. Ad esempio, il Fugu R ha un numero di geni simile all'uomo ma un genoma molto più compatto. Non c'è una correlazione diretta tra dimensioni del genoma e complessità evolutiva.
Il gene DAX1, situato sul cromosoma X, è importante per lo sviluppo embrionale. Un sovradosaggio di questo gene può causare una reversione del sesso, trasformando un embrione programmato per essere maschio in un individuo femmina.