Concetti Chiave
- L'allevamento tradizionale, spesso di piccole o medie dimensioni, utilizza razze meno produttive ma più adattabili all'alimentazione variabile e ai cambiamenti stagionali.
- La filosofia a chilometro zero è centrale per questi allevamenti, che si basano su produzioni locali per garantire una riconoscibilità e qualità premiata dal mercato.
- La stabulazione tende verso la libertà, con mungitura alla posta e alimentazione non basata sull'insilato, valorizzando la tipicità delle produzioni.
- L'allevamento specializzato di montagna impiega razze come la Valdostana e la Grigia alpina, utilizzando alpeggio e foraggio fresco stagionale.
- Tradizionalmente, in primavera ed estate si pratica il pascolo, mentre in passato si utilizzavano anche fronde di alberi per fornire nutrienti di qualità.
Allevamento tradizionale
I piccoli allevamenti sono tradizionali, ma nel caso dell’allevamento dei bovini ha un portato negativo. Quando ci riferiamo ad allevamenti di tipo tradizionale, non per forza ci riferiamo ad allevamenti con stalle piccole, calde, chiuse, con una grande presenza di microrganismi all’interno di questi ad ambienti che non sono salubri. Ci riferiamo ad allevamenti che, ad esempio, sono troppo piccoli per avere carro miscelatore, ma sono comunque delle aziende piccole o medie che utilizzano delle razze come quelle citate prima e che sono meno produttive. Ad esempio, la Pezzata rossa è meno produttiva della bruna, ma è anche una bovina che sopporta meglio una un'alimentazione non proprio fatta col bilancino, sopporta meglio l'alimentazione non strettamente controllata per cui può utilizzare o meno il pascolo , si adatta a dei cambiamenti di reazione stagionali, si adatta a cambiamenti di razione dovute alla reperibilità di prodotti a basso costo. Quindi è un allenamento di tipo diverso, che non necessariamente le produzioni tipiche. La tipicità una cosa che va perseguita, è un obiettivo. Ad esempio, se si compra una bottiglia di vino controlliamo che ci sia la fascetta con scritto Iog perché questa è un'indicazione di qualità e garantisce che quel tipo di prodotto arrivi da quel territorio. Quindi, l’allevamento tradizionale è un allevamento piccolo medio che ha un grande interesse ad utilizzare le produzioni locali e che segue una filosofia a chilometro zero, che è basato sulle produzioni del nostro territorio perché questo garantisce produzioni che avranno una determinata riconoscibilità sul mercato e questa riconoscibilità sarà premiata dal mercato stesso. La stabulazione in questi allevamenti è a volte fissa, a volte me libera, ma si tende ad andare sempre verso la stabulazione libera. La mungitura può essere fatta alla posta e l'alimentazione non è basata sull’insilato.Vi è poi l’allevamento specializzato di montagna, in cui viene utilizzato l'alpeggio (tendenzialmente a inizio maggio). Le razze tipiche per questo tipo di allevamento sono la Valdostana, certe linee della Bruna, la Pezzata rossa, la Grigia alpina e la Rendena. L’allevamento è tendenzialmente in stabulazione fissa con la mungitura alla posta, l'allevamento invernale è in capannone quindi l’alimentazione sarà come in allevamento tradizionale. In primavera si fa anche foraggio fresco o pascolo e in estate si fa pascolo in alpeggio. In realtà, in passato, c'era una fase intermedia in cui non si utilizzavano pascoli, ma fronde di alberi che abbiano foglie non troppo non troppo taniche (gelsi) proprio perché in queste stagioni, sia le foglie, che le fronde, sono portatrici di nutrienti di buone qualità. Questo rende bene l’idea che il fabbisogno di gravidanza rispetto quello di lattazione non è equo. Infatti, nei primi 2/3 della gravidanza non se ne tiene conto (se ne tiene conto negli ultimi due mesi). Se ne tiene conto più che altro per evitare che la bovina ingrassi prima del dovuto.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali degli allevamenti tradizionali di bovini?
- Quali sono le differenze tra l'allevamento tradizionale e quello specializzato di montagna?
- Come viene gestita l'alimentazione nei diversi tipi di allevamento?
- Qual è l'importanza della tipicità e della riconoscibilità nel mercato per gli allevamenti tradizionali?
Gli allevamenti tradizionali di bovini sono generalmente di piccole o medie dimensioni, utilizzano razze meno produttive ma più adattabili come la Pezzata rossa, e seguono una filosofia a chilometro zero, valorizzando le produzioni locali.
L'allevamento specializzato di montagna utilizza l'alpeggio e razze specifiche come la Valdostana e la Grigia alpina, con una stabulazione fissa e mungitura alla posta, mentre l'allevamento tradizionale può avere stabulazione libera e non si basa sull'insilato.
Nell'allevamento tradizionale, l'alimentazione non è strettamente controllata e può includere pascolo e prodotti a basso costo. Nell'allevamento di montagna, si utilizza foraggio fresco e pascolo in primavera ed estate, mentre in inverno l'alimentazione è simile a quella tradizionale.
La tipicità e la riconoscibilità sono obiettivi importanti per gli allevamenti tradizionali, poiché garantiscono che i prodotti provengano da un determinato territorio, aumentando il loro valore e premiando la qualità sul mercato.