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Concetti Chiave

  • Lo studio confronta soggetti normoglicemici con quelli che sviluppano diabete a causa di una disfunzione beta-cellulare, nonostante la sensibilità insulinica invariata.
  • La risposta insulinica a un pasto misto è meno efficace nei diabetici rispetto ai soggetti normali, evidenziando un difetto nella secrezione di insulina.
  • Nei soggetti obesi normotolleranti, un aumento della secrezione insulinica compensa l'insulino-resistenza, mantenendo la normotolleranza.
  • I diabetici mostrano un'alterazione della secrezione insulinica correlata all'aumento della glicemia, con una risposta meno efficace rispetto ai soggetti normali.
  • La sensibilità della beta-cellula al glucosio è ridotta nei diabetici e anche nei casi di prediabete, come IFG e IGT, si osserva una secrezione ridotta di insulina.

Indice

  1. Studio su soggetti normoglicemici
  2. Misurazione della disfunzione beta-cellulare
  3. Relazione tra glicemia e secrezione
  4. Secrezione insulinica nei soggetti obesi
  5. Sensibilità della beta-cellula al glucosio

Studio su soggetti normoglicemici

È stato fatto uno studio su soggetti normoglicemici che nel corso degli anni sono rimasti NGT (in azzurro nel grafico) nonostante si avessero dei cambiamenti nella sensibilità insulinica.
Questo gruppo è stato confrontato con un gruppo inizialmente normotollerante e normoglicemico, che nel tempo però ha perso la funzione beta cellulare dettando la comparsa di diabete, senza aver avuto un peggioramento dell’insulino- resistenza (in arancione nel grafico).

Si può affermare perciò che la funzione beta cellulare alterata pesi di più dell’insulino-resistenza nel determinare DM2.

Misurazione della disfunzione beta-cellulare

La disfunzione beta-cellulare si può misurare in vari modi. In questo grafico è rappresentata la risposta insulinica al pasto misto in soggetti normali e diabetici. Il test dura 180 minuti. Si fornisce ai soggetti il pasto misto, che contiene carboidrati, proteine e lipidi: nei soggetti normali l’insulina aumenta, mentre nei diabetici non aumenta come nei sani (tardivamente potrebbe aumentare, ma è comunque visibile il difetto di secrezione).

Relazione tra glicemia e secrezione

In questo studio viene messo in relazione il valore di glicemia con il valore di secrezione insulinica in soggetti magri normotolleranti (linea azzurra) e in soggetti obesi normotolleranti (linea blu, sono normotolleranti a prezzo di una secrezione aumentata che compensa l’insulino- resistenza tipica dell’obesità).

Secrezione insulinica nei soggetti obesi

Sono rappresentati i terzili di obesità, da quello che produce più insulina a quello che ne produce meno, anche se complessivamente essi non si discostano molto dai soggetti normali. In rosso sono evidenziati i soggetti diabetici, che hanno un grado di alterazione della secrezione di insulina tanto maggiore quanto più aumenta la glicemia.

Infatti, le glicemie sono decisamente più alte: si può notare più a destra il quartile peggiore di secrezione beta- cellulare, mentre quello più a sinistra è il migliore. I soggetti diabetici sono comunque in grado, all’aumentare della glicemia, di incrementare la secrezione insulinica, ma non riescono a fare come i soggetti normali, che per modesti aumenti di glicemia hanno degli importanti incrementi di secrezione. D’altronde è proprio questo importante aumento di secrezione che consente ai soggetti normali di rimanere nella normalità, anche quando sono obesi.

Sensibilità della beta-cellula al glucosio

La sensibilità della beta-cellula al glucosio (la quantità in picomoli di insulina rilasciata in funzione di un incremento della glicemia), è ridotta nei diabetici rispetto ai normali. Alcune alterazioni si possono vedere anche nelle situazioni di prediabete come IFG (alterate glicemie a digiuno di 100-125 mg/dl) o in IGT (carico orale di glucosio da 140 a 199 mg/dl): in queste si notano comunque una ridotta secrezione.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo della funzione beta cellulare nel determinare il diabete di tipo 2?
  2. La funzione beta cellulare alterata ha un impatto maggiore rispetto all'insulino-resistenza nel determinare il diabete di tipo 2, come evidenziato dallo studio.

  3. Come si comporta la secrezione insulinica nei soggetti normali rispetto ai diabetici durante un test con pasto misto?
  4. Nei soggetti normali, l'insulina aumenta significativamente dopo un pasto misto, mentre nei diabetici l'aumento è ritardato e meno pronunciato, indicando un difetto di secrezione.

  5. In che modo l'obesità influisce sulla secrezione insulinica nei soggetti normotolleranti?
  6. Nei soggetti obesi normotolleranti, la secrezione insulinica è aumentata per compensare l'insulino-resistenza tipica dell'obesità, mantenendo la normotolleranza.

  7. Quali alterazioni si osservano nella sensibilità della beta-cellula al glucosio nei soggetti diabetici?
  8. Nei soggetti diabetici, la sensibilità della beta-cellula al glucosio è ridotta, con una minore quantità di insulina rilasciata in risposta a un incremento della glicemia rispetto ai soggetti normali.

Domande e risposte