paoletz00
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Concetti Chiave

  • Il dolore viscerale è poco localizzabile, spesso associato a nausea e vomito, causato da distensione o contrazione del viscere.
  • Il dolore parietale è facilmente localizzabile, simile a una stilettata, e coinvolge il peritoneo parietale con possibile peritonismo.
  • Il dolore riferito si manifesta in una sede diversa dal problema, come dolore alla spalla in caso di colica biliare o pancreatite.
  • Interventi chirurgici precedenti possono causare aderenze, influenzando la diagnosi e il trattamento del dolore addominale.
  • In caso di sindrome aderenziale non acuta, si può iniziare con un trattamento medico per evitare ulteriori aderenze da interventi chirurgici.

Indice

  1. Dolore viscerale
  2. Dolore parietale
  3. Dolore riferito

Dolore viscerale

Esso è dato dalla distensione o contrazione spastica del viscere, è un dolore poco localizzabile e diffuso (spesso il paziente indica generalmente la pancia senza riuscire a identificare un quadrante nello specifico) e si accompagna spesso a nausea, vomito e ileo paralitico (alvo chiuso a feci e gas).

Dolore parietale

Spesso è simile ad una stilettata, facilmente localizzabile perché avviene un interessamento del peritoneo parietale con conseguente peritonismo localizzato (l’omento inizialmente va a circondare il processo flogistico in corso per circoscrivere l’infiammazione) che può successivamente divenire generalizzato.
Un esempio classico di dolore inizialmente viscerale che si fa parietale è quello della appendicite, inizialmente riferito genericamente all’addome e solo in seguito percepito in fossa iliaca destra. Parlando di dolore: attenzione al fatto che il paziente potrebbe aver assunto antidolorifici e questo ovviamente maschera la sintomatologia del paziente. Qui sotto sono indicate le cause principali di dolore addominale divise per quadranti, molto importanti da
sapere per l’esame. Interventi chirurgici precedenti: è di fondamentale importanza indagare se sono stati effettuati precedenti interventi perché potrebbero esserci delle aderenze.
Nel caso di una sindrome aderenziale, in un paziente che ha già avuto quadri sub-occlusivi ove la clinica non è così grave, posso optare inizialmente per un trattamento medico, non chirurgico: questo perché, se anche intervenissi, andrei comunque a creare una condizione in cui si formano altre aderenze perpetrando il problema. È chiaro che quel paziente dovrà essere tenuto monitorato: se la clinica peggiora, sviluppa ad esempio una ipovolemia oppure aumentano i lattati e quindi vi è rischio che l’occlusione sfoci in una ischemia prima e infine in una perforazione, ecco che allora invece il paziente devo operarlo.

Dolore riferito

Si tratta di un dolore percepito in una sede del corpo che non corrisponde alla sede (viscerale) del problema. Ne sono chiari esempi il dolore alla spalla destra in corso di colica biliare o di colecistite; il dolore alla spalla sinistra secondario ad una splenopancreasectomia distale (accade che dopo l’intervento vi sia una distensione dello stomaco, conseguente alla rialimentazione, verso la loggia splenica, ora vuota: il dolore permane per alcuni giorni fino a che l’organo si abitua alla sua nuova localizzazione); il dolore della pancreatite, ovvero un dolore epigastrico irradiato all’ipocondrio di destra e sinistra( a barra) o al dorso (a cintura). Nel caso della pancreatite inizialmente il paziente difficilmente sarà in grado di distinguere tra un dolore da gastrite ed un dolore a barra…quindi attenzione a tenerla in considerazione nella diagnosi differenziale di un dolore epigastrico.
Chiaramente mi aiuta a fare una diagnosi differenziale anche l’esame obiettivo: in un dolore da colica renale, ad esempio, avrò spesso una manovra di Giordano positiva (non dimenticando comunque che è poco specifica).

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali del dolore viscerale?
  2. Il dolore viscerale è causato dalla distensione o contrazione spastica del viscere, è poco localizzabile e diffuso, spesso accompagnato da nausea, vomito e ileo paralitico.

  3. Come si distingue il dolore parietale dal dolore viscerale?
  4. Il dolore parietale è simile a una stilettata, facilmente localizzabile, e coinvolge il peritoneo parietale, mentre il dolore viscerale è diffuso e meno localizzabile.

  5. Cosa si intende per dolore riferito e quali sono alcuni esempi?
  6. Il dolore riferito è percepito in una sede diversa da quella del problema viscerale, come il dolore alla spalla destra in caso di colica biliare o alla spalla sinistra dopo una splenopancreasectomia distale.

  7. Qual è l'importanza di considerare interventi chirurgici precedenti nella diagnosi del dolore addominale?
  8. È fondamentale perché potrebbero esserci aderenze che influenzano la diagnosi e il trattamento, come nel caso di una sindrome aderenziale che può richiedere un trattamento medico iniziale.

Domande e risposte

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