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Concetti Chiave

  • La trombolisi è un trattamento riservato ai casi di STEMI quando la PCI non è possibile entro 120 minuti, ma comporta rischi emorragici, specialmente endocranici.
  • Le controindicazioni alla fibrinolisi includono età avanzata, precedenti ictus, ipertensione grave, interventi recenti, gravidanza, e sanguinamento gastrointestinale recente.
  • La gestione di un infarto miocardico non rivascolarizzato può essere meno rischiosa rispetto al trattamento trombolitico, a causa del potenziale rischio di emorragia endocranica.
  • La diagnosi di sindrome coronarica acuta (SCA) si basa su clinica, ECG e marcatori di citolisi, con attenzione alle sfumature e zone grigie nei sintomi.
  • La "regola delle 3P" aiuta a differenziare le cause di dolore toracico, riducendo la probabilità di diagnosi errate di SCA.

Indice

  1. Indicazioni e rischi della trombolisi
  2. Controindicazioni alla fibrinolisi
  3. Diagnosi e gestione dell'infarto
  4. Importanza dell'ecg e diagnosi differenziale

Indicazioni e rischi della trombolisi

Viene effettuata solo in caso di Stemi, quando non si possa ricorrere alla Pci entro 120 minuti. È da sottolineare che la trombolisi espone il paziente ai rischi emorragici correlati alla fibrinolisi sistemica, in particolare ad emorragia endocranica.

Controindicazioni alla fibrinolisi

Le principali controindicazioni alla fibrinolisi sono quindi rappresentate da:

    - età maggiore ai 75 anni, parametro oggi sempre più discusso a fronte del buono stato di salute di molti soggetti con età avanzata; è pertanto più indicata una valutazione del contesto clinico globale del paziente (parametro C dell’Acs);

    - precedente ictus emorragico;

    - ictus ischemico nei 2 mesi precedenti;

    - ipertensione grave;

    - intervento chirurgico negli ultimi 20 giorni;

    - gravidanza;

    - epatopatie gravi;

    - retinopatia diabetica/emorragica grave;

    - Sanguinamento GI recente (

Diagnosi e gestione dell'infarto

Potrebbe infatti essere meno dannoso un infarto miocardico non rivascolarizzato, ma gestito con sola terapia di supporto, responsabile di un’eventuale riduzione della frazione d’eiezione, rispetto al rischio di provocare un sanguinamento endocranico con invalidità permanente.

Importanza dell'ecg e diagnosi differenziale

Quindi sulla base di clinica, Ecg, e marcatori di citolisi si andrà a fare una diagnosi di probabilità.

Davanti a noi possiamo avere una vasta gamma di sfumature della presenza o meno delle caratteristiche di Sca: ci possono essere dei casi in cui certamente si può dire che il dolore non è di origine cardiaca con dolore puntorio esacerbato da palpazione, Ecg normale e marcatori di miocardio citolisi negativi; altri casi in cui invece senza dubbio si deve chiamare urgentemente la cardiologia poiché presentano dolore tipico, ECG sopraslivellato e troponina marcatamente aumentata. In mezzo invece c’è una zona grigia in cui è difficile capire se si tratti si Sca o meno e si cerca di ricoverare per sicurezza. Importante è ricordare che dipende molto anche da quando si fa il primo tracciato, e spesso (45% dei casi) l’Ecg iniziale non è diagnostico (presenta delle alterazioni ma non sono il classico sopraslivellamento del tratto St) e bisogna quindi ricorrere alla misurazione seriata oppure anche porre attenzione alle alterazioni precoci che precedono la comparsa del sopraslivellamento del tratto St come per esempio delle onde T più elevati del complesso Qrs dette “iperacute”, la cui presenza non è mai normale.

Il caso tipico di Scs è rappresentato dall’immagine del Netter in cui è presente un signore di mezza età che si porta la mano al petto mentre sta uscendo dal ristorante. Questo è un caso tipico, facile da individuare e che presenta una sintomatologia classica con dolore anginoso, ma non è sempre così. Per avere un metodo di lavoro è importante la “regola delle 3P” che ci permette di effettuare una diagnosi differenziale delle cause di dolore toracico, permettendoci di vedere se le caratteristiche del dolore presente ci consente di rendere meno probabile la diagnosi di Sca.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali controindicazioni alla trombolisi?
  2. Le principali controindicazioni alla trombolisi includono età superiore ai 75 anni, precedente ictus emorragico, ictus ischemico nei 2 mesi precedenti, ipertensione grave, intervento chirurgico recente, gravidanza, epatopatie gravi, e retinopatia diabetica/emorragica grave.

  3. Quando viene effettuata la trombolisi?
  4. La trombolisi viene effettuata solo in caso di Stemi, quando non si possa ricorrere alla Pci entro 120 minuti, tenendo conto dei rischi emorragici correlati alla fibrinolisi sistemica.

  5. Qual è l'importanza della diagnosi differenziale nel dolore toracico?
  6. La diagnosi differenziale è cruciale per distinguere le cause del dolore toracico e valutare se le caratteristiche del dolore rendono meno probabile la diagnosi di Sca, utilizzando la "regola delle 3P".

  7. Quali sono le sfide nella diagnosi di Sca?
  8. Le sfide nella diagnosi di Sca includono la presenza di una "zona grigia" in cui è difficile determinare la natura del dolore, la necessità di misurazioni seriata dell'Ecg, e l'attenzione alle alterazioni precoci come le onde T iperacute.

Domande e risposte