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Concetti Chiave

  • Durante la pandemia da COVID-19, l'ossigenoterapia convenzionale spesso non è stata sufficiente per i pazienti con ipossia grave, portando all'adozione di "alti flussi" e C-pap.
  • Nei casi estremi di sindrome da distress respiratorio acuto, si ricorre alla ventilazione meccanica invasiva.
  • L'infezione da COVID-19 causa una deplezione dei linfociti Cd4+ e Cd8+, conducendo a uno stato di immunodepressione simile all'HIV.
  • L'aumento del Neutrophil to Lymphocyte Ratio (Nlr) è associato alla gravità della prognosi e viene utilizzato nel Simi score per valutare il rischio di eventi sfavorevoli nei pazienti.
  • Lo stato di immunodepressione può provocare sovrainfezioni, come nel caso di un paziente che ha sviluppato un'infezione da CMV e ulcere duodenali.

Indice

  1. Trattamenti per l'ipossia grave
  2. Immunodepressione e rischi associati
  3. Caso clinico di un paziente
  4. Complicazioni e trattamento post-ricovero

Trattamenti per l'ipossia grave

Molto spesso, durante la prima ondata di covid, l’ossigenoterapia convenzionale non era purtroppo per loro sufficiente per i pazienti con ipossia grave. Di conseguenza sono stati adottati i cosiddetti “alti flussi”.
Il Covid grave può essere inquadrato con la definizione di Berlino della sindrome da distress respiratorio acuto (Ards). In particolare: in casi particolarmente gravi, in cui non bastano nemmeno gli alti flussi, si utilizza un’altra metodica non invasiva, ossia la C-pap (ventilazione meccanica a pressione positiva continua). Nei casi estremi, invece, si ricorre alla ventilazione meccanica invasiva.

Immunodepressione e rischi associati

È caratterizzata dalla deplezione di linfociti Cd4+ e Cd8+. È una sorta di immunodepressione acquisita su base virale (simile all’Hiv). L’emopoiesi si sbilancia verso la produzione di neutrofili e aumenta il rischio di ulteriori infezioni. Di conseguenza aumenta il Neutrophil to Lymphocyte Ratio (Nlr), che correla con la gravità della prognosi. Il Nlr è parte del Simi score, un indice utilizzato in Pronto Soccorso che intercetta i pazienti senza eclatanti alterazioni polmonari, ma a rischio di eventi sfavorevoli e che necessitano ricovero. Altre variabili prese in considerazione dal Simi score sono l’età, comorbidità, transaminasi e D-dimero.

Caso clinico di un paziente

L’iper-infiammazione e l’immunodepressione da Covid-19 hanno importanti risvolti clinici. Ne è l’esempio il caso di un paziente ricoverato in azienda:

    ▪ Uomo di 73 anni giunge all’attenzione del reparto di Medicina Interna per tosse e dispnea

    ▪ All’anamnesi si rilevano multiple comorbidità (rischio di malattia grave): ipertensione, bypass, diabete tipo 2, linfoma cutaneo localizzato, fibrillazione atriale

    ▪ All’imaging tac si rilevano infiltrati polmonari diffusi e bilaterali

    ▪ Si rileva un’ossigenazione di 98 PaO2/Fio2 (Ards grave secondo i criteri di Berlino)

    ▪ Si dispone il ricovero con ventilazione non invasiva (C-pap) (Nb: Non erano stati soddisfatti tutti i criteri per la ventilazione invasiva)

    ▪ Valori biochimici all’ingresso in altro reparto, risalenti a meno di una settimana: Pcr 263 mg/L (estremamente elevata); Gb 16600/mm3 (più di 15000 N e soli 260 L, di cui soli 100 Cd4+, paragonabili a quelli presenti in Aids non trattata); ferritina 487 ug/L; D-dimero 719 ug/L; fibrinogeno 8.91 g/L. Hb, Plts, Ast, Alt e Cr normali (si escludono danni epatici e renali).

    ▪ Quattordicesimo giorno: svezzamento dalla C-pap

Complicazioni e trattamento post-ricovero

In procinto di essere dimesso, al diciottesimo giorno il paziente:

    ▪ Sviluppa dolore epigastrico, melena, ipotensione e tachicardia (triade che indica emorragia a livello gastroenterico)

    ▪ L’Hb si abbassa drasticamente, passando da 14.5 a 10.6 g/dL

    ▪ Si eseguono un’emotrasfusione e una gastroscopia, in cui si osservano ulcere duodenali multiple con pattern pseudo ischemico

    ▪ All’istologia si rilevano cellule giganti da Cmv, dovute quindi ad una viriosi che ha approfittato dello stato di immunosoppressione

In seguito alla somministrazione di Aciclovir per due settimane, il paziente si è ristabilito ed è stato dimesso. Nb: Il sanguinamento era dovuto anche all’eparina somministrata in profilassi. Si sottolinea inoltre che lo stato di immunodepressione può comportare anche sovrainfezioni batteriche.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le opzioni di trattamento per l'insufficienza respiratoria nei pazienti con Covid grave?
  2. Nei pazienti con Covid grave, l'ossigenoterapia convenzionale può non essere sufficiente. Si utilizzano quindi "alti flussi" e, in casi più gravi, la C-pap (ventilazione meccanica a pressione positiva continua). Nei casi estremi, si ricorre alla ventilazione meccanica invasiva.

  3. Qual è il ruolo del Neutrophil to Lymphocyte Ratio (Nlr) nella gestione dei pazienti Covid?
  4. Il Nlr è un indicatore che correla con la gravità della prognosi nei pazienti Covid. È parte del Simi score, utilizzato in Pronto Soccorso per identificare pazienti a rischio di eventi sfavorevoli che necessitano ricovero, anche in assenza di alterazioni polmonari evidenti.

  5. Quali complicazioni possono insorgere nei pazienti Covid a causa dell'immunodepressione?
  6. L'immunodepressione da Covid può portare a sovrainfezioni batteriche e virali, come dimostrato dal caso di un paziente che ha sviluppato ulcere duodenali e infezione da Cmv, oltre a complicazioni emorragiche dovute anche all'uso di eparina.

  7. Come è stato gestito il caso clinico del paziente con Covid e complicazioni gastroenteriche?
  8. Il paziente è stato trattato con emotrasfusione e gastroscopia per le ulcere duodenali. L'infezione da Cmv è stata trattata con Aciclovir per due settimane, portando al miglioramento e alla dimissione del paziente.

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