Concetti Chiave
- Per l'orticaria acuta, i test diagnostici non sono generalmente necessari, ma in casi selezionati possono includere VES, PCR, emocromo e test allergologici.
- Nell'orticaria cronica, i test sono consigliati solo per i pazienti che non rispondono agli antistaminici, includendo VES, emocromo e valutazioni tiroidee.
- Le lesioni orticarioidi possono essere sintomo di molte malattie diverse come vasculite o lupus e richiedono una diagnosi differenziale accurata.
- Una biopsia cutanea può essere utile per distinguere tra orticaria vera e altre condizioni simili, evidenziando caratteristiche istologiche specifiche.
- Le lesioni orticarioidi possono durare oltre 24 ore e lasciare iperpigmentazione, richiedendo trattamenti diversi dagli antistaminici, come farmaci immunosoppressori.
Test diagnostici per prurito
Per l’orticaria acuta, che insorge rapidamente, non è richiesto alcun test, ma in casi selezionati si può fare VES e PCR (indici di flogosi), emocromo, tampone tonsillare (se si pensa ad un’infezione delle tonsille), e dei test allergologici o di stimolazione. In genere, in ogni caso, si somministra la terapia al paziente senza fare ulteriori approfondimenti.Nell’orticaria cronica, allo stesso modo non sono richiesti altri test, specialmente ai pazienti che rispondono bene agli antistaminici. Nei non responders, si può fare VES, emocromo, e valutare la funzionalità tiroidea (c’è un’associazione importante tra tiroidite cronica e orticaria cronica, che è bene indagare per escludere la tiroidite). La biopsia cutanea può essere richiesta se si sospettano lesioni pomfoidi e non pomfi veri.
Infatti, esistono molte malattie che si manifestano con lesioni orticarioidi (o pomfoidi), ossia lesioni che assomigliano ai pomfi ma sono di altra natura: sono infiltrati, resistenti, perdurano per più di 24h e lasciano delle lesioni quando guariscono. Possono associarsi ad altre lesioni elementari, come le papule, le vescicole, la porpora, la desquamazione, le croste, ma anche sintomi sistemici come febbre, malessere, artralgia, dolore addominale, perdita di peso. Senza entrare nel dettaglio, è importante tenere a mente che esistono numerose malattie cutanee e sistemiche che si manifestano con lesioni orticarioidi che hanno un impatto diagnostico importante e sono da tenere in considerazione per la diagnosi differenziale. Alcuni esempi sono la vasculite, il lupus, la dermatite da contatto, la reazione da farmaci, la cellulite eosinofila, le malattie ematologiche, la sindrome ipereosinofila.
Ad esempio, in figura si vede una signora che si presenta con una vasculite orticarioide: se non si desse troppa attenzione ai dettagli, o ad informazioni anamnestiche, queste lesioni potrebbero essere confuse con l’orticaria, ma durano più di 24 ore, non guariscono completamente, ma lasciano un’iperpigmentazione bluastra (bruising). In questo caso, l’antistaminico sarebbe, ovviamente, inefficace, servirebbero invece farmaci immunosoppressori e verificare che non ci siano ulteriori coinvolgimenti d’organo.
Di grande aiuto, per una corretta diagnosi differenziale, potrebbe essere una biopsia che metterebbe in risalto le diverse caratteristiche istologiche:
in un’orticaria vera si troverà vasodilatazione ed edema, mentre in quella vasculitica nel tessuto si troveranno un infiltrato infiammatorio che aggredisce le cellule endoteliali fino a mandarle in necrosi, detriti nucleari (leucocitoplasia) ed extravasi emorragici.
Domande da interrogazione
- Quali test diagnostici sono consigliati per l'orticaria acuta?
- Quali sono le considerazioni diagnostiche per l'orticaria cronica?
- Qual è l'importanza della biopsia cutanea nella diagnosi differenziale delle lesioni orticarioidi?
Per l'orticaria acuta, non sono richiesti test specifici, ma in casi selezionati si possono eseguire VES, PCR, emocromo, tampone tonsillare e test allergologici o di stimolazione.
Nell'orticaria cronica, non sono necessari ulteriori test per i pazienti che rispondono bene agli antistaminici. Per i non responders, si possono eseguire VES, emocromo e valutare la funzionalità tiroidea per escludere la tiroidite cronica.
La biopsia cutanea è utile per distinguere tra orticaria vera e altre condizioni come la vasculite orticarioide, evidenziando caratteristiche istologiche specifiche come vasodilatazione ed edema nell'orticaria vera, e infiltrato infiammatorio e necrosi nelle lesioni vasculitiche.