Concetti Chiave
- Nel 1985, Darwin pubblicò "L'origine della specie", introducendo l'idea di specie in evoluzione attraverso la selezione naturale.
- Filosofi e naturalisti francesi del 1700, come Lamarck, avevano già esplorato l'idea che le specie potessero trasformarsi nel tempo.
- Darwin si distacca da Lamarck, sostenendo che le variazioni individuali all'interno di una specie sono cruciali per l'evoluzione.
- La selezione naturale, secondo Darwin, è un processo cieco che premia gli individui più adatti e sopprime quelli meno adatti.
- L'evoluzione è un processo lungo e complesso, reso possibile dalle variazioni genetiche e dalla selezione naturale nel corso di miliardi di anni.
Evoluzionismo e selezione naturale
Ecco alcune informazioni sull'evoluzionismo.Nel 1985 Darwin pubblicò a Londra l’origine della specie per selezione naturale: l’idea che le specie animali non fossero immutabili, ma si venissero lentamente modificando attraverso i tempi non era affatto una novità. Nel 1700 l’avevano già formulata alcuni filosofi e naturalisti francesi e nel primo Ottocento l’aveva sostenuta il francese Lamarck. In pieno 1700 Carlo Linneo aveva affermato: tante sono le specie quante sin dal principio furono create da Dio. La Bibbia descriveva la creazione degli animali e dell’uomo senza accennare minimamente a un eventuale trasformazione della specie.

Occorreva quindi spiegare le profonde analogie fra specie diverse: la corrispondenza di organi, strutture e funzioni messe in luce dai progressi dell’anatomia pareva, infatti, suggerire che animali di specie affini e somiglianti discendessero da progenitori comuni e si fossero poi differenziati per motivi non ancora scoperti. Per Lamarck questi motivi sarebbero costituiti dalle condizioni ambientali. Con il passare del tempo le varie caratteristiche sviluppate dai singoli animali per adattarsi all'ambiente si fisserebbero nel patrimonio genetico della specie, determinandone la trasformazione. Però, più tardi, verrà dimostrato che i caratteri acquistati dal singolo individuo di una specie durante la sua vita non si trasmettono ereditariamente.

Le teorie di Darwin
Ecco alcune informazioni sulle teorie relative all'evoluzionismo di Charles Darwin.Darwin rovescia completamente l’impostazione di Lamarck. Anche fra gli esseri di una stessa specie esistono notevoli differenze individuali che noi attribuiamo al caso solo perché ne ignoriamo l’origine. Alcune di queste caratteristiche individuali hanno valore di sopravvivenza, ossia rendono l’animale più adatto all'ambiente in cui vive e lo avvantaggiano nella lotta per la vita. Gli animali portatori di caratteri vantaggiosi hanno maggior probabilità di raggiungere l’età della riproduzione e di trasmettere ai figli le proprie doti positive. In linea di massima invece gli animali meno dotati soccomberanno prima degli altri, avranno poco tempo per prolificare e potranno quindi trasmettere a un numero sempre più piccolo di figli le proprie caratteristiche negative.
Variazioni individuali e selezione naturale sono gli strumenti base dell’evoluzione. La selezione naturale è un meccanismo cieco che, senza proporselo, elimina gli animali inetti e sceglie gli animali più adatti all’ambiente, più capaci di affrontare la lotta per la vita. Una tale scelta, affidata per intero al caso, può essere efficace solo in tempi lunghissimi (si calcola che la Terra esista da più di 4,5 miliardi di anni e che le prime forme di vita risalgono a circa di 3,8 miliardi di anni fa).
Domande da interrogazione
- Qual è il concetto principale dell'evoluzionismo secondo Darwin?
- Come differisce la teoria di Darwin da quella di Lamarck?
- Qual era la visione di Carlo Linneo riguardo le specie?
- Qual è il ruolo della selezione naturale nell'evoluzione secondo Darwin?
Darwin propone che le variazioni individuali e la selezione naturale siano i meccanismi fondamentali dell'evoluzione, dove gli individui con caratteristiche vantaggiose hanno maggiori probabilità di sopravvivere e riprodursi.
Darwin rovescia l'impostazione di Lamarck, sostenendo che le differenze individuali all'interno di una specie, non le condizioni ambientali, determinano la sopravvivenza e la riproduzione, mentre Lamarck credeva che le caratteristiche acquisite si trasmettessero ereditariamente.
Carlo Linneo affermava che le specie erano immutabili e create da Dio, in contrasto con l'idea evoluzionista di trasformazione delle specie nel tempo.
La selezione naturale è un meccanismo cieco che elimina gli animali meno adatti e favorisce quelli più adatti all'ambiente, permettendo loro di sopravvivere e trasmettere le loro caratteristiche vantaggiose alle generazioni future.