Concetti Chiave
- Le giumente si alimentano principalmente al pascolo, ma in inverno vengono spostate al box, e il loro fabbisogno energetico aumenta negli ultimi quattro mesi di gravidanza.
- Il puledro viene allattato fino a sette mesi, con una produzione di latte che raggiunge fino a 15 litri giornalieri, inizialmente più alta e poi in declino.
- Durante la lattazione, il fabbisogno energetico e proteico cresce significativamente, soprattutto entro il 2°-3° mese, rendendo complesso il razionamento.
- La produzione di latte raggiunge il picco intorno alla 5-6esima settimana, declinando lentamente fino alla 30esima settimana, con un calo più marcato successivamente.
- Le vacche sopportano una perdita di peso media di 600-700 g al giorno durante la lattazione, utilizzando riserve lipidiche e scheletriche di calcio per compensare il deficit energetico.
Indice
Alimentazione della giumenta
Generalmente una giumenta si alimenta al pascolo, durante l’inverno invece si alimenta al box. Durante i primi sette mesi di gravidanza la giumenta non necessita di bisogni particolari, negli ultimi quattro invece, dato l’aumento del peso del feto, il fabbisogno cresce, e quindi è necessario calcolare il consumo e il fabbisogno energetico richiesto specialmente negli ultimi quattro mesi.
Allattamento del puledro
Un puledro viene allattato fino a sette mesi. La produzione giornaliera di latte arriva fino a 15 litri: nella fase iniziale la produzione è molto più alta rispetto all’ultima.
Il grafico a fianco mostra i fabbisogni energetici e proteici in funzione del mese di lattazione. Questi fabbisogni aumentano intorno al 2°-3° mese di gravidanza.
Nella prima parte della lattazione il fabbisogno delle vacche lattifere è molto difficile da soddisfare, quindi il razionamento è complesso da realizzare.
Il picco di lattazione avviene intorno alla 5-6esima settimana, si ha poi un declino lento dal picco fino alla 30esima settimana e infine oltre la 30esima settimana si va incontro ad un declino accentuato
La conclusione della lattazione avviene ai 305 giorni.
Produzione e composizione del latte
È importante sottolineare il fatto che più una vacca produce e più il latte è diluito. Nel primo periodo si producono più kg di latte ma più diluito. Per quanto riguarda la percentuale di grassi e proteine queste hanno andamento opposto rispetto alla produzione quantitativa di latte.
Questi sono dati importanti da tenere in considerazione soprattutto per quanto riguarda la caseificazione. Ciononostante, non si può evitare questa perdita di peso. Se questa perdita è però a scapito delle riserve energetiche, queste sono fatte proprio per essere utilizzate nel momento in cui i fabbisogni sono più alti rispetto alla possibilità dell’animale di approvvigionarsi di energia. Si possono però mettere in atto tutte quelle strategie di tipo metabolico che servono per favorire il corretto utilizzo dell’energia che la bovina possiede già anche se passa tempo.
In questa fase, per quanto riguarda il calcio, la bovina attinge in maniera sensibile alle riserve presenti nelle ossa. In questa fase la bovina perde peso perché mette in gioco le riserve lipidiche e quelle scheletriche di calcio. La perdita di peso media è di 600-700 g al giorno. Si ritiene che questa perdita sia normale quando non va oltre il kg al giorno. Siccome la fase di deficit dura circa 100 gg, il kilo perso è comunque tanto.
Nutrienti e smistamento dell'energia
Dobbiamo quindi chiederci quali nutrienti sono utili per il corretto smistamento dell’energia nei diversi comparti cellulari. La colina, ad esempio, trasporta una parte di acidi grassi, presenti a livello del fegato, nelle sedi di deposito, così da favorire il corretto funzionamento del fegato durante questo periodo di stress energetico. Oltre alla colina ci sono molte altre sostanze lipotrope. Si possono usare anche l’insulina e alcuni antibiotici lattamici.
Domande da interrogazione
- Quali sono le esigenze alimentari di una giumenta durante la gravidanza?
- Come varia la produzione di latte durante la lattazione?
- Qual è l'importanza delle riserve energetiche durante la lattazione?
- Quali nutrienti sono importanti per il corretto smistamento dell'energia?
Durante i primi sette mesi di gravidanza, la giumenta non ha bisogni particolari, ma negli ultimi quattro mesi, a causa dell'aumento del peso del feto, il fabbisogno energetico cresce e deve essere calcolato attentamente.
La produzione giornaliera di latte può arrivare fino a 15 litri, con un picco intorno alla 5-6esima settimana, seguito da un declino lento fino alla 30esima settimana e un declino accentuato oltre la 30esima settimana.
Le riserve energetiche sono cruciali per essere utilizzate quando i fabbisogni superano la capacità dell'animale di approvvigionarsi di energia, e strategie metaboliche possono favorire il corretto utilizzo di queste riserve.
La colina è importante per trasportare acidi grassi dal fegato alle sedi di deposito, favorendo il funzionamento del fegato durante lo stress energetico, insieme ad altre sostanze lipotrope, insulina e alcuni antibiotici lattamici.