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Concetti Chiave

  • L'infarto mesenterico di origine embolica presenta vasi arteriosi e venosi apparentemente sani, senza alterazioni visibili.
  • La fibrillazione atriale persistente è una causa comune di trombi che possono causare un infarto mesenterico.
  • La tomografia computerizzata (TC) è essenziale per diagnosticare l'infarto mesenterico e identificare la presenza di trombi.
  • I sintomi clinici dell'infarto mesenterico includono nausea, vomito, distensione addominale e possibilità di shock.
  • La diagnosi si avvale di indagini angiografiche, come la TC e la risonanza magnetica, per valutare i fattori di rischio e sospetti clinici.

Indice

  1. Cause dell'infarto mesenterico
  2. Diagnosi tramite TC
  3. Sintomi clinici dell'infarto mesenterico
  4. Diagnosi e fattori di rischio
  5. Anatomia del mesentere

Cause dell'infarto mesenterico

Nel caso in cui le cause dell’infarto mesenterico siano emboliche non si rilevano alterazioni vascolari visibili, i vasi sia arteriosi che venosi si presentano sani e di calibro regolare. Un caso comune è il paziente in fibrillazione atriale persistente, in cui origina e diparte un trombo dalle camere cardiache sinistre, che si arresta casualmente in una porzione qualsiasi del circolo intestinale. Nelle metodiche di imaging come la TC è infatti possibile osservare dapprima il vaso di calibro regolare, poi si inizia a scorgere l’embolo circondato dal mezzo di contrasto ed infine solamente l’occlusione quando il calibro del trombo diviene analogo al calibro dell’arteria. I circoli collaterali tentano ovviamente di sopperire all’ipoperfusione, tipico dell’embolia in mesenterica superiore è appunto il compenso dall’arteria colica media. Nel caso in cui il tentativo di riperfusione non sia sufficiente si svilupperà l’infarto, e quindi la necrosi, del distretto irrorato dall’arteria occlusa.

Diagnosi tramite TC

La TC permette di fare diagnosi sia dell’infarto mesenterico sia della causa identificando il trombo.

Nell’immagine è possibile osservare anse ileali ischemiche con la parete inspessita e l’iperemia della mucosa, che ricordano un po’ una fetta di kiwi, in aggiunta alla reazione peritoneale rappresentata dalla presenza di liquido tra le anse.

Sintomi clinici dell'infarto mesenterico

Clinicamente in condizioni di infarto mesenteriale si manifestano nausea, vomito, distensione addominale, ematemesi, melena, febbre, tachicardia, tachipnea e possibilità di shock. La forma cronica è per lungo tempo inapparente, per il compenso offerto dalla progressiva apertura degli importanti circoli collaterali dell’Arcata del Riolano. Per la comparsa dei sintomi, è necessaria l’ostruzione di almeno due dei tre vasi splancnici principali. Il quadro è caratterizzato da un dolore costrittivo, non precisamente localizzabile, a insorgenza postprandiale (angina abdominis), precipitato dalla discrepanza tra aumentate richieste e ridotto apporto ematico. Calo ponderale e altri sintomi di malnutrizione dipendono, oltre che dal malassorbimento, anche dalla progressiva riduzione dell’introito alimentare, messa in atto dal paziente al fine di minimizzare la sintomatologia dolorosa. I sintomi sono spesso riconducibili all’occlusione intestinale di tipo paralitico.

Diagnosi e fattori di rischio

La diagnosi si basa sull’attenta valutazione dei fattori di rischio che guidano il sospetto clinico e, quindi, sull’esecuzione di indagini angiografiche mediante tomografia computerizzata o risonanza magnetica, o dell’ecografia duplex che combina l’ultrasonografia B-mode all’analisi Doppler.

Anatomia del mesentere

Per capire come si sviluppano e come comprendere le evidenze radiologiche di questi è necessario fare riferimento all’anatomia addominale, in particolar modo alla struttura del mesentere. Il mesentere è una ripiegatura membranosa del peritoneo che congiunge l'intestino tenue alla parete posteriore dell'addome, la cui forma può essere paragonata alla mantella utilizzata dai toreri. La parte più ristretta corrisponde alla radice di origine, la parte allargata riveste invece le anse e i vasi intestinali per l’intera sua lunghezza, in assenza di segni patologici queste possono disporsi liberamente in addome.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le cause dell'infarto mesenterico?
  2. Le cause dell'infarto mesenterico possono essere emboliche, come ad esempio un trombo che si forma nel cuore e si sposta verso i vasi intestinali.

  3. Come si manifesta clinicamente l'infarto mesenterico?
  4. L'infarto mesenterico si manifesta con sintomi come nausea, vomito, distensione addominale, ematemesi, melena, febbre, tachicardia, tachipnea e possibilità di shock.

  5. Quali sono le metodiche di imaging utilizzate per diagnosticare l'infarto mesenterico?
  6. Le metodiche di imaging utilizzate per diagnosticare l'infarto mesenterico sono la tomografia computerizzata (TC), la risonanza magnetica e l'ecografia duplex.

  7. Come viene identificata la causa dell'infarto mesenterico?
  8. La causa dell'infarto mesenterico viene identificata attraverso l'esecuzione di indagini angiografiche mediante tomografia computerizzata o risonanza magnetica, o dell'ecografia duplex che combina l'ultrasonografia B-mode all'analisi Doppler.

Domande e risposte