Concetti Chiave
- Lo studio confronta soggetti normoglicemici con quelli che sviluppano diabete a causa di una disfunzione beta-cellulare, nonostante la sensibilità insulinica invariata.
- La risposta insulinica a un pasto misto è meno efficace nei diabetici rispetto ai soggetti normali, evidenziando un difetto nella secrezione di insulina.
- Nei soggetti obesi normotolleranti, un aumento della secrezione insulinica compensa l'insulino-resistenza, mantenendo la normotolleranza.
- I diabetici mostrano un'alterazione della secrezione insulinica correlata all'aumento della glicemia, con una risposta meno efficace rispetto ai soggetti normali.
- La sensibilità della beta-cellula al glucosio è ridotta nei diabetici e anche nei casi di prediabete, come IFG e IGT, si osserva una secrezione ridotta di insulina.
Indice
Studio su soggetti normoglicemici
È stato fatto uno studio su soggetti normoglicemici che nel corso degli anni sono rimasti NGT (in azzurro nel grafico) nonostante si avessero dei cambiamenti nella sensibilità insulinica.
Questo gruppo è stato confrontato con un gruppo inizialmente normotollerante e normoglicemico, che nel tempo però ha perso la funzione beta cellulare dettando la comparsa di diabete, senza aver avuto un peggioramento dell’insulino- resistenza (in arancione nel grafico).
Misurazione della disfunzione beta-cellulare
La disfunzione beta-cellulare si può misurare in vari modi. In questo grafico è rappresentata la risposta insulinica al pasto misto in soggetti normali e diabetici. Il test dura 180 minuti. Si fornisce ai soggetti il pasto misto, che contiene carboidrati, proteine e lipidi: nei soggetti normali l’insulina aumenta, mentre nei diabetici non aumenta come nei sani (tardivamente potrebbe aumentare, ma è comunque visibile il difetto di secrezione).
Relazione tra glicemia e secrezione
In questo studio viene messo in relazione il valore di glicemia con il valore di secrezione insulinica in soggetti magri normotolleranti (linea azzurra) e in soggetti obesi normotolleranti (linea blu, sono normotolleranti a prezzo di una secrezione aumentata che compensa l’insulino- resistenza tipica dell’obesità).
Secrezione insulinica nei soggetti obesi
Sono rappresentati i terzili di obesità, da quello che produce più insulina a quello che ne produce meno, anche se complessivamente essi non si discostano molto dai soggetti normali. In rosso sono evidenziati i soggetti diabetici, che hanno un grado di alterazione della secrezione di insulina tanto maggiore quanto più aumenta la glicemia.
Infatti, le glicemie sono decisamente più alte: si può notare più a destra il quartile peggiore di secrezione beta- cellulare, mentre quello più a sinistra è il migliore. I soggetti diabetici sono comunque in grado, all’aumentare della glicemia, di incrementare la secrezione insulinica, ma non riescono a fare come i soggetti normali, che per modesti aumenti di glicemia hanno degli importanti incrementi di secrezione. D’altronde è proprio questo importante aumento di secrezione che consente ai soggetti normali di rimanere nella normalità, anche quando sono obesi.
Sensibilità della beta-cellula al glucosio
La sensibilità della beta-cellula al glucosio (la quantità in picomoli di insulina rilasciata in funzione di un incremento della glicemia), è ridotta nei diabetici rispetto ai normali. Alcune alterazioni si possono vedere anche nelle situazioni di prediabete come IFG (alterate glicemie a digiuno di 100-125 mg/dl) o in IGT (carico orale di glucosio da 140 a 199 mg/dl): in queste si notano comunque una ridotta secrezione.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della funzione beta cellulare nel determinare il diabete di tipo 2?
- Come si comporta la secrezione insulinica nei soggetti normali rispetto ai diabetici durante un test con pasto misto?
- In che modo l'obesità influisce sulla secrezione insulinica nei soggetti normotolleranti?
- Quali alterazioni si osservano nella sensibilità della beta-cellula al glucosio nei soggetti diabetici?
La funzione beta cellulare alterata ha un impatto maggiore rispetto all'insulino-resistenza nel determinare il diabete di tipo 2, come evidenziato dallo studio.
Nei soggetti normali, l'insulina aumenta significativamente dopo un pasto misto, mentre nei diabetici l'aumento è ritardato e meno pronunciato, indicando un difetto di secrezione.
Nei soggetti obesi normotolleranti, la secrezione insulinica è aumentata per compensare l'insulino-resistenza tipica dell'obesità, mantenendo la normotolleranza.
Nei soggetti diabetici, la sensibilità della beta-cellula al glucosio è ridotta, con una minore quantità di insulina rilasciata in risposta a un incremento della glicemia rispetto ai soggetti normali.